Informazioni per l’utilizzatore Intrastigmina
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
INTRASTIGMINA 0,5 mg/ml soluzione iniettabile
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni fiala contiene:
Principio attivo
Neostigmina metilsolfato mg 0,5
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
3. FORMA FARMACEUTICA
Soluzione iniettabile
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1. Indicazioni terapeutiche
Distensione addominale, meteo ismo atonia intestinale post-operatorie, ritenzione urinaria.
4.2. Posologia e modo di somminis'r* uone
Nel trattamento post o pre-operatorio ad interventi chirurgici riguardanti l'addome: ml 0,5 subito dopo l'intervento facendo seguire 5 iniezioni da ml 0,5 una ogni tre ore.
Nelle distensioni addomi..ali e ritenzioni urinarie: ml 1 di Intrastigmina ogni tre ore fino a giunge e a ml 5 (se necessario, fare seguire un clistere basso dopo 30 minuti dalla prima iniezione).
4.3. Conroindi azioni
Ip erStnsiLi'iL. al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Peritonite. O str .zioni meccaniche dell'intestino e del tratto genitourinario.
4.4. Av 'ertenze speciali e precauzioni d’impiego
La neostigmina deve essere usata con cautela in pazienti affetti da epilessia, asm' bronchiale, bradicardia, infarto miocardico recente, vagotonia, ipertiroidismo, aritmie cardiache, ulcera peptica.
Quando si somministrano forti dosi ě consigliabile una iniezione precedente o simultanea di atropina. Come per tutti i farmaci colinergici, il sovradosaggio della neostigmina puó determinare blocco da depolarizzazione (crisi colinergiche) caratterizzato da notevole debolezza muscolare che puó coinvolgere anche i muscoli respiratori.
Per tale motivo, qualora il farmaco venisse usato in soggetti miastenici, bisogna tenere presente l'importanza di distinguere clinicamente le crisi colinergiche da sovradosaggio, dalle crisi miasteniche della malattia in atto, in quanto il trattamento di queste due sindromi differisce radicalmente.
4.5. Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Miorilassanti ad azione periferica - la neostigmina non deve essere utilizzata congiuntamente a farmaci miorilassanti depolarizzanti (quali la succinilcolina, nota anche come suxametonio, ed il decametonio); essa puó di fatto prolungare il blocco di fase I indotto da questi farmaci.
La neostigmina antagonizza efficacemente gli effetti dei miorilassanti non depolarizzanti (es. tubocurarina, gallamina, pancuronio e mivacurio).
Alcuni anestetici generali e locali, farmaci antiaritmici, gli antibiotici aminoglicosidici ed altre sostanze che interferiscono con la trasmissione neuromuscolare, dovrebbero essere usati, nel corso del trattament con il prodotto, con notevole cautela, specie in soggetti affetti da miastenia grave. Antimuscarinici - gli antimuscarinici come l'atropina antagonizzano e reinvertono gli effetti muscarinici (parasimpaticomimetici) della neostigmina Chinina, clorochina e idrossiclorochina - gli antimalarici posso no c.ntagonizzare gli effetti della neostigmina aumentando il blocco neuromuscolare non-depolarizzante.
Aminoglicosidi - gli effetti della neostigmina sor o ai *agonizzati dagli aminoglicosidi.
Clindamicina - gli effetti della neostigmina sono antagonizzati dalla clindamicina. Litio - gli effetti della neostigmina sono ank gor zza 1 dal litio.
Polimixine - colistina (polimixina E) ed a"..', poimixine antagonizzano l'effetto della neostigmina.
Agenti antiaritmici - procainamide, propafenone e chinidina antagonizzano gli effetti della neostigmina.
Beta-bloccanti - propanololo, ate' oiJo ed .'tri beta-bloccanti possono interagire con neostigmina potenziando i ~uoi effetti, con possibilita di indurre bradicardia e ipotensione.
Calcioantagonisti - verapamil e dilti ^zem possono antagonizzare la neostigmina ed indurre un aumen .ato b'occo muscolare o un incremento del rischio di bradicardia.
Corticosteroidi - i ^oriicos,.^ di possono ridurre gli effetti anticolinesterasici della neostigmina.
Antistan,inici p*- gli antistaminici agiscono come farmaci anticolinergici, antagoni7zand( gii effetti farmacologici della neostigmina.
Ciclopr pano e a lestetici inalatori alogenati - I'inibizione dell'attivita della colinesterasi plasmatica da parte della neostigmina riduce il metabolismo di questi anestetici, comportando un incremento del rischio di tossicita. In caso di a ne^eJa locale ě di solito raccomandato I'uso di anestetici non-estere derivati che non interagiscono con la neostigmina.
DiaQss.na - un aumentato rischio di bradicardia ě stato osservato con I'uso con t^mporaneo di neostigmina e digossina.
4.6. Gravidanza e allattamento
Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita e sotto il diretto controllo del medico.
4.7. Effetti sulla capacita di guidare veicoli e di usare macchinari
Non risultano limitazioni.
4.8. Effetti indesiderati
Piú comunemente si osservano: fascicolazioni muscolari, salivazione, coliche addominali, diarrea. Piú raramente sono stati riportati i seguenti effetti collaterals
allergici: reazioni di vario tipo ed anafilassi
neurologici: vertigini, convulsioni, perdita della coscienza, sonnolenza, cefalea, disartria, miosi ed alterazioni della vista
cardiovascolari: aritmie cardiache (bradicardia, tachicardia, blocco A-V, ritmo nodale), alterazioni non specifiche dell'ECG, arresto cardiaco, sincope, ipotensione
broncopolmonari: aumento delle secrezioni faringee e bronchiali, dispnea,
broncospasmo, depressione e arresto respiratorio
dermatologici: orticaria ed eruzioni cutanee
gastrointestinali: nausea, vomito, flatulenza
genitourinari: pollachiuria
muscolari: crampi e spasmi, artralgie
vari: sudorazione, senso di calore, debolezza
4.9. Sovradosaggio
Il sovradosaggio dell'Intrastigmina puó causare crisi colinergiche, caratterizzate dall'aumento della debolezza muscolare e per l'interessamento dei muscoli respiratori puó provocare la morte.
La crisi miastenica dovuta ad un aumento di gravita della malattia, ě pure accompagnata da un intenso aumento della de oolezza dei muscoli e puó essere difficile distinguerla per una comune base sintomatica delle crisi colinergiche. Comunque tale differenziazione ě estrem^mei +e i..,portante perchě l'aumento della dose dell'Intrastigmina o di altr farmac d> questa classe, in presenza di crisi colinergiche o di uno stato refrattario o insensibile, potrebbe causare gravi conseguenze.
Il trattamento delle due cond^on. ě radicalmente diverso. Mentre la presenza delle crisi miasteniche richiede .na terapia anticolinesterasica piú intensiva, le crisi colinergiche richiedono Pmmei iata sospensione di tutti i farmaci di questo tipo. Nelle crisi coliner che ě inoltre consigliato l'uso di atropina.
Gli effetti del sovradosaggio di neostigmina (“crisi colinergica”) includono: eccessiva sudorazione, lLcrinazione, aumentata peristalsi, incontinenza fecale ed urinaria, miosi, n^tagmo, bradicardia, arresto cardiaco, aritmie, ipotensione, agitazione, crampi muscolari, fascicolazione, debolezza, paralisi, costrizione toracica, sibili respiratori. Altri effetti a livello del sistema nervoso centrale includono atassia, convulsioni, coma, difficolta di parola, irrequietezza, agita -i^ne .' paura.
5. P rOPRiETA’ farmacologiche
5.1. Prr prietá farmacodinamiche
Cater oria farmacoterapeutica: Parasimpaticomimetici, Neostigmina. Codice ATC: N07AA01
La neostigmina inibisce l'idrolisi dell'acetilcolina competendo con l'acetilcolina per l'attacco dell'acetilcolinesterasi nei siti della trasmissione colinergica.
Essa migliora l'attivita colinergica facilitando la trasmissione degli impulsi attraverso le giunzioni neuromuscolari. Essa ha anche, un effetto colinergico-mimetico diretto sul muscolo scheletrico e probabilmente sui gangli autonomi delle cellule e dei neuroni del sistema nervoso centrale.
Le neostigmina viene idrolizzata dalla colinesterasi ed ě inoltre metabolizzata dagli enzimi microsomiali nel fegato.
5.2. Proprietá farmacocinetiche
Dopo somministrazione orale, la neostigmina ě rapidamente assorbita ed eliminata. Il legame proteico con I'albumina serica umana varia dal 15 al 25%. In uno studio su 5 pazienti con miastenia grave, il livello massimo plasmatico fu rilevato a 30 minuti, e l'emivita variava da 51 a 90 minuti.
Circa l'80% del farmaco veniva eliminato nelle urine entro 24 ore; circa il 50% in forma immodificata ed il 30% come metabolita.
Dopo somministrazione intramuscolare, l'emivita plasmatica varia da 47 a 60 minuti con un'emivita media di 53 minuti.
Gli effetti clinici della neostigmina iniziano generalmente entro 20-30 minuti dopo l'iniezione intramuscolare e terminano dopo 2,5-4 ore.
5.3. Dati preclinici di sicurezza
Valori medi della DL50 nel topo: 0,3 - 0,02 mg/kg i.v.; 0,54 - 0,03 mg/kg s.c.; 0,395 - 0,025 mg/kg i.m.
Valori medi della DL50 nel ratto: 0,315 - 0,019 mg/kg i.v.; 0,44^ - 0,032 mg/kg s.c.; 0,423 - 0,032 mg/kg i.m.
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1. Elenco degli eccipienti
Sodio cloruro, acqua per preparazioni inietta bili
6.2. Incompatibilita
Nessuna nota finora.
6.3. Periodo di validita
5 anni.
6.4. Precauzioni partis ari ' er la conservazione
Nessuna speciale prtcauJor e per la conservazione.
6.5. Natura e comenuto del contenitore
Scatola in cartoncino contenente 6 fiale da ml 1
6.6. Pre c^uzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Vedere paragrafo 4.2.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere sm altiti in conformita alla normativa locale vigente.
7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
LUSOFARMACO
Istituto Luso Farmaco d'ltalia S.p.A.
Via W. Tobagi, 8 - Peschiera Borromeo (MI)
8. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
n°006141016
9. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
28.03.1952 / 1.06.2010
DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Settembre 2008
Documento reso disponibile da AIFA il 12/11/2013
Riassunto delle caratteristiche del prodotto Intrastigmina
INTRASTIGMINA
0,5 mg/ml soluzione iniettabile neostigmina metilsolfato
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Parasimpaticomimetico.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Distensione addominale, meteorismo ed atonia intestinale post-operatorie, ritenzione urinaria.
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilita al principio attivo o ad uno qualsiasi degli e cipi^nti. Peritonite. Ostruzioni meccaniche dell'intestino e del tratto genitourinario.
PRECAUZIONI PER L’USO
Quando si somministrano forti dosi ě consigliabile una iniezione precedente o simultanea di atropina. Come per tutti i farmaci col* .ergic!, il sovradosaggio della neostigmina puó determinare blocco da capo'aiizzrjone (crisi colinergiche) caratterizzato da notevole debolezza muscolare che p 'ó coinvolgere anche i muscoli respiratori.
Per tale motivo, qualora il farmaco venisse usato in soggetti miastenici, bisogna tenere presente l'importanza di distingue^ clini".mente le crisi colinergiche da sovradosaggio, dalle crisi miastenkhe della malattia in atto, in quanto il trattamento di queste due sindromi differisce radicali iei.‘e.
INTERAZIONI
Informare il medico o il farmausta se si ě recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.
Miorilassanti ad azi- ..a periferica - la neostigmina non deve essere utilizzata congiuntamer. a fa’mici miorilassanti depolarizzanti (quali la succinilcolina, nota anche come suxametarno, ed il decametonio); essa puó di fatto prolungare il blocco di fase I indotto da questi farmaci.
La neostigmina antagonizza efficacemente gli effetti dei miorilassanti non depola.v- anti (es. tubocurarina, gallamina, pancuronio e mivacurio).
Alc uni aneste .ici generali e locali, farmaci antiaritmici, gli antibiotici aminoglicosidici ed jltrfc sos"anze che interferiscono con la trasmissione neuromuscolare, dovrebbero essere usati, nel corso del trattamento con il prodotto, con notevole cautela, specie in so ggetti afetti da miastenia grave.
Aniimuscarinici - gli antimuscarinici come l'atropina antagonizzano e reinvertono gli effetti muscarinici (parasimpaticomimetici) della neostigmina.
Chinina, clorochina e idrossiclorochina - gli antimalarici possono antagonizzare gli effetti della neostigmina aumentando il blocco neuromuscolare non-depolarizzante. Aminoglicosidi - gli effetti della neostigmina sono antagonizzati dagli aminoglicosidi. Clindamicina - gli effetti della neostigmina sono antagonizzati dalla clindamicina.
Litio - gli effetti della neostigmina sono antagonizzati dal litio.
Polimixine - colistina (polimixina E) ed altre polimixine antagonizzano l'effetto della neostigmina.
Agenti antiaritmici - procainamide, propafenone e chinidina antagonizzano gli effetti della neostigmina.
Beta-bloccanti - propanololo, atenololo ed altri beta-bloccanti possono interagire con neostigmina potenziando i suoi effetti, con possibilita di indurre bradicardia e ipotensione.
Calcioantagonisti - verapamil e diltiazem possono antagonizzare la neostigmina ed indurre un aumentato blocco muscolare o un incremento del rischio di bradicardia. Corticosteroidi - i corticosteroidi possono ridurre gli effetti anticolinesterasici della neostigmina.
Antistaminici - gli antistaminici agiscono come farmaci anticolinergici, antagonizzando gli effetti farmacologici della neostigmina.
Ciclopropano e anestetici inalatori alogenati - l'inibizione dell'attivita della colinesterasi plasmatica da parte della neostigmina riduce il metabolismo di questi anestetici, comportando un incremento del rischio di tossicita. In caso di anestesia locale ě di solito raccomandato l'uso di anestetici non-estere derivati che non interagiscono con la neostigmina.
Digossina - un aumentato rischio di bradicardia ě stato osservato con l'uso contemporaneo di neostigmina e digossina.
AVVERTENZE SPECIALI
La neostigmina deve essere usata con cautela in pazier"* afVt da epilessia, asma bronchiale, bradicardia, infarto miocardico recente, vagotonia, ipertiroidismo, aritmie cardiache, ulcera peptica.
Gravidanza e allattamento
Nelle donne in stato di gravidanza e nella pri ..i~sima inianzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita e sotto il dir tto controllo del medico. Effetti sulla capacita di guidare veicoli e di us are mace' inari Non risultano limitazioni.
DOSE, MODO E TEMPO DI SOMMINiSTRAZIONE
Nel trattamento post o pre-operatorio ad interventi chirurgici riguardanti l'addome: ml 0,5 subito dopo l'intervento facendo seguire 5 iniezioni da ml 0,5, una ogni tre ore.
Nelle distensioni addominali e manzioi.i 1 inarie: ml 1 di Intrastigmina ogni tre ore fino a giungere a ml 5 (se necessario, fare seguire un clistere basso dopo 30 minuti dalla prima iniezione).
SOVRADOSAGGiO
In caso di ing' stione'as, unzione accidentale di una dose eccessiva di Intrastigmina avvertire immedi atameiue il medico o rivolgersi al piú vicino ospedale.
Il sovrad' saggio dellIntrastigmina puó causare crisi colinergiche, caratterizzate dall'aumento della debolezza muscolare e, per l'interessamento dei muscoli respiratori, puó provo care la morte.
La crisi miastenica dovuta ad un aumento di gravita della malattia, ě pure accomptanata da un intenso aumento della debolezza dei muscoli e puó essere difficile distinguerla per una comune base sintomatica delle crisi colinergiche.
C omunque tale differenziazione ě estremamente importante perchě l'aumento della dosa dell'Intrastigmina o di altri farmaci di questa classe, in presenza di crisi colinergiche o di uno stato refrattario o insensibile, potrebbe causare gravi conseguenze.
Il trattamento delle due condizioni ě radicalmente diverso. Mentre la presenza delle crisi miasteniche richiede una terapia anticolinesterasica piú intensiva, le crisi colinergiche richiedono l'immediata sospensione di tutti i farmaci di questo tipo. Nelle crisi colinergiche ě inoltre consigliato l'uso di atropina.
Gli effetti del sovradosaggio di neostigmina (“crisi colinergica”) includono: eccessiva sudorazione, lacrimazione, aumentata peristalsi, incontinenza fecale ed urinaria, miosi, nistagmo, bradicardia, arresto cardiaco, aritmie, ipotensione, agitazione, crampi muscolari, fascicolazione, debolezza, paralisi, costrizione toracica, sibili respiratori. Altri effetti a livello del sistema nervoso centrále includono atassia, convulsioni, coma, difficolta di parola, irrequietezza, agitazione e paura.
Se si ha qualsiasi dubbio sull'uso di Intrastigmina, rivolgersi al medico o al farmacista.
EFFETTI INDESIDERATI
Come tutti i medicinali, Intrastigmina puó causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Piú comunemente si osservano: fascicolazioni muscolari, salivazione, coliche addominali, diarrea. Piú raramente sono stati riportati i seguenti effetti collaterali: allergici: reazioni di vario tipo ed anafilassi; neurologici: vertigini, convulsioni, perdita della coscienza, sonnolenza, cefalea, disartria, miosi, alterazioni della 'isLa: cardiovascolari: aritmie cardiache (bradicardia, tachicardia, blocco A-V, ritmo .odale), alterazioni non specifiche dell'ECG, arresto cardiaco, sincope, ipoknsione; broncopolmonari: aumento delle secrezioni faringee e bronchiai, Sispnp a,
broncospasmo, depressione e arresto respiratorio; dermatologici: ortic^ e i e, <zioni cutanee; gastrointestinali: nausea, vomito, flatulenza; genitournarj polla_hiuria; muscolari: crampi e spasmi, artralgie; vari: sudorazione, senso di caloi e debolezza. Comunicare al proprio medico o al farmacista qualsia i a^eno indesiderato non descritto nel foglio illustrativo.
Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se si nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informare il medico o il farmacista.
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Nessuna speciale precauzione per la c^n'ervazione.
Tenere Intrastigmina fum dalla oo, ata e dalla vista dei bambini.
Attenzione: non "tiljzzart il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno del mese.
I medicinali non devono essere gettati nell'acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chiedere al isrmacrta come eliminare i medicinali che non si utilizzano piú. Questo aiutera a proteggere l'ambiente.
c.OMPOSIZIONE
Ogni fiala contiene:
P ncipio c .,vo: neostigmina metilsolfato mg 0,5. Eccpienti: sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.
FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO
6 fiale da ml 1 per uso ipodermico, endomuscolare ed endovenoso contenute in astuccio di cartoncino litografato.
TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
LUSOFARMACO
Istituto Luso Farmaco d'ltalia S.p.A.
Via W. Tobagi, 8 - Peschiera Borromeo (MI)
PRODUTTORE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI
A. Menarini Manufacturing Logistics and Services S.r.l. - Via Sette Santi, 3 - Firenze
Revisione del foglio illustrativo da parte dell'Agenzia Italiana del Farmaco: novembre 2009
Documento reso disponibile da AIFA il 12/11/2013 4