+ iMedi.it

Etanicozid b6



Informazioni per l’utilizzatore Etanicozid b6

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO


1. Denominazione della specialitá

ETANICOZID B6

2.    Composizione qualitativa e quantitativa

Una compressa rivestita contiene: principi attivi : etambutolo cloridrato 0,400g, isoniazide 0,125g, piridossina cloridrato 0,050g.

Eccipienti : amido di mais, lattosio, cellulosa microcristallina, carbossimeticellulosa sodica, magnesio stearato, talco, titanio biossido, idrossipropicellulosa, polietilenglicole 4000, polietilenglicole 6000, color-nh. E110

3.    Forma farmaceutica

Compresse rivestite.

4.    Informazioni cliniche

4.1    Indicazioni terapeutiche

Terapia della malattia tubercolare in tutte le localizzazioni, anche se sostenuta da micobatteri resistenti ad altri chemioantibiotici.

L’uso di Etanicozid B6 puo essere indicato anche in associazione ad altri antimicobatterici.

4.2    Posologia e modo di somministrazione

La dose media giornaliera e di 3-4 compresse, calcolata suJa b asr di 25 mg/Kg di peso corporeo al giorno di etambutolo e di 10 mg/Kg al giorno di isoniazide (pari i 1200-1600 mg di etambutolo e a 375-500 mg di isoniazide), distribuite in 3-4 somministrazioni giornalier \ pi, fenuilmente dopo i pasti (prima colazione, pranzo, cena).

4.3    Controindicazioni

Etanicozid B6 e controindicato nei pazienti con riconosciuta ipersensibilita all’etambutolo e/o all’isoniazide e nei pazienti con manifesta neurite ottica a meno che il giudizio clinico non ne consigli egualmente l’uso.

Per la presenza di isoniazide il prodotto e controindicato in pazienti con affezioni epatiche acute di qualsiasi origine e nei pazienti con anamnesi di ipersensibilita verso farmaci epatotossici.

4.4    Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

Da usare con cautela nei soggetb con gr vi lesioni renali, con lesioni epatiche, in pazienti dediti all’alcool e con sindromi depressive.

Se ne sconsiglia ’’use _>o.‘o i 13 a^ni poiche, per quanto riguarda l’etambutolo, non sono state stabilite sicure modalita di impiego.

Poiche l’etambutolo viene eliminato principalmente per via renale, nei nefropatici e necessario ridurre opportunamente le d osi in base ai livelli ematici del farmaco.

In caso di ' att. mei to prolungato e opportuno eseguire periodici controlli oculistici e della funzionalita epatica renale. Le neuriti periferiche che potrebbero sopravvenire in corso di terapia isoniazidica devono essere trattate con piridossina (Vit. B6); normalmente per la profilassi vengono impiegate dosi da 50 a 100 mg di piridossina al giorno; ovviamente dosi maggiori sono necessarie qualora la neurite fosse gia in atto.

4.5    Interior,- medicamentose

La somministrazione contemporanea di isoniazide e difenilidantoina in dosi normali puo risolversi in un ec esso dei b/elli ematici di quest’ultima ed in uno stato di intossicazione con nistagmo, atassia, letargo.

In casi del genere occorre procedere all’aggiustamento della posologia della difenilidantoina.

Per la presenza della piridossina (Vit. B6), particolare cautela dovra essere usata qualora il prodotto sia prescritto insieme con levodopa per la terapia del morbo di Parkinson, in quanto la piridossina a dosaggi elevati puo antagonizzarne l’effetto terapeutico.

La frequenza e la gravita delle reazioni secondarie di tipo ematologico possono essere aumentate dall’uso contemporaneo di rifampicina.

E’ opportuno non somministrare simultaneamente per via orale isoniazide ed antiacidi a base di idrossido di alluminio, perche questi farmaci inibiscono l’assorbimento gastro-intestinale dell’isoniazide.

4.6    Uso durante la gravidanza e l’allattamento

Nelle donne in stato di gravidanza, durante l’allattamento e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato solo nei casi di effettiva necessita, sotto il diretto controllo del medico.

4.7    Effetti sulla capacitá di guidare e sull’uso di macchine

Nessuno.

4.8    Effetti indesiderati

Etambutolo: sebbene in studi controllati la frequenza e l’entita delle diminuzioni dell’acutezza visiva in pazienti in corso di trattamento con etambutolo non siano state maggiori di quelle di pazienti sottoposti a regimi non comprendenti etambutolo, tale farmaco puo talvolta produrre diminuzioni dell’acutezza visiva da considerare dovute a neurite ottica e da porre in relazione alla dose ed alla durata del trattamento.

Queste diminuzioni sono manifestamente reversibili qualora il farmaco venga tempestivamente sospeso.

Il ripristino dell’acutezza visiva si ha generalmente in un periodo variabile da una settimana a r .a'"he mese dopo la sospensione del farmaco; in seguito i pazienti possono riprendere il trattamento senza "ht si ma nifesti necessariamente un calo dell’acutezza visiva.

Sebbene con Etanicozid B6 non siano finora stati segnalati effetti collaterali particolari, tuttavia per l’etambutolo la letteratura riporta: reazioni di tipo anafilattico, dermatiti, pruriti e dolori articolari; anoressia, nausea, vomito, disturbi gastro-intestinali, dolori addominali; febbre, cefalea, verti^iii. crifusone mentale, disorientamento e possibili allucinazioni.

Ancor piu raramente sono stati riportati anche casi di intorpidimento e formico, o al'e e^em^a.

Inoltre sono stati riferiti casi di iperuricemia e transitorie alterazioni della funzionalita epauca.

Isoniazide : I seguenti effetti collaterali sono stati riscontrati usualmente solo ai dosaggi piu elevati ed in soggetti “inattivatori lenti”.

A livello del sistema nervoso: neuropatie periferiche possono verificarsi piu spesso in soggetti denutriti e sono di norma precedute da parestesie alle estremita; la letteratura riporta anche casi di convulsioni, encefalopatie e psicosi di origine tossica e neurite ottica.

Nel caso di Etanicozid B6 questi effetti collaterali sono da ritenersi pero quasi inesistenti in quanto nel preparato, proprio per prevenire la loro comparsa, e stato ag^iuni' un adeguato dosaggio di piridossina.

A livello dell’apparato digerente: nausea, vomito, disturbi epigastrici, elevazione del tasso ematico delle transaminasi, bilirubinuria ed epatite con o senza ittero.

A livello del sangue: agranulocitosi, anemia em ilia^a . ap. stica, trombocitopenia ed eosinofilia.

A livello del sistema endocrino e del metabolismo: deficit di nicotinamide, iperglicemia, acidosi e ginecomastia. Inoltre: sindrome reumaica en^ma^es, febbre, eruzioni cutanee, linfoadenopatie e vasculopatie.

4.9    Sovradosaggio

Il trattamento del surdosaggio consiste nel provocare il vomito, nel lavaggio gastrico a seguito di intubazione, nella correzione dell’acidosi per mez^o ■ i bicarbonato di sodio, nella somministrazione di anticonvulsivanti per via endovenosa e con l’iniezione endovenosa di massicce dosi di piridossina.

5. Proprietá farmacolo ~ňchf

5.1    Proprietá farmacodinamiche

L’etambutc'1 e ’’isc tiazide che costituiscono i principi attivi di Etanicozid B6 sono due chemioterapici antitubercolari le cui attivita e tollerabilita cliniche sono largamente documentate.

Essi po.seg' ono meccanismo d’azione e destino metabolico sostanzialmente diversi: cio spiega la mancanza di resistenza crociata fra loro e di interferenze negative sulla tollerabilita.

Etanicozid b6 pertanto esercita una spiccata azione antitubercolare, permettendo attraverso l’assunzione di un’uni’a c .mpressa di due antimicobatterici, l’applicazione di una terapia di efficacia atta a ritardare la resistenza batterica.

Ai due antimicobatterici e associato un adeguato dosaggio di piridossina (Vit. B6) e cio allo scopo di prev enire eventuali fenomeni neurotossici che possono verificarsi in corso di trattamenti prolungati con isoniazide.

L’attivita antimicobatterica in vitro dell’associazione si e dimostrata elevata: le prove di controllo hanno escluso sia l’antagonismo tra le sostanze chemioterapiche, sia l’interferenza della piridossina.

5.2    Proprietá farmacocinetiche

La farmacocinetica dell’isoniazide e dell’etambutolo dopo assorbimento gastrointestinale segue differenti vie metaboliche (acetilazione epatica per l’isoniazide, ossidazione per l’etambutolo) giungendo in tempi differenti all’emuntorio renale. Risulta pertanto che un farmaco non interferisce sulle vie metaboliche dell’altro con meccanismi competitivi o di altro genere.

La velocita di eliminazione dell’isoniazide nell’uomo e il principále fattore che influenza la sua farmacocinetica, essa e costante per ogni individuo in modo bimodale (acetilatori rapidi RA e lenti SA) secondo il noto polimorfismo genetico.

L’isoniazide e rapidamente e completamente assorbita dopo somministrazione orale e parenterale. L’assorbimento orale dell’isoniazide avviene soprattutto nell’intestino tenue e i picchi ematici si hanno dopo 1-2 ore dall’ingestione. Il volume apparente di distribuzione e pressoche identico tra RA ed SA e si aggira intorno al 61 + 11% del peso corporeo. Questi valori corrispondono alla quasi totalita dell’acqua corporea; cio indica che il farmaco e distribuito liberamente nei liquidi intra ed extra cellulari.

Studi sull’uomo dimostrano significative concentrazioni di isoniazide nel liquor, nell’essudato pleurico, nella saliva, nelle feci; studi sui ratti ne dimostrano il passaggio attraverso la placenta e il latte.

L’acetilazione rappresenta la tappa principale del metabolismo e le differenze che si riscontrano tra RA ed SA trovano ragione nelle differenti velocita a cui avviene questa reazione.

Gli RA acetilano infatti 5 volte piu rapidamente che gli SA. In vivo si e dimostrato che la capacita degli enzimi acetilanti puo essere in qualche modo ridotta anche per dosi piccole (250 mg).

Una volta formata, l’acetil-isoniazide e trasformata in ac. isonicotinico e monoacetilidrazina . L’ac. isonicotinico e coniugato con la glicina ed escreto dal rene. La monoacetilidrazina viene trasformata in diacetilidrazina da parte degli stessi enzimi acetilanti geneticamente determinati, per cui gJ; RA ucono 4 volte piu diacetilidrazina che gli SA.

Le concentrazioni plasmatiche di isoniazide dopo una dose per os sono piu basse per gli RA, mentre non e cosi per le dosi somministrate endovena, dove non c’e differenza di concentr zione di isoniazide tra SA ed RA.

La costante di eliminazione varia piu di dieci volte da individuo ad dividuo. Tella grande maggioranza degli RA l’emivita varia da 35 a 110 minuti, mentre negli SA varia da 110 a 40r ? p u m mud.

La velocita della clearance renale e praticamente proporzionale alle concentrazioni dell’isoniazide nel sangue.

I    valori di clearance non sono influenzati dal tempo della misurazione ne dal fenotipo acetilatore e risultano essere di 46 + 3 ml/min.

L’escrezione renale rappresenta circa il 27% e l’ 11% della clearance corporea totale negli RA e rispettivamente negli SA.

L’etambutolo somministrato per os viene rapidamente assorbito e le concentrazioni sieriche che si ottengono sono proporzionali alla dose somministrata.

II    picco sierico si trova a circa quattro ore dalla somm' i. trazione per os ed ha valori di 10 mcg/ml per dosi di 50 mg/kg e di 5 mcg/ml per dosi di 25 mg/kg.

Per le concentrazioni plasmatiche anterior; .Ii' 12 ore c’e una distinta fase di distribuzione seguita da un’apparente fase di eliminazione con una emivita media di 4.06 + 0.53 ore.

Le curve di escrezione del farmaco nelle urine mostrano anch’esse un’emivita simile.

Piu lungo e invece il tempo di dimez.amnu. ^ula 24ma alla 72ma ora aggirandosi a 10 ore. I valori della clearance renale riportati in letter, mra variano da 100 ml/min. a 450 ml/min.

La quota di farmaco legata alle proteine sarebbe del 20-30% e varierebbe in base alla concentrazione sierica del farmaco, oscillando dall’8,1% p." ■ oncentrazioni di 4,8 mcg/ml al 39,3% per concentrazioni di 0,6 mcg/ml.

Il farmaco e rapi^amr nte °screto nelle urine: nelle prime sei ore per circa il 33%, nelle 12 ore per il 51% e nelle 24 ore per il 62%. Della quota escreta nelle urine il 50% circa e immodificato, mentre un 8.15% e rappresentato da metoboliti.

Questi metoboliti nn compamno che dopo 6 ore dalla somministrazione, tra la sesta e la 12 ma ora sono circa il 3-7% e dall 1 1?m a lla ?4ma ora il 4% circa della quota di farmaco somministrata, mentre l’etambutolo immodificato e circa il 12%.

Tra i metaboliti escreti nelle urine i principali sono il derivato acido dicarbossilico e il metabolita aldeidico intermedio che rappresenta il prodotto iniziale dell’ossidazione.

Esiste inoltre una quota di farmaco che viene escreta con le feci, la quale si aggira intorno al 20%.

T 'gli eriti ,úti l’etambutolo si accumula contro il gradiente di concentrazione raggiungendo, all’ottava ora dalla somministrazione, valori quasi doppi di quelli sierici.

Nn e stato ^ovato accumulo del farmaco nel sangue e nei tessuti dopo 108 giorni di trattamento consecutivo. I pi chi riscontrati nell’uomo con dosi per os di 25 mg/kg (5 mcg/ml) sono associati con una protezione del 90-100% nel topo e nella scimmia.

5.3 Dati preclinici di sicurezza

Le ricerche tossicologiche condotte su Etanicozid B6 hanno dimostrato che non esiste alcun rinforzo dell’azione tossica dell’isoniazide nei confronti dell’etambutolo e cio sia per quanto si riferisce all’azione delle dosi letali di ciascuna delle due sostanze per via orale sia per quanto si riferisce alla manifestazione di effetti tossici acuti (convulsioni) di dosi singole molto alte, appena subletali, sia infine per quanto si riferisce alla manifestazione di effetti tossici cronici o subacuti di dosi alte e ripetute (effetto epatotossico).

In tutti questi casi non sono stati osservati fenomeni di potenziamento dell’azione tossica, ne fenomeni di somma; la somministrazione delle due sostanze chemioterapiche a ratti e cani, per la durata di 5 mesi, in dosi giornaliere pari a circa 4 volte quella di Etanicozid B6 in clinica umana non ha dato origine ad alcuna manifestazione tossica. Gli animali hanno preso il cibo regolarmente e sono aumentati di peso come quelli di controllo. La loro crasi sanguigna e stata normale; l’esame delle urine e stato negativo; la transaminasi epatica non ha subito variazioni significative; l’esame autoptico macroscopico e quello microscopico di alcuni visceri non ha mostrato nulla di patologico.

6. Informazioni farmaceutiche

6.1    Elenco degli eccipienti

Amido di mais, lattosio, cellulosa microcristallina, carbossimeticellulosa sodica, magnesio stearato, talco, titanio

biossido, idrossipropilcellulosa, polietilenglicole 4000, polietilenglicole 6000, colorante E110.

6.2    Incompatibilitá

Non sono state evidenziate incompatibilitá.

6.3    Durata di stabilitá

5 anni in confezionamento integro, correttamente conservato.

6.4    Speciali precauzioni per la conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25°C

6.5    Natura del contenitore, confezione e prezzo

2 blisters PVC/ Alluminio da 25 compresse cadauno Astuccio da 50 compresse rivestite

6.6    Istruzioni per l’uso , manualitá

7. Titolare dell’autorizzazione all’immissione ;n c, mm. rClo

Piam Farmaceutici S.p.A. - Via Padre G. Semeria, 5 - 16131 - GENOVA

8. Numero dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Cod. AIC 022176022

9.    Data di rinnovo dell’ai tori ~zazion,

1 Giugno 2005

10.    Eventuale ta bella di pp artenenza al D.P.R. 309/90

Specialitá m dic’nale non soggetta al DPR 309/90

11.    Regime di dispensazione al pubblico

Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.

12.    La , di parzi. ’e revisione del testo

10 Aprile 2007

Documento reso disponibile da AIFA il 12/11/2013 4

ETANICOZID B6

Riassunto delle caratteristiche del prodotto Etanicozid b6

ETANICOZID B6

PIAM

COMPOSIZIONE

Una compressa rivestita contiene:

Principi attivi: etambutolo cloridrato 0,400 g, isoniazide 0,125 g, piridossina cloridrato 0,050 g.

Eccipienti: amido di mais, lattosio, cellulosa microcristallina, carbossimetilcellulosa sodica, magnesio stearato, talco, titanio biossido, idrossipropilcellulosa, polietilenglicole 4000, polietilenglicole 6000, colorante E 110.

FORMA FARMACEUTICA E PRESENTAZIONE DEL MEDICINALE

50 compresse rivestite

ATTIVITÁ Chemioterapia antitubercolare associata.

TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO E p RODUTtorE

TITOLARE : PIAM Farmaceutici S.p.A. - Via Padre G. Semeria 5 - 16131 Genova PRODUTTORE : a) PIAM Farmaceutici S.p.A., Via Padre G. Semeria, 5 -16131 Genova b) Geymonat S.p.A., Via S. Anna, 2 - 03012 Anagni 'Fr) l'officina di produzione sara distinta riportando la lettera alfabfcMca caiatteriz’" nte prima del numero di lotto.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE Terapia della malattia tubercolare in tutte le localizzazioni, anche se sostenuta da micobatteri resistenti ad altri chemioantibiotici.

L'uso di Etanicozid B6 puó essere indicato anche in associazione ad altri antimicobatterici.

CONTROINDICAZIONI Etanicozid B6 e conaoindicato nei pazienti con riconosciuta ipersensibilita all'etambutolo o all'isoniazide e nei pazienti ' ,n manifesta neurite ottica a meno che il giudizio clinico non ne consigli egualmente l'uso.

Per la presenza di isoniazide il prodoAo e conti-indicato in pazienti con affezioni epatiche acute di qualsiasi origine e nei pazienti con storia di ipersensibilita verso farmaci dannosi sul fegato.

PRECAUZIONI D'IMPIEGO Poiché l'etambutolo viene eliminato principalmente per via renale, nei soggetti con affezioni renali e nemsmrio ri^urre opportunamente le dosi in base ai livelli del farmaco nel sangue.

In caso di trattamento pro^n Ato e opportuno eseguire periodici controlli oculistici, della funzionalita del fegato e del rene.

Per la presenza della piridossina (Vitamina B6), particolare cautela dovra essere usata qualora il prodotto sia prescritto ins^rne cm levodopa per la terapia del morbo di Parkinson, in quanto la piridossina a dosaggi elevati puó contrastarne l'effetto terapeutico.

La frequenza e la g.avita degli effetti indesiderati a livello del sangue possono essere aumentate dall'uso contempo1- neo di rifampicina.

INTErAZIONI i| PAS e la rifampicina possono potenziare la tossicita dell'isoniazide a livello del sangue e del fegato.

AVVERTENZE Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita sotto il diretto controllo del medico.

Da usare con cautela nei soggetti con gravi lesioni renali, con lesioni del fegato, in pazienti dediti all'alcool e con sindromi depressive. Se ne sconsiglia l'uso sotto i 13 anni poiché per quanto riguarda l'etambutolo, non sono state stabilite sicure modalita d'impiego.

Tenere il medicinale fuori della portata dei bambini.

POSOLOGIA La dose media giornaliera e di 3-4 compresse calcolata sulla base di 25 mg/Kg di peso corporeo al giorno di etambutolo e di 10 mg/Kg al giorno di isoniazide (pari a 1200-1600 mg di etambutolo e di 375-500 mg di isoniazide), distribuite in 3-4 somministrazioni giornaliere, preferibilmente dopo i pasti (prima colazione, pranzo, cena).

EFFETTI INDESIDERATI Gli effetti indesiderati vanno riferiti ai singoli componenti.

-    Etambutolo: sebbene in studi controllati la frequenza e l'entita delle diminuzioni nell'acutezza visiva in pazienti in corso di trattamento con etambutolo non siano state maggiori di quelle di pazienti sottoposti a regimi non comprendenti etambutolo, tale farmaco puó talvolta produrre diminuzioni nell'acutezza visiva da considerare dovute a neurite ottica e da porre in relazione alla dose e alla durata del trattamento. Queste diminuzioni sono manifestamente reversibili qualora il farmaco venga tempestivamente sospeso.

Il ripristino dell'acutezza visiva si ha generalmente in un periodo variabile da una settimana a qualche mese dopo la sospensione del farmaco; in seguito i pazienti possono riprendere il trattamento senza che si manifesti necessariamente un calo dell'acutezza visiva.

Sebbene con Etanicozid B6 non siano finora stati segnalati effetti collaterali particolari, tuttavia la letteratura mondiale riporta: reazioni di tipo anafilattico, affezioni della cute, pruriti, dolori articolari; disappetenza, nausea, vomito, disturbi gastro-intestinali, dolori addominali; febbre, mal di testa, vertigini; confusione mentale, disorientamento e possibili allucinazioni.

Ancor piu raramente sono stati riportati anche casi di intorpidimento e formicolio alle estremita.

Inoltre sono stati riferiti casi di aumento di acido urico nel sangue e transude jurazioiii della funzionalita del fegato.

-    Isoniazide: i seguenti effetti collaterali sono stati riscontrati usualmente solo i do^agg* piu elevati.

A livello del sistema nervoso: affezioni del sistema nervoso periferico possono verificarsi piu spesso in soggetti denutriti e sono di norma precedute da formicolii alle estremita; la letteratura riporta anche casi di convulsioni, encefalopatie e psicosi di origine tossica e neurite ottica.

Nel caso di Etanicozid B6 questi effetti collaterali sono da ritene^ peix quasi inesistenti in quanto nel preparato, proprio per prevenire la loro comparsa, e stato agg^nto un adeguato dosaggio di piridossina (Vitamina B6).

A livello dell'apparato digerente: nausea, vomito, disturbi gastrici, elevazione del tasso nel sangue delle transaminasi, presenza di bilirubina nelle urine ed affezioni del kga^ -on o senza ittero.

A livello del sangue: sindrome da carenza di globuli bianchi, anemia emolitica o aplastica, diminuzione del numero delle piastrine e dei globuli bianchi eosinofili.

A livello del sistema endocrino e del metat ,.:sm ■: deficit di nicotinamide, iperglicemia, acidosi e ingrossamento delle mammelle nell'uomo.

Inoltre: sindrome reumatica, eritematodes, f.bbe, eruzioni cutanee, linfoadenopatie e vasculopatie. ATTENZIONE: non utilizzare il medicinale dopo 1 a data di scadenza indicata sulla confezione.

Conservare a temperatura non superiore a 25°C

Revisionato dall'Agenzia Italiana de Farmaco il : 10 aprile 2007

Documento reso disponibile da AIFA il 12/11/2013

ETANICOZID B6