Informazioni per l’utilizzatore Didrogyl
Bruno Farmaceutici S.p.A.
Riassunto delle caratteristiche del prodotto
DIDROGYL
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
DIDROGYL
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Principio attivo: calcifediolo 1,5 mg.
Eccipiente: glicole propilenico 10 ml, per un flacone contagocce. 1 ml contiene 30 gocce.
1 goccia = 5 mg di calcifediolo.
3. FORMA FARMACEUTICA Gocce orali.
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
BAMBINI: ipocalcemia del neonato, prematuro o immaturo, rachi+ismo cai^nziale con ipocalcemia, rachitismo vitamino-resistente, osteodistrofia renale ed emodialis pio1 .ngata, ipocalcemie da corticoterapia, da ipoparatiroidismo idiopatico, da anticonvi’lsivanti.
ADULTI: osteomalacia nutrizionale (da carenza o m .las^orbimento), osteomalacia da
anticonvulsivanti, osteoporosi con componente osteomalacica, osteodistrofia renale ed emodialisi prolungata, ipocalcemia da affezioni epatiche, ipoparatirL’dismo idiopatico o post-operatorio, spasmofilia da carenza di vitamina D, osteoporosi post-menopausale.
4.2 Posologia e modalita di somministrazion'
Per ottenere un dosaggio esatto dellQ gocce, r i tenga il flacone capovolto verticalmente sopra ad un bicchiere. Va assunto in un poco d’acqua, di lat. o di succo di frutta. Oltre le 20 gocce, frazionare la posologia giornaliera in due o tre assunzioni.
BAMBINI: (sotto il controllo della calciuria e della calcemia, secondo le precauzioni successivamente indicate)
■ ipocalcemia del neo^ato, puma-uro o immaturo: 1 o 2 gocce al giorno per 5 giorni, in associazione con una c.i doterapia;
■ rachitismo carenziale con ipocalcemia: 4-10 gocce al giorno, a seconda dei segni clinici e biologici, in associazione con una calcioterapia;
■ rachitismo v.taminc r.sistente: 30-60 gocce al giorno, a livelli progressivi in funzione dei risultati l id' gic (calcemia, calciuria, fosforemia) e clinici;
■ osteo jis ro. >a re nale ed emodialisi prolungata: 4-15 gocce e piu al giorno;
■ pocalcemi' da corticoterapia, da ipoparatiroidismo e da anticonvulsivanti: 5-20 gocce al giorno. ADULTI: (sotto controllo della calciuria e della calcemia, secondo le precauzioni successivamente indicate)
■ osteomalacia da carenza o malassorbimento, osteoporosi con componente osteomalacica, osteoporosi post-menopausale e ipocalcemia (da osteodistrofia renale e da emodialisi prolungata, da ipoparatiroidismo idiopatico o post-operatorio, da affezioni epatiche, da anticonvulsivanti): 10-25 gocce e piu al giorno;
■ spasmofilia: 10 gocce al giorno (ridurre eventualmente secondo la calciuria a 3 gocce al giorno, o a 10 gocce alla settimana) in cicli terapeutici di 2-3 mesi, da ripetere al bisogno (Klotz); oppure 30 gocce al giorno, con aggiunta di fosfato (1 g al mattino) e di magnesio (200 mg la sera) per 6 settimane, da ripetere da 3 a 4 volte all’anno (Hioco). Per la spasmofilia: in assenza di risposta terapeutka, non si faranno piu di due cicli terapeutici; allo stato attuale delle nostre conoscenze la durata totale del trattamento non dovrebbe superare i 2 anni.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilita alla vitamina D. Donne in periodo di allattamento.
4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Come per la vitamina D, la somministrazione del Didrogyl richiede un controllo ripetuto della calciuria e della calcemia per evitare qualsiasi rischio di iperdosaggio, per lo meno durante il periodo di definizione della posologia efficace: qualsiasi calcemia pari a 105 mg/l dev° fare interrompere il trattamento almeno per tre settimane; se la calciuria ammonta a piu di 350 mg/die, occorre consigliare di bere molto (nell’adulto, 2 litri d’acqua non calcarea al giorno); se supera i 500 mg/die, sara prudente anche interrompere il trattamento per lo meno moment laments. Nel bambino, la calciuria normale e inferiore a 5 mg/kg/die.
Quando il Didrogyl verra utilizzato nelle osteodistrofie renali, sara jpporuno sorvegliare la clearance della creatinina e non fare salire la calcemia oltre 95 mg per liua. Ii Didrogyl sara usato con prudenza nei soggetti immobilizzati (dosi forti) ed allorché esista un’ipercalciuria o soprattutto un precedente di litiasi calcica.
TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI.
Il medicinale non e controindicato per i soggetti affetti da n alaka celiaca.
4.5 Interazioni con altri medicinali e altre forme di iiterakon.
Si consiglia di tenere conto della dose quando assoc'a a preparati contenenti vitamina D o derivati.
4.6 Gravidanza e allattamento
Durante la gravidanza non prescrivere dosi elevate.
L’uso del prodotto e controindicato durante l’allattamento.
4.7 Effetti sulla capacita di guidare ' di usare macchinari
La sostanza non interferisce sulla capita di guidare e sull’uso di macchine.
4.8 Effetti indesiderati
Alle dosi terapeutiche consigliate e con le precauzioni d’uso e le avvertenze di cui ai rispettivi punti, non sono s tať segnalati sino ad oggi effetti indesiderati.
4.9 Sovradosargio
L’iperdosaggio puo provocare ipercalcemia e a volte ipercalciuria ed il trattamento consiste nella sospens'one dt da terapia fino al raggiungimento dei valori normali di calcemia generalmente entro 2-4 se.ťmane.
Quando e il caso si possono somministrare calcitonina, corticosteroidi o indurre una diuresi forzata.
5. PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE
5.1 Proprieta farmacodinamiche
II calcifediolo o 25-idrossicolecalciferolo, attualmente ottenuto per sintesi, e il primo metabolita della vitamina D3 risultante, allo stato naturale, dall’idrossilazione sul carbonio 25 subita dalla vitamina D3 nel fegato, sotto l’influenza di una 25-idrossilasi microsomiale. II calcifediolo e pertanto la forma circolante della vitamina D. La somministrazione del calcifediolo cortocircuita la fase epatica del metabolismo della vitamina D e porta pertanto direttamente nell’organismo questo primo metabolita. Da questo consegue un’azione
■ piu rapida: il tempo di latenza necessario per la 25-idrossilazione, valutato mediamente in 8 ore, e qui soppresso;
■ piu potente: aggirando il controllo a ritroso della 25-idrossilazione epatica, si possono ottenere dei tassi circolanti di calcifediolo molto piu elevati che non mediante la somministrazione della vitamina D;
■ piu sicura: quando la 25-idrossilazione rischia di essere rallentata, durante un’affezione epatica, o disturbata, per esempio dagli anticonvulsivanti, vi si sostituisce il 25-0H-D3;
■ probabilmente qualitativamente diversa da quella degli altri metaboliti e di consegu^za della vitamina D stessa.
Ne consegue che nei neonati e nei lattanti ipocalcemici il calcifediolo consente di ottenere una risalita precoce della calcemia, con inizio tra la 6a e la 9a ora, mentre, dopo assunzune di vtamina D, la correzione dell’ipocalcemia non avviene se non dopo un periodo di 24-48 ore. Questa azione ipercalcemizzante del calcifediolo si manifesta subito, senza la fase iniziale di ipocalcemia paradossale provocata dalla vitamina D tra la 6a e la 12a ora e che puo ev 'ntu^lm^nte scatenare una tetania. In caso di osteodistrofia renale, il calcifediolo, meglio della vitamina D, diminuisce l’iperparatiroidismo, agisce (in modo variabile) sul riassorbimento oi eoclastico; stimola, per lo meno temporaneamente, l’attivita osteoblastica, mentre ne1 conumpo " .menta la fosfatasemia alcalina, migliora molto sensibilmente la mineralizzazione del wssuto o^teoide. Nell’osteomalacia il calcifediolo diminuisce in modo significativo il volume e la superficie osteoide ed aumenta notevolmente il fronte di calcificazione, normalizza i parametri biologici (calcemia, fosforemia, attivita della fosfatasi alcalina del siero) meglio della vi^mna D, il che si traduce in clinica in una efficacia notevole. Il Didrogyl si comporta ptr+anto ~ me un ormone essenziale per la mineralizzazione dello scheletro.
5.2 Proprieta farmacocinetiche
La somministrazione per os di 25-OH-D3 aJa dose di 5 mg/kg e di 10 mg/kg nell’uomo induce un picco sierico alla 4a ora con valori rispettivamente di 90 e di 150 ng/ml. L’emivita plasmatica e dell’ordine di 18-21 giorni e lo stoccaggio nei grassi e molto meno importante di quello della vitamina D in virtu, verosimilmente, della sua minore liposolubilita. La 25-idrossilazione della vitamina D e autoregolafa. in quanto il tasso intraepatico del 25-OH-D3 interviene per frenare l’attivita della 25-idrossilas '"n limiti tuttavia abbastanza vasti. Infine, il calcifediolo subisce nel rene una seconda idrossilazione che da’ origine all’1,25-diidrossicolecalciferolo. Tuttavia, contrariamente ano sci ema precedente, lavori recenti sembrano dimostrare che il 25-OH-D3 non e soltanto un metabolita intermedio precursore del solo 1,25(OH)2D3, ma potrebbe agire direttamente sul rene, sulle ossa ed indubbiamente sull’intestino; potrebbe inoltre essere il precursore di altri metaboliti attivi.
5.3 Lati pre^'i iici di sicurezza
I dati tossicologici dimostrano una DL50 di 51 mg/kg nel ratto per os e l’assenza di tossicita per somministrazione prolungata nell’animale a dosi notevolmente superiori a quelle massime consigliate in terapia.
6 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Lista degli eccipienti
Glicole propilenico
6.2 Incompatibilita
Non riscontrate.
6.3 Validita
3 anni a confezionamento integro e correttamente conservato.
Dopo la ricostituzione del prodotto o dopo la prima apertura del recipiente la soluzione di 30 gocce in circa 15 ml di acqua, tenuta in osservazione a temperatura ambiente per un’ora, non ha evidenziato alcuna degradazione significativa.
6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Condizioni di conservazione: Nessuna speciale precauzione per la conservazione
Da conservare al riparo dalla luce.
6.5 Contenitore, confezioni e prezzo
Flacone di vetro scuro, munito di contagocce in plastica incolore, con caps’ la di chiusura in polietilene. Flacone contenente 10 ml.
6.6 Istruzioni per l’uso
Nessuna
7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMICSIONL iN CO MMERCIO
BRUNO FARMACEUTICI S.p.A. - Via delle Ande, 15 - 00144 ROMA
8. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMM' Sir NE IN COMMERCIO A.I.C. n. 024139014
9. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/FINNO VO DELL’AUTORIZZAZIONE
Giugno 2010
10. TABELLA DI APPARTENENZA SEC oNDo IL DPR 309/90
Non pertinente.
11. REGIME DI DISPENSaZiONL Al , PUBBLICO
Da vendersi dietro presentaziont di r'cetta medica
12. DATA DI REVISIONI DLL TESTO
Giugno 2007
Documento reso disponibile da AIFA il 12/11/2013
Riassunto delle caratteristiche del prodotto Didrogyl
Foglio illustrativo
Bruno Farmaceutici S.p.A.
didrogyl® Calcifediolo
Elementi per l’identificazione Denominazione della specialita medicinale didrogyl®
calcifediolo
Composizione:
un flacone contagocce da 10 ml contiene Principio attivo: calcifediolo mg 1,5 Eccipiente: glicole propilenico.
I ml contiene 30 gocce, 1 goccia = 5 mcg di calcifediolo.
Forma farmaceutica e presentazione
gocce
flacone contagocce da ml 10 Categoria farmacoterapeutica
II calcifediolo o 25-idrossicolecalciferolo, artuslme^ L+tenutc per sintesi, e il primo metabolita della vitamina D3 risultante, allo stato naturale, dall'idrossilazione sul carbonio 25 subita dalla vitamina D3 nel fegato, sotto l'influe za di una 25-idrossilasi microsomiale. Il calcifediolo e pertanto la forma circolante della vitandna D.
Titolare A.I.C. (Autorizzazione Immissif m in Commercio)
Bruno Farmaceutici s.p.a. - Via delle Ande, 15 - 00^,4 Roma
Produttore1
Dompé S.p.A.
Via Campo di Pile - 67100 L’Aquila
Istituto Biochimico Nazionalt Sas.r.l.
Via del Mare, 36 - 00040 Pomezia (RM)
Mipharm S.p.A.
Via Bernardo Quaranta, 12 20141 Milano
indic azioni t^r peutiche Lamhin;
- ipocalcemia del neonato, prematuro o immaturo,
- racii.tismo carenziale con ipocalcemia,
- rachitismo vitamino-resistente,
- osteodistrofia renale ed emodialisi prolungata,
- ipocalcemie da corticoterapia; da ipoparatiroidismo idiomatico, da anticonvulsivanti. adulti
- osteomalacia nutrizionale da carenza o malassorbimento,
- osteomalacia da anticonvulsivanti,
- osteoporosi con componente osteomalacica,
- osteodistrofia renale ed emodialisi prolungata,
- ipocalcemia da affezioni epatiche,
- ipoparatiroidismo idiopatico o postoperatorio,
- spasmofilia da carenza di vitamina D,
- osteoporosi post-menopausale.
Informazioni necessarie prima dell’uso del medicinale C ontroindicazioni
Donne in periodo di allattamento. Ipersensibilita alla vitamina D.
Opportune precauzioni d'impiego
- quando il didrogyl® verra utilizzato nelle osteodistrofie renali, sara opportuno sorvegliare la clearance della creatinina e non fare salire la calcemia oltre i 95 mg per l't o;
- il didrogyl® sara usato con prudenza nei soggetti immobilizzati (dos' f'rti, ed allorché esista un'ipercalciuria o soprattutto un precedente di litiasi calcica
- durante la gravidanza non prescrivere a dosi elevate.
Poiché il calcifediolo viene inattivato dalla luce, e indispensable :o. ser'arlo al buio; dopo ogni uso il flacone deve essere riposto nella propria scatola e qutsta deve essere chiusa accuratamente. Inoltre, non deve essere conservatr ad una .emperatura superiore alla temperatura normale.
Interazioni con altri medicinali ed interazioni di qualsi si altro genere
Si consiglia di tener conto della dose quando si associa a preparati contenenti vitamina D o derivati.
Avvertenze speciali
Come per la vitamina D, la somminist^razi one del didrogyl® richiede un controllo ripetuto della calciuria e della calcemia per evitare qualsiasi rischio di iperdosaggio, per lo meno durante il periodo di definizione de% ’osolí gia eficace:
- qualsiasi calcemia pari a 105 mg/l deve fare interrompere il trattamento almeno per tre settimane,
- se la calciuria amm<nta a piu di 350 mg/giorno, occorre consigliare di bere molto (nell'adulto, due litri d'acqua non calcarea al giorno); se supera i 500 mg/giorno, sara prudente anche interrompere il trattamento per lo meno momentaneamente.
Nel bambino, la calciuria normale e inferiore a 5 mg/kg/giorno.
Il medici' ale non e controindicato per i soggetti affetti da malattia celiaca.
Tenere fuor; jalla portata dei bambini.
latruzioni n ecessarie e consuete per una corretta utilizzazione Dose modo e tempo di somministrazione
Per ottenere un dosaggio esatto delle gocce, si tenga il flacone capovolto verticalmente sopra ad un bicchiere.
Va assunto in un poco di acqua, di latte o di succo di frutta. Oltre le 20 gocce, frazionare la posologia giornaliera in due o tre assunzioni.
Bambini (sotto controllo della calciuria e della calcemia, secondo le precauzioni precedentemente indicate):
- ipocalcemia del neonato, prematuro o immaturo: 1 o 2 gocce al giorno per 5 giorni, in associazione con una calcioterapia,
- rachitismo carenziale con ipocalcemia: 4-10 gocce al giorno, a seconda dei segni clinici e biologici, in associazione con una calcioterapia,
- rachitismo vitamino-resistente: 30-60 gocce al giorno, a livelli progressivi in funzione dei risultati biologici (calcemia, calciuria, fosforemia) e clinici,
- osteodistrofia renale ed emodialisi prolungata: 4-15 gocce e piu al giorno,
- ipocalcemia da corticoterapia, da ipoparatiroidismo e da anticonvulsivanti: 5-20 gocce al giorno.
Adulti (sotto controllo della calciuria e della calcemia, secondo le precauzioni precedentemente indicate):
- osteomalacia da carenza o malassorbimento,
- osteoporosi con componente osteomalacica,
- osteoporosi post-menopausale e
- ipocalcemia:
- da osteodistrofia renale e da emodialisi prolungata,
- da ipoparatiroidismo idiopatico o post-operatorio,
- da affezioni epatiche,
- da anticonvulsivanti,
10-25 gocce e piu al giorno;
- spasmofilia: 10 gocce al giorno (ridurre eventualmenie secondo la calciuria a 3 gocce al giorno, o a 10 gocce alla settimana) in cicli terapeuti"' di 2-3 mesi, da ripetere al bisogno (Klotz); oppure 30 gocce al giorno, con aggiunta di fosfato (1 g al mattino) e di magnesio (200 mg la sera) per 6 settimane, da ripetere da 3 a 4 vol,1 a^'a^no r!ioco).
Per la spasmofilia : in assenza di risposta terapeutica non si faranno piu di due cicli terapeutici; allo stato attuale delle nostre c /no’cenze la durata totale dei trattamento non dovrebbe superare i 2 anni.
Sovradosaggio
L'iperdosaggio puo provocare ipercal^emia e a volte ipercalciuria ed il trattamento consiste nella sospensione della terapia fino al raggiungimento dei valori normali di calcemia, generalmente entro 2-4 seii' ane.
Quando e il caso si possono somministrare calcitonina, corticosteroidi o indurre una diuresi forzata.
Effetti indesiderti
Alle dosi terapeutiche consigliate e con le precauzioni d'uso e le avvertenze di cui ai rispettivi punti, non sono stati se^nalati sino ad oggi effetti indesiderati.
Il pazien « invkno a comunicare al proprio medico curante o al proprio farmacista qualsDsi 'ffjtto indesiderato non descritto nel foglietto illustrativo.
Data limite di utilizzo e conservazione del medicinale
Per la data ultima di utilizzo si rimanda alla data di scadenza riportata sulla confezione. Attenzione non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
Condizioni di conservazione: Nessuna speciale precauzione per la conservazione
Data ultima revisione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco: Luglio 2011
Documento reso disponibile da AIFA il 12/11/2013
In ogni Foglio Illustrativo sara riportata I’officina di effettiva produzione del medicinale.