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Isoram



Informazioni per l’utilizzatore Isoram

SMPC Gennaio 2012

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO


1.    DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITA’ MEDICINALE

Isoram 4% Soluzione per infusione

2.    COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN PRINCIPI ATTIVI ED ECCIPIENTI Composizione:

1000 ml di soluzione contengono:

Principi attivi:

L-Arginina

3,20 g

L-Isoleucina

6,03 g

L-Leucina

15,00 g

L-Valina

18,21 g

Eccipienti

Acqua per preparazioni iniettabili q.b. a

1000 ml

Totale Aminoacidi

42,44 g/l

Azoto totale

5,45 g/l

Osmolarita totale teorica

353 mOsm/l

Acetati (come HCO3-)

19 mEq/l

pH (corretto con Ac.Acetico glaciale)

5,5 - 7,0


3.    FORMA FARMACEUTICA

Soluzione per infusione in flaconi da 250 e 500 ml.

4.    INFORMAZIONI CLINICHE

4.1    Indicazioni terapeutiche Encefalopatia epatica.

Come integrazione di soluzioni aminoacidiche convenzionali in stati post traumatici chirurgici e non (Traumi meccanici - Traumi chirurgici - Decorso post-operatorio - Stati settici - Condizioni di stress post-traumatico in pazienti cirrotici).

4.2    Posologia e modo di somministrazione

Trattandosi di un prodotto da impiegarsi nel contesto di un programma di rianimazione metabolica o di nutrizione, assai raramente andrebbe usato senra un sup' orto cal'rico ed i dosaggi indicati vanno considerati indicativi, potendo variare, anche di molto, a seconda di quante calorie vengono somministrate e della fonte calorica. In genere i dosaggi indicati presuppongono un concomi.^ntL app^^-o calorico di almeno 20-25 Cal/Kg/die.

Encefalopatia epatica

1-2 flaconi da 500 ml per infusio' . endovtnosa, corrispondenti a 500 - 1000 ml di soluzione.

Altre indicazioni

La soluzione andrebbe impiegata, salvo condizioni cliniche particolari, associata ad altre soluzioni aminoacidiche; in tal caso il dosaggio consigliato e di 1-3 flaconi da 250 ml, corrispondenti a 250 - 750 ml di soluzione.

L’infusione dovrebbe essere preferibilmente eseguita in vena centrale. E’ possibile comunque anche la somministrazkne r erikrica. E’ consigliabile una somministrazione al giorno, salvo diverso parere medico; tuttavia il modo piu razionale di impiego del prodotto e l’infusione continua del prodotto 24 ore su 24. Se impiegato per somministrazione discontinua, il singolo flacone o sacca da 500 ml andrebbe infuso in un tempo non inferiore alle 4 ore (\’loc;ta d ir\ sione pari a 30 gocce/minuto).

La somministrazione dovra essere protratta fino a quando esista la necessita di un supporto nutrizionale o metabolico del paziente.

4.3    Controindicazioni

Ipersensibilita verso il prodotto od i suoi componenti.

4.4    Speciali avvertenze e precauzioni d’impiego

Il prodotto deve essere somministrato con cautela in soggetti affetti da insufficienza renale o comunque in soggetti che presentino una documentata riduzione della clearance renale.

In generale e opportuno un accurato monitoraggio del paziente; sono necessarie inoltre frequenti valutazioni ematochimiche, in particolare riguardo a: esame ematocromocitometrico completo, emogasanalisi, osmolarita del siero, quadro elettrolitico e sieroproteico, test di funzionalita renale, glicemia, ammoniemia.

Nel caso insorgessero manifestazioni a carico della sede di iniezione periferica (trombosi - flebite), la stessa andra immediatamente sospesa; si procedera ad idonea terapia della complicanza locale e si cambiera il sito di iniezione.

Se durante la somministrazione il paziente dovesse manifestare febbre o brividi, e necessario sospendere l’infusione.

4.5    Interazioni con altri farmaci ed altre forme d’interazione

L’infusione di Arginina ad alte dosi provoca un aumento dell’eliminazione renale di lisina; pertanto, in corso di somministrazione prolungata del prodotto, esso va associato a soluzioni aminoacidiche contenenti Lisina.

4.6    Uso durante la gravidanza e l’allattamento

Il rischio di effetti dannosi a carico del feto e/o lattante a seguito di somministrazione di Isoram non e escluso, pertanto l’uso del prodotto in gravidanza e nell’allattamento e da riservare, a giudizio del medico, a casi di assoluta necessita.

4.7    Effetti sulla capacita di guidare veicoli ed usare macchinari Non pertinente.

4.8    Effetti indesiderati

L’infusione endovenosa troppo rapida puo provocare febbre, briviL\ naust. e vomio Nella sede di iniezione periferica possono presentarsi reazioni tromboflebitiche; occorre in tal caso cambi're la sede di iniezione.

Altri effetti indesiderati comprendono: orticaria, vasodilatazione, dolori addominali, convulsioni; in tali evenienze occorre interrompere il trattamento ed adottare opportune contromisure. Il paziente deve essere invitato a riferire al medico e/o al farmacista qualsiasi effetto indesiderato non previsto insorto durante il trattamento.

4.9    Sovradosaggio

La comparsa di iperammoniemia puo avvenire se la quota di aminoacidi infusi supera la quota calorica non proteica somministrata od in caso di infusione troppo rapida.

In presenza di patologia renale e consigliabile un accurato controllo dell’ammoniemia.

5. PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE, TOSSICOLOGICHE E FARMACOCINETICHE

ATC: B05BA01

Gli aminoacidi essenziali possono venire utilizzati per la sintesi proteica oppure venire catabolizzati, con produzione di energia, azoto ed anidride carbonica. Fra di essi in particolare, gli aminoacidi ramificati sono preferenzialmente degradati in periferia (muscolo scheletrico) ed in misura molto ridotta dal fegato.

Essi possono esercitare effet.i reolatori specifici sulla velocita di sintesi e degradazione proteica in vari tessuti, fra cui quello epatico e muscolare, tanto che, oltre a partecipare ai normali processi metabolici e di sintesi proteica, gli aminoacidi ramificati .o. gon un ;mportante ruolo pro-anabolico ed anti-catabolico. Inoltre, venendo trasportati al cervello attraverso lo stesso sistema di trasporto degli aminoacidi aromatici, entrano in competizione con questi ultimi, riducendone il passaggio attraverso la barriera emato-encefalica, con conseguente riduzione della sintesi e della concent] zione c.ereLrale di falsi neurotrasmettitori, generati dal matabolismo degli aminoacidi aromatici stessi.

Nell’uomo, dopo un pasto proteico, i livelli di aminoacidi ramificati sono molto piu elevati di quelli degli altri aminoacidi, a causa della ridotta clearance di ramificati dal sangue portale con prevalente estrazione da parte del muscolo e di altri tessuti.

L’azoto o.enuto dal metabolismo muscolare degli aminoacidi ramificati viene trasportato al fegato sotto forma di aminoacidi gluconeogenetici (alanina e glutamina) e partecipa quindi non solo al metabolismo energetico dell’organismo in toto, ma, attraverso la produzione di glutamina, contribuisce a migliorare la funzionalita di organi e tessuti critici per la omeostasi e la sopravvivenza nelle condizioni di stress. Infatti la glutamina e un aminoacido essenziale per la corretta funzionalita delle cellule del sistema immunitario (linfociti e macrofagi), dei fibroblasti (cellule chiave per tutti i processi di cicatrizzazione) e delle cellule del tratto enterico, la cui integrita viene ritenuta un requisito essenziale per la prevenzione della Sindrome da Insufficienza d’organo Multipla (MOF). Infine la glutamina a livello renale contribuisce in modo notevole all’eliminazione dell’ammoniaca e quindi contribuisce al mantenimento di un corretto equilibrio acido-base.

La somministrazione di alte dosi di aminoacidi ramificati nell’encefalopatia epatica induce una normalizzazione del profilo aminoacidemico, un conseguente miglioramento dello stato di encefalopatia ed un miglior metabolismo dell’ammoniaca. Essi vengono in tale condizione utilizzati come fonte preferenziale di energia, determinano inibizione della proteolisi muscolare ed uno stimolo della sintesi proteica, competono con gli aminoacidi aromatici per il passaggio della barriera emato-encefalica, riducendo quindi la concentrazione di falsi neurotrasmettitori.

Negli stati post-traumatici e nella sepsi, dove si osserva un elevato catabolismo proteico, la necessita di supportare metabolicamente cellule essenziali per la risposta immunitaria e cicatriziale e la frequente associazione di uno stato encefalopatico analogo a quello della cirrosi, consigliano la somministrazione di alte dosi di aminoacidi ramificati in associazione a dosi adeguate di tutti gli altri aminoacidi.

L’Arginina e un aminoacido chiave del ciclo dell’urea, tanto che la somministrazione di soluzioni aminoacidiche prive di arginina causa iperammoniemia; in particolari condizioni cliniche, come l’accrescimento ed in genere gli stati di stress, e considerata come un aminoacido essenziale in quanto il suo apporto puo diventare indispensabile.

Nella cirrosi epatica con iperammoniemia l’Arginina determina un effetto detossificante nei confronti dell’ammoniaca, aumentando la sua eliminazione attraverso il ciclo dell’urea.

Negli stati post-traumatici e nella sepsi essa esercita un’azione favorente la sintesi proteica, i processi di riparazione tissutale ed il risparmio di perdite azotate, con positivazione del bilancio azotato. Questi ultimi effetti sono stati riscontrati dopo somministrazione di dosi elevate di arginina, e sono attribuiti ad un effetto di sintes, del cJlagt ne.

Essa ha inoltre dimostrato un effetto immunostimolante in stati post-traumatici ed in pazienti oncologici, con incremento degli indici immunitari.

6.    INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

6.1    Lista degli eccipienti Acqua per preparazioni iniettabili.

6.2    Incompatibilita

Non sono note eventuali incompatibilita con altri farmaci.

6.3    Validita del prodotto

La validita del prodotto in tutte le sue presentazioni, a confezionamento integro, e di due anni.

6.4    Speciali pecauzioni per la conservazione Nessuna particolare condizione di conservazione

6.5    Natura e capacita del contenitore

Flaconi di vetro tipo II da, 500 ml con tappo in m .Lcr;alt elast^mero e ghieratura a chiusura totale.

6.6    Istruzioni per l’uso

La soluzione va somministrata solo se perfettamente limpida, accertandosi che il flacone non presenti imperfezioni di chiusura od incrinature in quanto cio potrebbe pregiudicare la sterilita del prodotto.

Ogni flacone deve essere usato pe. un, unica so mministrazione anche se la soluzione e utilizzata solo parzialmente. Il residuo non deve essere piu utilizzko.

In seguito ad oscillazioni di temperatura si possono formare cristalli di aminoacidi sul collo del flacone. In tal caso, prima di procedere alla somministrazione della soluzione, bisogna agitare energicamente la soluzione ed eventualmente riscaldare a bagno maria a 37°C fino a completa dissoluzione dei cristalli.

7.    TITOLARE Dr lL’AU TORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO BAXTER S.p.A. - Piazzale dell’Industria 20- 00144 Roma

8.    NUMER i DI aUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

20 f >coni la 5l0 ml a.I.C. n° 029361084

9.    DA^A dI PriMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO

Maggio 2009

10.    DATA DI (PARZIALE) REVISIONE DEL TESTO

Gennaio 2012

Documento reso disponibile da AIFA il 12/11/2013

ISORAM

Riassunto delle caratteristiche del prodotto Isoram

F.Ill Gen 012

F.Ill Gen 012

FOGLIO ILLUSTRATIVO


ISORAM

4%Soluzione iniettabile per infusione

COMPOSIZIONE

1000 ml di soluzione contengono:

Principi attivi:

L-Arginina    3,20 g

L-Isoleucina    6,03 g

L-Leucina    15,00 g

L-Valina    18,21 g

Eccipienti

Acqua per preparazioni iniettabili q.b. a    1000    ml

Totale Aminoacidi    42,44    g/l

Azoto totale    5,45    g/l

Osmolarita totale teorica    353 mOsm'l

Acetati (come HCO3")    19 mEq/l

pH (corretto con Ac.Acetico glaciale)    5,5 - 7,0

FORMA FARMACEUTICA E CONTENUTO

Soluzione per infusione in flacone da 500 m.

E’ disponibile la seguente confezione:

20 flaconi 500 ml

CATEGORIA FARMACOTER Ai EUtIcA

Soluzioni nutrizionali parenterali.

TITOLARE DELL’AUToRIZZAzIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Baxter S.p.A. - Roma

PRODUTTORE E CONTROLLORE FINALE

Bieffe Medital S.p.A. - Via Nuova Provinciale - 23034 Grosotto (So)

INDI aZIONI teRAPEUTICHE

Encefalopatia epatica.

Come integrazione di soluzioni aminoacidiche convenzionali in stati post-traumatici chirurgici e non (Traumi meccanici - Traumi chirurgici - Decorso post-operatorio - Stati settici - Condizioni di stress post-traumatico in pazienti cirrotici).

controindicazioni

Ipersensibilita verso il prodotto od i suoi componenti.

OPPORTUNE PRECAUZIONI DI IMPIEGO

Il prodotto deve essere somministrato con cautela in soggetti affetti da insufficienza renale o comunque in soggetti che presentino una documentata riduzione della clearance renale.

In generale e opportuno un accurato monitoraggio del paziente; sono necessarie inoltre frequenti valutazioni ematochimiche, in particolare riguardo a:    esame

ematocromocitometrico completo, emogasanalisi, osmolarita del siero, quadro elettrolitico e sieroproteico, test di funzionalita renale, glicemia.

In presenza di patologia renale e consigliabile un accurato controllo dell’ammoniemia.

Nel caso insorgessero manifestazioni a carico della sede di iniezione periferica (trombosi -flebite), la stessa andra immediatamente sospesa; si procedera ad idonea terapia della complicanza locale e si cambiera il sito di iniezione.

Se durante la somministrazione il paziente dovesse manifestare febbre o brividi, e necessario sospendere l’infusione.

INTERAZIONI

L’infusione di Arginina ad alte dosi provoca un aumento dell’eliminazione renale di Lisina: pertanto, in corso di somministrazione prolungata del prodotto, esso va associato a soluzioni aminoacidiche contenenti Lisina.

AVVERTENZE SPECIALI

La soluzione va somministrata solo se perfettamente limpida, accertandosi che il flacone non presentino imperfezioni di chiusura od incrinature in quanto cio potrebbe pregiudicare la sterilita del prodotto.

Ogni flacone deve essere usato per una unica somministrazione anche se la soluzione e utilizzata solo parzialmente. Il residuo non deve essere piu utilizzato.

In seguito ad oscillazioni di temperatura si posso' o formare cristalli di aminoacidi sul collo del flacone. In tal caso prima di procedere alla somministrazione della soluzione e necessario agitare energicamente la ^oluzione ed eventualmente riscaldare il flacone a bagnomaria a 37°C sino a completa dissoluzione dei cristalli.

Uso in gravidanza e nell’allattamento. il uschio di effetti dannosi a carico del feto e/o lattante a seguito di somministrazione di Isoram non e escluso, pertanto l’uso del prodotto in gravidanza e nell’allattamento e da riservare, a giudizio del medico, a casi di assoluta necessita.

IL PRODOTTO DEVE ESSERE SOMMINISTRATO SOTTO DIRETTO CONTROLLO MEDICO

MODO, POS OL OGIA e TEMPO DI SOMMINISTRAZIONE

Una somministrazione al giorno, salvo diverso parere medico.

Trattandosi di un prodotto da impiegarsi nel contesto di un programma di rianimazione metab >lic- o di nutrizione, assai raramente andrebbe usato senza un supporto calorico ed i dosaggi indicati vanno considerati indicativi, potendo variare, anche di molto, a seconda di quante calo..e vengono somministrate e della fonte calorica. In genere i dosaggi indicati p’esuppfngono un concomitante apporto calorico di almeno 20-25 Cal/Kg/die.

Encefalopatia epatica

1-2 flaconi da 500 ml per infusione endovenosa, corrispondenti a 500 - 1000 ml di soluzione.

Altre indicazioni

La soluzione andrebbe impiegata, salvo condizioni cliniche particolari, associata ad altre soluzioni aminoacidiche; in tal caso il dosaggio consigliato e di 1-3 flaconi o sacche da 250 ml, corrispondenti a 250 - 750 ml di soluzione.

L’infusione dovrebbe essere preferibilmente eseguita in vena centrale. E’ possibile comunque anche la somministrazione periferica.

E’ consigliabile una somministrazione al giorno, salvo diverso parere medico; tuttavia il modo piu razionale di impiego del prodotto e l’infusione continua del prodotto 24 ore su 24.

Se impiegato per somministrazione discontinua, il singolo flacone da 500 ml andrebbe infuso in un tempo non inferiore alle 4 ore (velocita di infusione pari a 30 gocce/minuto).

La somministrazione dovra essere protratta fino a quando esistera la necessita di un supporto nutrizionale o metabolico del paziente.

SOVRADOSAGGIO

La comparsa di iperammoniemia puo avvenire se la quota di aminoacidi infusi supera la quota calorica non proteica somministrata od in caso di infusione troppo rapida.

In presenza di patologia renale e consigliabile un accurato controllo dell’ammoniemia.

EFFETTI INDESIDERATI

L’infusione endovenosa troppo rapida puo provocare febbre, brividi, nausea e vomito. Nella sede di iniezione periferica possono presentarsi reazioni tromboflebitiche; occon ' in ta’ caso cambiare la sede di iniezione.

Altri effetti indesiderati comprendono: orticaria, vasodilatazione, dolori addominali, convulsioni; in tali evenienze occorre interrompere il trattamento ed adottare opportune contromisure.

Il paziente ě invitato a segnalare al medico di fiducia o al farmacis‘a qualsiasi effetto indesiderato apparso che non sia descritto nel presente foglietto illustrativo.

SCADENZA E CONSERVAZIONE

Nessuna particolare condizione di conservazione

La data di scadenza riportata sulla confezione si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

Non utilizzare il prodotto oltre tale data.

Medicinale soggetto a prescrizione med'ca Vmi.ativa, da rinnovare volta per volta, vendibile al pubblico su prescrizione d centri ospedalieri o di specialisti

TENERE IL MEDIciNaLE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI

Esente da endotcssme jLteriche

Data dell’"Hima revi'ione del presente foglio illustrativo da parte del Ministero della Salute: Ge nnaio

Documento reso disponibile da AIFA il 12/11/2013

ISORAM