Informazioni per l’utilizzatore Kiovig
ALLEGATOI
RIASSUNTO DELLE CARATTERIS rICHE de l PRODOTTO
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
KIOVIG 100 mg/ml soluzione per infusione
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Immunoglobulina umana normále (IVIg)
Un ml contiene:
Immunoglobulina umana normále...............100 mg
(purezza almeno del 98% IgG)
Ogni flaconcino da 10 ml contiene: 1 g di immunoglobulina umana normale Ogni flaconcino da 25 ml contiene: 2,5 g di immunoglobulina umana normale Ogni flaconcino da 50 ml contiene: 5 g di immunoglobulina umana normale Ogni flaconcino da 100 ml contiene: 10 g di immunoglobulina umana normale Ogni flaconcino da 200 ml contiene: 20 g di immunoglobulina umana norma''
Ogni flaconcino da 300 ml contiene: 30 g di immunoglobulina umana normale
Distribuzione delle sottoclassi di IgG (valori approssimativi):
IgG1 > 56,9%
IgG2 > 26,6%
IgG3 > 3,4%
IgG4 > 1,7%
Il contenuto massimo di IgA e 140 microgrammi/ml.
Prodotta dal plasma di donatori umani.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. FORMA FARMACEUTICA
Soluzione per infusione
La soluzione e limpida o leggermente opalescente e incolore o giallo chiaro.
4. INI ORMa ZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeuti che
Terapia sostitutiva in adulti, bambini e adolescenti (0-18 anni) in caso di:
• Sindromi da immunodeficienza primaria con produzione anticorpale compromessa (vedere paragrafo 4.4).
• Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica, che non hanno risposto all'antibioticoterapia profilattica.
• Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti affetti da mieloma multiplo in fase di plateau che non hanno risposto alla vaccinazione antipneumococco.
• Ipogammaglobulinemia in pazienti a seguito di trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (HSCT).
• AIDS congenito e infezioni batteriche ricorrenti.
Immunomodulazione in adulti, bambini e adolescenti (0-18 anni) in caso di:
• Trombocitopenia immune primaria (ITP) in pazienti ad alto rischio di emorragia o prima di un intervento chirurgico per correggere la conta delle piastrine.
• Sindrome di Guillain Barré.
• Malattia di Kawasaki.
• Neuropatia motoria multifocale (MMN).
4.2 Posologia e modo di somministrazione
La terapia sostitutiva deve essere iniziata e monitorata da un medico con esperienza nel trattamento dell’immunodeficienza.
Posologia
La dose e lo schema posologico dipendono dall'indicazione.
In terapia sostitutiva, la dose deve essere adattata alle esigenze specifiche di ciascun paziente, le quali sono dettate dalla farmacocinetica e dalla risposta clinica. Gli schemi po'ologici ďscritti di seguito sono forniti come linea guida.
Terapia sostitutiva nelle sindromi da immunodeficienzaprimaria
Lo schema posologico deve raggiungere una concentrazione minima di IgG (misurata prima della successiva infusione) di almeno 5-6 g/l. Sono necessari d. a .ei mesi dall'inizio della terapia perché si raggiunga l'equilibrio. La dose iniziale consigliata e di 0,4-0,8 g/kg in somministrazione unica, seguita da almeno 0,2 g/kg ogni tre-quattro settimane.
La dose necessaria per raggiungere una concentrazione minima di 5-6 g/l e dell'ordine di 0,2-0,8 g/kg/mese. L'intervallo tra le dosi d,po il ragg/ungimento dello stato stazionario varia da 3 a 4 settimane.
E necessario misurare e valutare le concen+raJom minime insieme all'incidenza di infezione.
Per ridurre la frequenza di infezioni, puo essere necessario aumentare la dose e raggiungere concentrazioni minime piů elevate.
Ipogammaglobulinemia e in e.zioni b atteriche ricorrenti in pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica, che non hanno ris>os,o all'antibioticoterapiaprofilattica; ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti affetti da mieloma multiplo in fase di plateau che non hanno risposto alla vaccinazione antipneumococco; AIDS congenito e infezioni batteriche ricorrenti.
La dose consigliata e di 0,2-0,4 g/kg ogni tre-quattro settimane.
Ipogammaglobulinemia in pazienti a seguito di trapianto allogenico di cellule staminali emitogojegce
La dose consigliata e di 0,2-0,4 g/kg ogni tre-quattro settimane. Le concentrazioni minime devono essere mantenute superiori a 5 g/l.
Trombocitopenia immune primaria
Esistono due tipi di regimi di trattamento alternativi:
• 0,8-1 g/kg somministrato il giorno 1; questa dose puo essere ripetuta ogni 3 giorni;
• 0,4 g/kg ogni giorno per due-cinque giorni.
Il trattamento puo essere ripetuto in caso di recidiva.
0,4 g/kg/di per 5 giomi.
Malattia di Kawasaki
Somministrare 1,6-2 g/kg in dosi frazionate nel corso di due-cinque giorni oppure 2 g/kg in dose singola. E necessario trattare contemporaneamente i pazienti con acido acetilsalicilico.
Neuropatia motoria multifocale (MMN)
Dose iniziale: 2 g/kg somministrata per 2-5 giorni.
Dose di mantenimento: 1 g/kg ogni 2-4 settimane o 2 g/kg ogni 4-8 settimane
Le dosi raccomandate sono riepilogate nella tabella che segue.
Indicazione |
Dose |
Frequenza dJle 'nil zioni |
Terapia sostitutiva in sindromi da |
dose iniziale: | |
immunodeficienza primaria |
0,4-0,8 g/kg |
ogni 3-4 settimane per ottenere |
quindi: |
una concentrazione minima di IgG | |
0,2-0,8 g/kg |
di almeno 5-6 g/l | |
Terapia sostitutiva in sindromi da |
0,2-0,4 g/kg |
ogni 3-4 settimane per ottenere |
immunodeficienza secondaria |
una concentrazione minima di IgG di almeno 5-6 g/l | |
AIDS congenito |
0,2-0,4 g/kg |
ogni 3-4 settimane |
Ipogammaglobulinemia (< 4 g/l) in |
0,2-0,4 g/kg |
ogni 3-4 settimane per ottenere |
pazienti a seguito di trapianto allogenico |
una concentrazione minima di IgG | |
di cellule staminali ematopoietiche |
superiore a 5 g/l | |
Immunomodulazione: | ||
Trombocitopenia immune primaria |
0,8-1 g/kg |
giorno 1, con possibilitá di ripetizione una volta entro 3 giorni |
oppure 0,4 g/kg/di |
per 2-5 giorni | |
Sindrome di Guillain Bai"é |
0,4 g/kg/di |
per 5 giorni |
Malattia di Kawasak |
1,6-2 g/kg |
in dosi frazionate nel corso di 2-5 giorni in associazione con acido acetilsalicilico |
oppure 2 g/kg |
in una sola dose in associazione con acido acetilsalicilico | |
Neuropatia motoria multifocale (MMN) |
dose iniziale:2 g/kg |
somministrata per 2-5 giorni |
dose di | ||
mantenimento: 1 g/kg |
ogni 2-4 settimane | |
oppure |
o | |
2 g/kg_ |
ogni 4-8 settimane |
Popolazione pediatrica
La posologia dei bambini e degli adolescenti (0-18 anni) non e diversa da quella degli adulti, perché la posologia per ogni indicazione e fornita per peso corporeo e viene regolata in base agli esiti clinici delle condizioni suddette.
Modo di somministrazione
Per via endovenosa.
L'immunoglobulina umana normale deve essere somministrata per via endovenosa a una velocitá iniziale di 0,5 ml/kg PC/ora per 30 minuti. Se ben tollerata (vedere paragrafo 4.4), la velocitá di somministrazione puo essere gradualmente aumentata fino a un massimo di 6 ml/kg PC/ora. I dati clinici ricavati da un numero limitato di pazienti confermano che i pazienti adulti affetti da PID possono tollerare una velocitá di infusione fino a 8 ml/kg PC/ora. Per ulteriori precauzioni di impiego, vedere il paragrafo 4.4.
Nel caso in cui sia necessario provvedere alla diluizione prima della infusione, KIoVIG puo .'sere diluito con una soluzione di glucosio al 5% per arrivare ad una concentrazione finale di 50 mg/ml (immunoglobulina al 5%). Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale piina della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Qualsiasi evento avverso correlate all’infusione deve essere tractate ridcend^ 1' velocitá di infusione o interrompendo l’infusione stessa.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilitá al principio attivo o ad uno qualsiasi degli ecJpie.ó elencati al paragrafo 6.1. Ipersensibilitá a immunoglobuline umane, in particolare in pazienti che presentano anticorpi contro IgA.
4.4 Avvertenze speciali e preca'zioni di i piego
Alcune reazioni avverse gravi possono essere correlate alla velocitá di infusione. Seguire con attenzione la velocitá di infusione consigliata nel paragrafo 4.2. I pazienti devono essere strettamente monitorati e osservati attentamente per verificare la presenza di sintomi durante il periodo di infusione.
Alcune reazioni averse possono verificarsi con maggiore frequenza:
• in caso di velocitá di infusione elevata
• in pazienti che ricevono immunoglobulina umana normale per la prima volta oppure, in rari casi, quindo il prododo a base di immunoglobulina umana normale viene cambiato o quando trascorre un perk^A di tempo lungo dalla precedente infusione.
E spesso possibile evitare potenziali complicazioni verificando che i pazienti:
non siano sensibili all'immunoglobulina umana normale iniettando inizialmente il prodotto len.am ;n+e (0,5 ml/kg PC/ora);
- vengano monitorati attentamente per rilevare eventuali sintomi durante il periodo di infusione.
In particolare, i pazienti mai trattati con immunoglobulina umana normale, i pazienti provenienti da un trattamento con un altro prodotto IVIg o per i quali e trascorso un lungo periodo dalla precedente infusione devono essere monitorati durante la prima infusione e durante la prima ora dal termine della stessa, per rilevare potenziali reazioni avverse. Tutti gli altri pazienti devono essere osservati per almeno 20 minuti dalla somministrazione.
In caso di reazioni avverse deve essere ridotta la velocitá di somministrazione o interrompere l’infusione. Il trattamento richiesto dipende dalla natura e dalla gravitá della reazione avversa.
In caso di shock, deve essere somministrato il trattamento medico standard.
Per tutti i pazienti la somministrazione di IVIg richiede:
• adeguata idratazione prima dell’inizio dell’infusione di IVIg,
• monitoraggio delle urine,
• monitoraggio dei livelli di creatinina sierica,
• non utilizzo concomitante di diuretici dell’ansa.
Se e necessaria una diluizione di KIOVIG a concentrazioni inferiori per i pazienti affetti da diabete mellito, puo essere necessario riconsiderare l’uso di una soluzione di glucosio al 5% per la diluizione.
Ipersensibilitá
Vere reazioni di ipersensibilitá sono rare. Queste possono verificarsi in pazienti che presentano anticorpi contro IgA. La somministrazione di IVIg non e indicata nei pazienti affetti da deficit di IgA selettivo, quando tale deficit e la sola anomalia di interesse.
Raramente, l'immunoglobulina umana normale puo causare un brusco abbassamer+o del’, p"essi^ne arteriosa con reazione anafilattica, anche in pazienti che hanno tollerato trattamenti precedenti con immunoglobulina umana normale.
Tromboembolia
Esistono evidenze cliniche di un'associazione tra somministrazione di Idg ed renti tromboembolici quali infarto miocardico, accidente cerebrovascolare (incluso ictus), embolia polmonare e trombosi venosa profonda che si presume correlata a un aumento relativo della viscositá ematica in seguito all'elevato afflusso di immunoglobulina in pazienti a rischio. Si deve prestare una particolare attenzione nella prescrizione e infusione di IVIg in paziend obcú e con fattori di rischio preesistenti di eventi trombotici (quali storia di aterosclerosi, multipli fattori di rischio cardiovascolare, etá avanzata, gittata cardiaca insufficiente, ipertensione, diabete mellito e anamnesi di malattia vascolare o episodi trombotici, pazienti con trombofilia acquisita o congenita, disordini da ipercoagulazione, pazienti immobilizzati per periodi prolungati, pazienti gravemente ipovolemici, pazienti con disturbi che provocano l'incremento della viscositá ematic ).
In pazienti che ricevono la terapia con IVIg si possono verificare iperproteinemia, aumento della viscositá del siero e successiva pseudoiponatremia relativa. Questi eventi devono essere valutati dai medici, perché l’inizio di un ti'tta.nenio r^r la cura dell’iponatremia reale (cioe, la riduzione di acqua libera nel siero) in questi pazienti puo ' ortare a un ulteriore aumento della viscositá del siero e a una possibile predisposizione agl eventi tromboembolici.
Nei pazienti a rischio di íeazid avverse tromboemboliche, i prodotti IVIg devono essere somministrati alla minima velocitá di infusione e dose praticabili.
Insufficienza renale acuta
so’o s^ati riportaLi casi di insufficienza renale acuta in pazienti che seguono una terapia con IVIg. Questi 'ncd-'xo insufficienza renale acuta, necrosi tubulare acuta, nefropatia tubulare prossimale e nefrosi osmotica. Nella maggior parte dei casi sono stati identificati dei fattori di rischio, quali insuffi'ienza renale preesistente, diabete mellito, ipovolemia, sovrappeso, farmaci nefrotossici concomitanti, etá superiore a 65 anni, sepsi o paraproteinemia.
In caso di insufficienza renale, prendere in considerazione l'interruzione della terapia con IVIg. Sebbene questi episodi di disfunzione renale e insufficienza renale acuta siano stati associati all'uso di molti dei prodotti IVIg autorizzati che contengono vari eccipienti, quali saccarosio, glucosio e maltosio, quelli che contengono saccarosio come stabilizzante rappresentano un'altissima percentuale del numero complessivo. Nei pazienti a rischio, e opportuno prendere in considerazione l'uso di prodotti IVIg che non contengono questi eccipienti. KIOVIG non contiene saccarosio, maltosio o glucosio.
In pazienti a rischio di insufficienza renale acuta, somministrare i prodotti IVIg alla velocitá di infusione e alla dose minime praticabili.
Traumatismo polmonare acuto correlato a trasfusione (TRALI)
Nei pazienti a cui e stato somministrato IVIg (incluso KIOVIG) sono stati riportati casi di edema polmonare non cardiogeno (traumatismo polmonare acuto correlato a trasfusione, Transfusion Related Acute Lung Injury, TRALI).
Sindrome da meningite asettica (AMS)
E stata riportata sindrome da meningite asettica (Aseptic Meningitis Syndrome, AMS) in combinazione con il trattamento con IVIg. L'interruzione del trattamento con IVIg ha portato alla remissione dell'AMS entro alcuni giorni senza sequele. La sindrome in genere inizia dopo un periodo che varia da diverse ore a 2 giorni dal trattamento con IVIg.
Gli studi sul liquido cerebrospinale spesso sono positivi per pleiocitosi fino a diverse migliaia di cellule per mm3, soprattutto granulociti, e livelli di proteine elevati, fino a diverse centinaia di mg/dL.
L'AMS puo verificarsi piú frequentemente in combinazione con alte dosi di t attamento con IVIg (2 g/kg).
Anemia emolitica
I prodotti IVIg possono contenere anticorpi gruppo sanguignc-speOifVi che possono agire come emolisine e indurre il rivestimento in vivo degli eritrociti con le immunoglobuline, causando una reazione antiglobulinica diretta positiva (test di Coombs) e raramente l'emolisi. L'anemia emolitica puo svilupparsi secondariamente alla terapia con prodotti IVIg a causa del maggior sequestro di eritrociti (RBC). I contenitori di IVIg devono essere cotrollati per l’eventuale presenza di segni e sintomi clinici di emolisi (vedere paragrafo 4.8).
Interferenza con test sierologici
Dopo l'infusione di immunoglobulina, l'incremento transitorio dei vari anticorpi trasferiti passivamente nel sangue di un paziente puo po tare , CsuVati falsi positivi nei test sierologici.
La trasmissione passiva di antico^i ^d antigeni eritrocitari, ad esempio A, B e D, puo interferire con alcuni test sierologici pe anticorpi 'ritrocitari, per esempio il test dell’antiglobulina diretto (DAT, test di Coombs diretto).
Agenti trasmissibili
KIOVIG e pronoun a partire dal plasma umano. Misure standard per prevenire le infezioni derivanti dall'uso di medicinali preparati dal sangue o dal plasma umano includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei lotti di plasma per individuare l’eventuale presenza di marker di ínfaíone e l'inclusione di passaggi di produzione efficaci per l'inattivazione/rimozione di virus. Ciononostante, quando vengono somministrati medicinali preparati da sangue o plasma umano, la posibilitá di trasmettere un agente infettivo non puo essere esclusa completamente. Cio riguarda anche virus sconosciuti o emergenti e altri agenti patogeni.
Le misure intraprese sono considerate efficaci per virus con capside lipidico quali HIV, HBV e HCV e per i virus privi di capside lipidico HAV e parvovirus B19.
Vi sono esperienze cliniche rassicuranti relative alla mancata trasmissione di epatite A o parvovirus B19 con immunoglobuline e si presume inoltre che il contenuto di anticorpi contribuisca in modo notevole alla sicurezza virale.
E fortemente consigliato che, ogni volta che KIOVIG viene somministrato a un paziente, il nome e il numero di lotto del prodotto vengano registrati per mantenere un legame tra il paziente e il lotto del prodotto.
Popolazione pediatrica
Non esistono rischi specifici per la popolazione pediatrica riguardo a qualsiasi evento avverso suddetto. I pazienti pediatrici possono essere piú sensibili al sovraccarico di volume (vedere paragrafo 4.9).
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Vaccini con virus vivi attenuati
La somministrazione di immunoglobulina puo compromettere per un periodo minimo 6 L’ttimane e un periodo massimo di 3 mesi l'efficacia di vaccini con virus vivi attenuati, quali morbillo, rosolia, parotite e varicella. Dopo la somministrazione del prodotto, deve trascorrere un pe iodo d 3 mesi prima di sottoporsi a vaccinazione con vaccini con virus vivi attenuati. In caso di morbillo, tale compromissione puo persistere fino ad 1 anno. Pertanto, e necessario controllare lo stato degli anticorpi nei pazienti che ricevono il vaccino contro il morbillo.
La diluizione di KIOVIG con una soluzione di glucosio al 5% puo portare all’aumento dei livelli di glucosio nel sangue.
Popolazione pediatrica
Le interazioni elencate si applicano sia ad adulti che ai bam^ ;ni.
4.6 Fertilita, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non e stata stabilita la sicurezza di ^esto me dic^iale per l'utilizzo in gravidanza in trial clinici controllati, pertanto deve essere somministrato con cautela alle donne in gravidanza e alle madri che allattano. Si e osservato che i prodotti TV1\ attraversano la placenta in modo crescente durante il terzo trimestre. L'esperienza clinica con immunoglobuline suggerisce che non siano prevedibili effetti nocivi sul decorso della g.avid,nze o sul feto e il neonato.
Allattamento
Le immunoglobulin' ve^ono secrete nel latte e possono contribuire a proteggere il neonato dai patogeni che hanno una porta di accesso a livello della mucosa.
Fertilita
L'esperienza clinica con le immunoglobuline suggerisce che non sono previsti effetti dannosi sulla fertilita.
4.7 Effetti sulla capacita di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
La capacita di guidare veicoli o di usare macchinari puo essere alterata da alcune reazioni avverse associate a KIOVIG. I pazienti che sperimentano reazioni avverse durante il trattamento devono attendere la loro risoluzione prima di guidare veicoli o usare macchinari.
4.8 Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza
Occasionalmente sono state rilevate reazioni avverse quali brividi, cefalea, capogiro, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, artralgia, ipotensione e modesta lombalgia.
Raramente le immunoglobuline umane normali causano un brusco abbassamento della pressione arteriosa e, in casi isolati, shock anafilattico, anche quando il paziente non ha mostrato ipersensibilitá a una precedente somministrazione.
Con la somministrazione di immunoglobuline umane normali sono stati osservati casi di meningite asettica reversibile e rari casi di reazioni cutanee temporanee. Sono state osservate reazioni en olitiche reversibili in pazienti, soprattutto di gruppo sanguigno A, B e AB. In casi rari si puo verificare anemia emolitica che richiede trasfusione dopo terapia con IVIg a dose elevata (vedere anche "rag-afo 4.4).
E’ stato osservato un aumento del livello sierico della creatinina e/o insufficienza renJe <.cut..
Molto raramente: reazioni tromboemboliche quali infarto del miocardio, ictus, embolia polmonare, e trombosi venose profonde.
Sono stati effettuati quattro studi clinici con KIOVIG: due in pazienti affetti da immunodeficienza primaria (PID), uno in Europa su 22 soggetti e uno negli Stati Un>i su 61 pazienti con PID.
Uno studio in Europa su 23 pazienti affetti da porpora trombcatopen'ca idiopatica (ITP). Uno negli Stati Uniti e nel Canada su 44 pazienti affetti da neuropatia motoria multifocale (MMN).
Durante il corso degli studi sono state osservate poche reazioni avverse (AR): due episodi di meningite asettica in un paziente dello studio US PID e un epi=odio di 'mbba polmonare in un paziente dello studio MMN. La maggior parte delle reazioni avverse ' stata di natura da lieve a moderata per tutte le indicazioni.
Negli studi europei e statunitensi su'la PID l’ridenza generale delle reazioni avverse per ciascuna infusione e stata di 0,27. Come previse a 'ausa d 3 dosaggio molto superiore, l’incidenza di reazioni avverse per ciascuna infusione e s... piu eleata (0,49) nello studio sulla ITP; l’87,5% di queste reazioni avverse sono state considerate lievi. L’incidenza generale di AR per infusione nello studio MMN e stata 0,10. Le reazion; averse riportate nei quattro studi e post-marketing sono riassunte e classificate secondo la classificazion’ per sistemi e organi e frequenza MedDRA nella tabella sottostante.
Tabella delle reazioni avverse
Le tabelle seguenti sono state stilate in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA (SOC, Classificazione per sistemi e organi, e livello termine preferito). La Tabella 1 mostra le reazioni avverse osservate durante le sperimentazioni cliniche e la Tabella 2 mostra le AR osservate dopo l’immissione in commercio.
Le frequenze sono state valutate sulla base delle seguenti convenzioni: molto comune (>1/10), comune (>1/100, <1/10), non comune (>1/1.000, <1/100), raro (>1/10.000, <1/1.000) e molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’intemo di ciascuna categoria di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine di gravitá decrescente.
Tabella 1 Frequenza delle reazioni avverse (AR) - sperimentazioni cliniche | ||
Sistemi e organi secondo MedDRA (SOC) |
Termine MedDRA preferito |
Categoria frequenza reazioni avverse |
Infezioni ed infestazioni |
Bronchiti, nasofaringiti |
Comune |
Sinusite cronica, micosi, infezioni, infezioni renali, sinusite, infezioni delle vie respiratorie superiori, infezioni delle vie urinarie, infezioni batteriche delle vie urinarie, meningite asettica |
Non comune | |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Anemia, linfadenopatia |
Con me |
Disturbi del sistema immunitario |
Ipersensibilitá |
Comune |
Patologie endocrine |
Disfunzione tiroidea |
Non comune |
Disturbi psichiatrici |
Insonnia, ansietá |
Comune |
Irritabilitá |
Non comune | |
Patologie del sistema nervoso |
Cefalea |
Molto comune |
Capogiro, emicrania, parestesia, ipo’stesia |
Comune | |
Amnesia, sensazione di bruciore, disarAa, disg'usia, disturbo dell’equilibrio, tremore |
Non comune | |
Patologie dell’occhio |
Congiuntiviti |
Comune |
Dolore oculare, esoftalmo |
Non comune | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto |
Vertigini |
Comune |
Versamento dell’orecchio medio |
Non comune | |
Patologie cardiache |
Tachicardia |
Comune |
Tachicardia sinus^e |
Non comune | |
Patologie vascolari |
Arrossamento, ipertensione |
Comune |
Sensaz:one di fre^o all’ estremitá, flebiti, vampate di calore |
Non comune | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Toss' |
Molto comune |
Rinorrea, asma, congestion' nasale, dolore orofaringeo |
Comune | |
Dispnea, ’de.a orofaringeo |
Non comune | |
Patologie gastrointestinali |
Nausea, vomito |
Molto comune |
Diarrea, dolore addominale |
Comune | |
Patologie della cute e d'l tessuto sottocutaneo |
Prurito, eruzione cutanea, orticaria, esantema eritematoso, esantema pruriginoso |
Comune |
Angioedema, orticaria acuta, sudore freddo, dermatite, reazione di fotosensibilitá, sudorazione notturna, iperidrosi |
Non comune | |
Non nota | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Dolore alle estremitá |
Molto comune |
Dolore dorsale, mialgia, spasmi muscolari, debolezza muscolare |
Comune | |
Contrazione muscolare |
Non comune | |
Patologie renali e urinarie |
Proteinuria |
Non comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Piressia, affaticamento |
Molto Comune |
Malattia simil-influenzale, fastidio al torace, costrizione toracica, dolore toracico, astenia, malessere, edema periferico, dolore in sede di infusione, edema in sede di infusione, reazione in sede di infusione, irrigidimenti |
Comune | |
Prurito in sede di applicazione, sensazione di calore, flebite in sede di infusione, dolorabilitá in sede di infusione, reazione da infusione, edema, brividi |
Non comune |
Tabella 1 Frequenza delle reazioni avverse (AR) - sperimentazioni cliniche | ||
Sistemi e organi secondo MedDRA (SOC) |
Termine MedDRA preferito |
Categoria frequenza reazioni avverse |
Esami diagnostici |
Aumento della temperatura corporea, aumento della pressione arteriosa, diminuzione del numero di globuli bianchi, aumento dell’alanina amminotrasferasi |
Comune |
Aumento del livello di colesterolo nel sangue, aumento della creatininemia, aumento dell'azotemia, diminuzione dell'ematocrito, diminuzione del numero di globuli rossi, aumento della frequenza respiratoria |
Non comune | |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura |
Contusione |
Comune |
Tabella 2 Reazioni avverse (AR) dopo l’immissione in commercio | ||
Sistemi e organi secondo MedDRA (SOC) |
Termine MedDRA preferito |
Categoria frequenza reazioni avverse |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Emolisi |
No i nom |
Disturbi del sistema immunitario |
Shock anafilattico, reazione anafilattica |
Non nota |
Patologie del sistema nervoso |
Attacco ischemico transitorio, ictus |
Non nota |
Patologie vascolari |
Ipotensione, infarto miocardico, trombosi venosa profonda |
Non nota |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Embolia polmonare, edema p lm^aie |
Non nota |
Esami diagnostici |
Test di Coombs diretto positivo, saturazione di ossigeno diminuita |
Non nota |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura |
Traumatismo polmone acuto correlate a trasfusione |
Non nota |
Descrizione delle reazioni avverse selezionate
Contrazione muscolare e debolezza 'uscolare SonO state riportate solo in pazienti affetti da MMN. Popolazione pediatrica
La frequenza, il tipo e la gravitá delle reazioni avverse nei bambini sono identici a quelli negli adulti. Segnalazione delb reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e importai e, in q'anto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.
Per le informazioni sulla sicurezza riguardo agli agenti trasmissibili, vedere il paragrafo 4.4.
4.9 Sovradosaggio
Il sovradosaggio porta al sovraccarico idrico e a iperviscositá, in particolare nei pazienti a rischio, inclusi pazienti anziani o pazienti con insufficienza cardiaca o renale.
Popolazione pediatrica
I bambini di etá inferiore a 5 anni possono essere particolarmente sensibili al sovraccarico di volume. Pertanto, per questa popolazione si deve calcolare con attenzione il dosaggio. Inoltre, i bambini affetti da malattia di Kawasaki sono a rischio particolarmente alto a causa della compromissione cardiaca sottostante, pertanto si devono controllare attentamente la dose e la velocitá di somministrazione.
5. PROPRIETÁ FARMACOLOGICHE
5.1 Proprieta farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: sieri immuni e immunoglobuline: immunoglobuline umane normali per somministrazione endovascolare, codice ATC: J06BA02
L’immunoglobulina umana normale contiene principalmente immunoglobulina G (IgG) con un ampio spettro di anticorpi contro agenti infettivi.
L’immunoglobulina umana normale contiene gli anticorpi IgG presenti nella popolazio-'e n'rmale. Viene di solito preparata da plasma ottenuto da non meno di 1.000 donazioni. Ha una distribuzione di sottoclassi di immunoglobulina G quasi proporzionale a quella nel plasma ummo nAivo. !>si adeguate di questo medicinale consentono di ripristinare livelli di immunoglobuline G anomalmente bassi riportandoli a valori normali.
Il meccanismo d’azione in indicazioni diverse dalla terapia sostituti.a non f ben citaro, ma include effetti immunomodulatori.
Popolazione pediatrica
Non esistono differenze teoriche o osservate nell’azione idle imm- jglobuline sui bambini rispetto agli adulti.
5.2 Proprieta farmacocinetiche
L’immunoglobulina umana normale nsulta imediatamente e completamente biodisponibile nella circolazione del ricevente dopo la somministrazione per via endovenosa. Questa si distribuisce in modo relativamente rapido tra plas., e linulo extravascolare e, dopo circa 3-5 giorni, si raggiunge l'equilibrio tra i compartimenti intra ed extravascolare.
I parametri farmacocinetici per KIOvIG sono stati determinati nei due Studi Clinici in pazienti con immunodeficienza primaria effettuati in Europa e negli USA. In questi studi sono stati trattati in totale 83 soggetti di almeno 2 anni di etá con dosi da 300 a 600 mg/kg peso corporeo ogni 2128 giorni per 6-12 mesi. L’emivita mediana delle IgG dopo la somministrazione di KIOVIG e stata di 32,5 giorni. Tale emivita puo variare da paziente a paziente, in particolare in caso di immunodeficienza primaria. I parametri farmacocinetici per il prodotto sono riepilogati nella tabella che segue. Tut' i parametri sono stati analizzati separatamente per i tre gruppi di etá, bambini (sotto ai 12 anni, n=5), adolescenti (13-17 anni, n=10) e adulti (sopra ai 18 anni di etá, n=64). I valori ottenuti negli studi sono confrontabili ai parametri riportati per altre immunoglobuline umane.
Riepilogo dei parametri farmacocinetici di KIOVIG | |||||||
Bambini |
Adolescenti |
Adulti | |||||
Parametro |
(<12 |
anni) |
(13-17 anni) |
(>18 anni) | |||
Mediana |
95% IC* |
Mediana |
95% IC* |
Mediana |
95% IC* | ||
Emivita terminale (giorni) |
41,3 |
20,2-86,8 |
45,1 |
27,3-89,3 |
31,9 |
29,6-36,1 | |
Cmin (mg/dl)/(mg/kg) (concentrazione minima) |
2,28 |
1,72-2,74 |
2,25 |
1,98-2,64 |
2,24 |
1,92-2,43 | |
Cmax (mg/dl)/(mg/kg) (concentrazione massima) |
4,44 |
3,30-4,90 |
4,43 |
3,78-5,16 |
4,50 |
3,99-4,78 |
Riepilogo dei parametri farmacocinetici di KIOVIG | |||||||
Bambini |
Adolescenti |
Adulti | |||||
Parametro |
(<12 anni) |
(13-17 anni) |
(>18 anni) | ||||
Mediana |
95% IC* |
Mediana |
95% IC* |
Mediana |
95% IC* | ||
Recupero in vivo (%) |
121 |
87-137 |
99 |
75-121 |
104 |
96-114 | |
Recupero incrementale (mg/dl)/(mg/kg) |
2,26 |
1,70-2,60 |
2,09 |
1,78-2,65 |
2,17 |
1,99-2,44 | |
AUC0-21d (g’h/dl) (area sotto la curva) |
1,49 |
1,34-1,81 |
1,67 |
1,45-2,19 |
1,62 |
1,50-1,78 |
*IC= intervallo di confidenza
IgG e i complessi di IgG vengono metabolizzati nelle cellule del sistema reticoloendoteliale.
5.3 Dati preclinici di sicurezza
Le immunoglobuline sono componenti normali del corpo umano.
La sicurezza di KIOVIG e stata dimostrata in diversi studi non clinici. I dati non-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safetypharmacology e toxicita.
Gli studi di tossicita a dosi ripetute, genotossicita e tossicita della riproduzione in animali non sono praticabili a causa di induzione e interferenza da parte di anticorpi che si sviluppano verso proteine eterologhe. Dal momento che dall'esperienza clinica non si evince un pcenzial. carcinogenico delle immunoglobuline, non e stato condotto alcuno studio sperimentale in specie eterogenee.
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Glicina
Acqua per preparazioni iniettabili
6.2 Incompatibilita
Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6.
6.3 Periodo di validita
2 anni.
Se e necessaria una diluizione a concentrazioni piú basse, si raccomanda di usare il prodotto subito dopo la diluizione. La stabilita di KIOVIG dopo la diluizione con soluzione di glucosio al 5% ad una c^ncentrazioe finale di 50 mg/ml (5%) di immunoglobuline e stata dimostrata per 21 giorni a 2° C-8° C oltre che a 28° C-30° C, tuttavia questi studi non hanno incluso la contaminazione microbica e gli aspetti di sicurezza.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Non congelare.
Tenere il flaconcino nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione, vedere paragrafo 6.3.
6.5 Natura e contenuto del contenitore
10, 25, 50, 100, 200 o 300 ml di soluzione in flaconcino (vetro tipo I) con tappo (bromobutile). Confezioni da 1 flaconcino.
E possibile che non tutte le presentazioni siano commercializzate
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Il prodotto deve essere portato a temperatura ambiente o corporea prima dell'uso.
Nel caso in cui sia necessaria la diluizione, si raccomanda una soluzione di glucosio al 5%. Per ottenere una soluzione di immunoglobuline di 50 mg/ml (5%), e necessario diluire 100 mg/ml di KIOVIG (10%) con una uguale quantitá di soluzione di glucosio. Si raccomanda di ridurre al minimo il rischio di contaminazione microbica durante la diluizione.
Il prodotto deve essere sottoposto a ispezione visiva per rilevare eventuale particolato o decolorazione prima della somministrazione. La soluzione deve essere limpida o leggermen+e ■ pa^scente e incolore o di colore giallo chiaro. Le soluzioni torbide o che presentano depositi non d'vom essere somministrate.
KIOVIG deve essere somministrato solo per via endovenosa. Non sono state valutate altre modalitá di somministrazione.
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale med'-mJ' devono essere smaltiti in conformitá alla normativa locale vigente.
7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIO nE AL.MMISSIONE IN COMMERCIO
Baxter AG Industriestrasse 67 A-1221 Vienna, Austria
8. NUMERO(I) DELL'AU TORIZzAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
EU/1/05/329/001 EU/1/05/329/002 EU/1/05/329/0'3 EU/1/05/329/0'4 EU/1/05/3 :9/c05 EU/1/05/329/006
9. DaTA d ella PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE
Data della prima autorizzazione: 19 gennaio 2006 Data del rinnovo piů recente: 06 dicembre 2010
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Informazioni piů dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia europea dei medicinali: http://www.ema.europa.eu.
A. PRODUTTORE DEL PRINCIPIO ATa^O r iOLOGICO E PRODUTTORE RESPONSABILE DEL IILASCIO DEI LOTTI
B. CONDIZIONI O LIMIT 4 zION DI FORNITURA E DI UTILIZZO
C. ALTRE CONDIZIONI F REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN OMMERCIO
D. CONDIZIONI O IMiTaZIONI PER QUANTO RIGUARDA L’USO SICURO ED EFFiCaCE DEL MEDICINALE
E. IOBBliGO SPECIFICO DI COMPLETARE LE MISURE
POST-il'TORIZZATIVE PER L’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE iN C OMMERCIO SUBORDINATA A CONDIZIONI / IN CIRCOSTANZE ECCEZIONALI
A. PRODUTTORE DEL PRINCIPIO ATTIVO BIOLOGICO E PRODUTTORE RESPONSABILE DEL RILASCIO DEI LOTTI
Nome ed indirizzo del produttore del principio attivo biologico
Baxter AG Industriestrasse 131 1221 Vienna Austria
Baxter Manufacturing S.p.A.
Via della Chimica 5l
0210 - S.Rufina/Cittaducale, Rieti
Italia
Baxter Healthcare Corporation 4501 Colorado Boulevard Los Angeles, CA USA
Baxter S.A.
Boulevard René Branquart 80
B-7860 Lessines
Belgio
Nome ed indirizzo del produttore responsabile del rilascio dei lotti Baxter S.A.
Boulevard René Branquart 80
B-7860 Lessines
Belgio
B. CONDIZIONI O LIMIT AZIONI DI FORNITURA E DI UTILIZZO
Medicinale soggetto a prescrizione medica.
• Rilascio uffiria'e de lo ti
In conformitá all’articolo 114 della direttiva 2001/83/EC, il rilascio ufficiale dei lotti di fabbricazione deve essere efuttuato ď .n laboratorio di Stato o da un laboratorio appositamente designato.
C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN CfMMERCIO
• Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR)
Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fornire gli PSUR per questo medicinale conformemente ai requisiti definiti nell’elenco delle date di riferimento per l’Unione europea (elenco EURD) di cui all’articolo 107 quater, par. 7 della direttiva 2001/83/CE e pubblicato sul sito web dei medicinali europei.
CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA L'USO SICURO ED EFFICACE DEL MEDICINALE
D.
• Piano di gestione del rischio (RMP)
II titolare dell’autorizzazione all'immissione in commercio deve effettuare le attivitá e gli interventi di farmacovigilanza richiesti e dettagliati nel RMP concordato e presentato nel
modulo 1.8.2 dell’autorizzazione all'immissione in commercio e qualsiasi successivo aggiornamento concordato del RMP.
Il RMP aggiornato deve essere presentato:
• su richiesta dell’Agenzia europea per i medicinali;
• ogni volta che il sistema di gestione del rischio e modificato, in particolare a seguito del ricevimento di nuove informazioni che possono portare a un cambiamento sigiificat>vo del profilo beneficio/rischio o al risultato del raggiungimento di un importante obiettivo (di farmacovigilanza o di minimizzazione del rischio).
Quando le date per la presentazione di un rapporto periodico di aggiornamento ^úla ^icmezza (PSUR) e l’aggiornamento del RMP coincidono, essi possono essere presentati allo stesso tempo.
• Misure aggiuntive di minimizzazione del rischio
Non pertinente.
• Obbligo di condurre misure post-autorizzative
Non pertinente.
E. OBBLIGO SPECIFICO DI COM': ETARE Le MISURE POST-AUTORIZZATIVE
PER L’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO SUBORDINATA A CONDIZIONI / IN CIRCOS1ANZE ECCEZIONALI
Non pertinente.
ETICHETTATURA E FOGLIO ILLUStraTIVO
Documento reso disponibile da AIFA il 12/07/2014 18
Riassunto delle caratteristiche del prodotto Kiovig
B. FOGLIO ILLUS^RA.iVO
KIOVIG, 100 mg/ml soluzione per infusione
Immunoglobulina umana normale
Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale perché contiene importanti informazioni per lei.
• Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
• Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere.
• Questo medicinale e stato prescritto soltanto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i sintomi della malattia sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.
• Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, o al farmacista o all’infermiere.
Contenuto di questo foglio
1. Che cos'e KIOVIG e a che cosa serve
2. Cosa deve sapere prima di usare KIOVIG
3. Come usare KIOVIG
4. Possibili effetti indesiderati
5. Come conservare KIOVIG
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
1. Che cos’e KIOVIG e a cosa serve
KIOVIG fa parte di una classe di medicinali detta imr unoglobuline. Questi medicinali contengono anticorpi umani che sono anche presenti nel sangue. Gli anticorpi servono all'organismo per combattere le infezioni e i medicinali come KIO VIG .onu utilizzati in pazienti che non hanno quantitá sufficienti di anticorpi nel sangue e sono soggetti a frequenti infezioni. Possono inoltre essere utilizzati in pazienti che necessitano di dte-ior amicorpi per la cura di alcune malattie infiammatorie (malattie autoimmuni).
KIOVIG viene usato per
Trattamento di pazieni c»e non hanno anticorpi sufficienti (terapia sostitutiva). Esistono cinque gruppi:
1. Pazienti con deficit congenito della sintesi di anticorpi (sindromi da immunodeficienza
prim-ria).
2. Pazimti iie*ti da cancro del sangue (leucemia linfocitica cronica) che porta a mancata sintesi di antiorpi e infezioni ricorrenti quando non rispondono all'antibioticoterapia preventiva.
3. Pazienti con cancro del midollo osseo (mieloma multiplo) e mancata sintesi di anticorpi, soggetti a infezioni ricorrenti che non hanno risposto al vaccino contro alcuni batteri (pneumococchi).
4. Bambini e adolescenti (etá 0-18 anni) affetti da AIDS dalla nascita e soggetti a infezioni batteriche ricorrenti.
5. Pazienti con scarsa sintesi di anticorpi a causa di trapianto allogenico di midollo osseo.
Trattamento di pazienti con alcune malattie infiammatorie (immunomodulazione). Esistono quattro gruppi:
1. Pazienti che non hanno sufficienti piastrine (trombocitopenia immune primaria, ITP)
e che sono ad alto rischio di emorragie o che subiranno a breve un intervento chirurgico.
2. Pazienti con una malattia associata a infiammazioni multiple dei nervi nell'intero organismo (sindrome di Guillain Barré).
3. Pazienti con una malattia che porta a infiammazioni di diversi organi del corpo (malattia di Kawasaki).
4. Pazienti affetti da una rara condizione caratterizzata da debolezza degli arti asimmetrica a progressione lenta senza perdita di sensibilitá (neuropatia motoria multifocale, MMN).
2. Cosa deve sapere prima di usare KIOVIG Non usi KIOVIG
Se e allergico alle immunoglobuline o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6).
Per esempio, se soffre di un deficit di immunoglobulina A cio puo indicare la presenza di anticorpi contro l'immunoglobulina A nel sangue. Poiché KIOVIG contiene piccolissime quanti+i di immunoglobulina di tipo A (meno di 0,14 mg/ml), puo insorgere una reazione allergica.
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere prima di usare KIOVIG.
Durata del monitoraggio durante I'infusione
• Sará attentamente monitorato durante il periodo di infusione con KIOVIG per verificare che non vi siano reazioni. Il medico avrá premura di verificare la velocitá di infusione di KIOVIG adatta al suo caso.
• Se KIOVIG viene somministrato a una velocitá elevata, se soffre di una condizione con livelli bassi di anticorpi nel sangue (ipo- o agammagloulinemia), se non ha mai assunto questo medicinale oppure se e trascorso un periodo lungo (ad esempio, diverse settimane) dall'ultima assunzione, il rischio di effetti índesíJerati e maggiore. In questi casi verrá monitorato attentamente durante l'infusione e per un'ora dopo che l'infusione e terminata.
• Se ha giá assunto KIOVIG in precedenza e l'ultima assunzione e avvenuta di recente, verrá sottoposto a osservazione soltanto durante l’infusione e per almeno 20 minuti dopo l’infusione stessa.
Quando e necessario rallentare o inter ompere l'infusione
In rari casi l'organismo puo aver precedentemente reagito ad anticorpi specifici, pertanto risulta sensibile ai medicinali contenenti anticorpi. Cio si verifica soprattutto se soffre di deficit di immunoglobulina A. In questi rari casi potrebbe avere delle reazioni allergiche, quali improvviso abbassamento della pressione sanguigna o shock, anche se e giá stato trattato con medicinali contenenti anticorpi in passato.
Se maiafesu una reazione durante l'infusione di KIOVIG informi immediatamente il medico curante. A seconda della decisione del medico, la velocitá di infusione puo essere diminuita o l'infusione interrotta.
Particolari gruppi di pazienti
• Il medico fará particolare attenzione se e sovrappeso, anziano, diabetico, soffre di pressione sanguigna alta, diminuzione del volume del sangue (ipovolemia), oppure di problemi ai vasi sanguigni (malattie vascolari). In queste condizioni, le immunoglobuline aumentano il rischio di infarto miocardico, ictus, embolia polmonare, o trombosi venosa profonda, anche se solo in casi molto rari. Informi il medico se soffre di diabete. Anche se KIOVIG non contiene glucosio o saccarosio, puo essere diluito in una particolare soluzione a base di zucchero (glucosio al 5%) che potrebbe influire sul livello di zucchero presente nel sangue.
• II medico sará inoltre particolarmente attento se ha o ha avuto in precedenza problemi ai reni, oppure se assume medicinali che possono danneggiare i reni (medicinali nefrotossici), poiché sussiste una minima possibilitá che si verifichi un'insufficienza renale acuta. Informi il medico se ha una malattia renale. Il medico sceglierá la immunoglobulina endovena adatta al suo caso.
Informazioni sulprincipio attivo di KIOVIG
KIOVIG e un medicinale derivato da plasma umano (il componente liquido del sangue). Quando i medicinali sono prodotti a partire da sangue o plasma umano, vengono applicate un certo numero di misure di sicurezza per evitare la trasmissione di infezioni ai pazienti. Queste prevedono l'attenta selezione dei donatori di plasma e sangue, per garantire che i potenziali portatori di infezione siano esclusi, e l’analisi di ogni donazione e pool di plasma per rivelare l’eventuale presenza di virus e infezioni. I produttori di questi medicinali applicano delle procedure durante la lavorazione del sangue o del plasma che rendono inattivi o rimuovono i virus. Ciononostante, ogni volta che si as;umoim medicinali preparati da sangue o plasma umano, la possibilitá di trasmettere un'infezic' non puo essere esclusa completamente. Cio vale anche per virus non noti o emergenti o altri tipi di infezioni.
Le misure intraprese per la produzione di KIOVIG sono considerate efficaci per virus con capside lipidico, quali il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), il virus dell'epati' B e il virus dell'epatite C, e per i virus privi di capside lipidico dell'epatite A e il parvovirus B19. KIOVIG contiene inoltre anticorpi specifici che possono prevenire l’infezione da virus dell’epatite A e d' parvovirus B19.
Altri medicinali e KIOVIG
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha rer~'‘eim.ite assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
Nel caso abbia ricevuto una vaccinazione tra gli ulam> ei e tre mesi, l'infusione di immunoglobuline quali KIOVIG compromette l'effetto di alcuni vaccmi con virus vivi, quali quelli contro il morbillo, la rosolia, la parotite e la varicella. Pertanto, d^po aver assunto immunoglobuline, deve attendere fino a tre mesi prima di assumere un vaccino con virus vivo attenuate. Prima di assumere il vaccino contro il morbillo deve attendere fino a un anno dopo l'assunzione di immunoglobuline.
Effetti sui test ematici
KIOVIG contiene un'ampia varn+á di anticorpi, alcuni dei quali influiscono sui risultati delle analisi del sangue. Se si sottopone a un'analisi del sangue dopo l'assunzione di KIOVIG, informi la persona che esegue l'esame o il medico curante di avere assunto il medicinale.
Gravidanza, allattamento e fertilita
• Se e in <'rso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere questo medK;nale.
• Non sono stati effettuati studi clinici con KIOVIG nelle donne in gravidanza o che allattano. Tunavia medicinali contenenti anticorpi vengono usati in donne in gravidanza o che allattano 'd e stato dimostrato che non sono da prevedere effetti nocivi sul decorso della gravidanza o sul bambino.
• Se sta allattando ed e in trattamento con KIOVIG, gli anticorpi contenuti nel prodotto possono essere presenti anche nel latte materno. Pertanto il bambino puo essere protetto da eventuali infezioni.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Durante il trattamento con KIOVIG i pazienti possono sperimentare reazioni (per esempio, capogiro o nausea), che possono influire sulla capacitá di guidare veicoli o di utilizzare macchinari. In tal caso attendere fino alla scomparsa di tali manifestazioni.
KIOVIG deve essere assunto per via endovenosa (infusione in una vena). Viene somministrato dal medico curante o da un infermiere. La dose e la frequenza dell'infusione dipendono dallo stato di salute generale e dal peso corporeo.
All'inizio dell'infusione, KIOVIG viene assunto a bassa velocitá. A seconda della reazione, il medico puo gradualmente aumentare la velocitá di infusione.
Uso nei bambini e negli adolescenti
Ai bambini e agli adolescenti (etá: 0-18 anni) si applicano le stesse indicazioni, dose e frequenza dell'infusione usate negli adulti.
Se usa piu KIOVIG di quanto deve
Se assume piú KIOVIG del dovuto, il sangue diventa troppo denso (iperviscoo). ^io s verifica in particolare nei pazienti a rischio, quali pazienti anziani o con problemi renali. Accertarsi di assumere liquidi a sufficienza in modo di non essere disidratati e avvisare il medico nel caso insorgano dei problemi medici.
4. Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale puo causare effetti inesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Alcuni effetti indesiderati, come cefalea o rossore, possono essere ridotti diminuendo la velocitá di infusione.
Di seguito e mostrato un elenco di effetti indesiderati riportati con KIOVIG:
• Effetti indesiderati molto com^i (puo 'nteiessare piú di 1 paziente su 10): cefalea, tosse, nausea, vomito, dolore alle braccia o alle gambe, febbre stanchezza.
• Effetti indesiderati comuni (puo interessare fino a 1 paziente su 10):
bronchite, raffreddore comune, numero di globuli rossi basso, linfonodi gonfi, reazione allergica grave, difficoltá ; do.mire, ansietá, capogiro, emicrania, intorpidimento o formicolio della cute o di un arto, senso del tatto ridotto, infiammazione degli occhi, vertigini, battito cardiaco rapido, rossore, pressione del sangue alta, rinorrea, tosse cronica o sibilo (asma), congestione nasale, dolore alla gola, diarrea, dolore addominale, sensazione di prurito, eruzione cutanea e orticaria, dolore dorsale, dolore muscolare, crampi muscolari, debolezza muscolare, malattia simil influenzale, dolore o fastidio al torace, mancanza di forze o sensazione di debolezza, indisposizione, accumulo di liquidi sotto la pelle negli arti inferiori, dolore e gonfiore o altre reazioni in sede di infusione, brividi scuotenti, aumento della pressione arteriosa, aumento della tempe’uura corporea, diminuzione del numero di globuli bianchi, aumento dell’alanina amminot’tsferasi (un enzima del fegato), contusione.
• Effetti indesiderati non comuni (puo interessare fino a 1 paziente su 100):
infezione cronica del naso, micosi, infezioni varie (del naso e della gola, dei reni o della vescica), infiammazione sterile delle membrane che rivestono il cervello, disturbi della tiroide, risposta eccessiva agli stimoli, compromissione della memoria, sensazione di bruciore, difficoltá della parola, sapore insolito in bocca, equilibrio alterato, tremito involontario, dolore o gonfiore degli occhi, versamento dell’orecchio medio, aumento del battito cardiaco con un ritmo normale, sensazione di freddo alle estremitá, infiammazione venosa, vampate di calore, respiro corto, gonfiore alla gola e all'orecchio, gonfiore cutaneo rapido, infiammazione cutanea acuta, sudore freddo, aumento della reazione della cute alla luce solare, sudorazione eccessiva anche durante il sonno, contrazione muscolare, eccesso di proteine sieriche nelle urine, prurito in sede di applicazione, sensazione di calore, sensibilitá o infiammazione della vena in sede di
infusione, reazione da infusione, gonfiore, brividi, aumento della frequenza di respirazione, cambiamenti nei risultati delle analisi del sangue
• Effetti indesiderati con frequenza non nota (non puo essere stimata dai dati disponibili): distruzione di globuli rossi, reazione o shock allergico che mette a rischio la vita, ictus transitorio, ictus, pressione del sangue bassa, attacco cardiaco, coagulo di sangue in una vena maggiore, coagulo di sangue in una arteria maggiore, accumulo di liquidi nei polmoni, risultati positivi per il test di Coombs, saturazione di ossigeno nel sangue diminuita, traumatismo polmonare acuto correlato a trasfusione.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere. Lei puo inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V. Segnalando gli effetti indesiderati lei puo contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo n edicnale.
5. Come conservare KIOVIG
• Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
• Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che e riportata sull’etichetta e sulla scatola dopo “Scad.” La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese.
• Non usi questo medicinale se nota particolato o decoloraz’one.
• Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
• Non congelare.
• Tenere il contenitore nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
Cosa contiene KIOVIG
• La sostanza attiva di KIOVIG e l’immunoglobulina umana normale.
• 1 ml di KIOVIG contiene LO m g di proteine umane (100 mg/ml) di cui almeno il 98% di immunoglobuline G (IgG)
• Gli altri componenti (eccpienti) s^no glicina e acqua per preparazioni iniettabili
Descrizione dell’aspetto di KIOVIG e contenuto della confezione
KIOVIG e una soluzione per infusione contenuta in flaconcini di vetro
da 10, 25, 50, 100, 200 o 300 ml. La soluzione e limpida o leggermente opalescente e incolore
o giallo chiaro.
E possible cte non *utte le presentazioni siano commercializzate.
Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
Baxter AG Indusriestrasse o7 A-1221 Vienna Austria
Produttore
Baxter S.A.
Boulevard René Branquart, 80
B-7860 Lessines
Belgio
Per ulteriori informazioni su questo medicinale, contatti il rappresentante locale del titolare dell'autorizzazione all’immissione in commercio:
Belgie/Belgique/Belgien Baxter Belgium SPRL Tél./Tel.: +32-2-386 80 00 |
Lietuva UAB Baxter Lithuania Tel.: +370 5 269 16 90 |
Etarapna EaKCTep Etarapna EOOfl Tea.: + 359 2 9808482 |
Luxembourg/Luxemburg Baxter Belgium SPRL Tél./Tel.: +32-2-386 80 00 |
Česká republika BAXTER CZECH spol.s r.o. Tel. +420 225774111 |
Magyarország Baxter Hungary Kft Tel.: +36 1 202 1980 |
Danmark Baxter A/S Tlf.: +454816 64 00 |
Malta Baxter Healthcare Ltd Tel.: +44 1635 206345 |
Deutschland Baxter Deutschland GmbH Tel.: +49 89 31701 0 |
Nederland Baxter B.V. Tel.: +31-30-2488 -11 |
Eesti OU Baxter Estonia Tel.: +372 6 515 120 |
Norge Baxter AS Tlf.: +47-22 5° 8 00 |
Ekkába Baxter Hellas EnE TqX: +30-210-28 80 000 |
Osterreich Baxter Healthcare GmbH Tel.: +43 (0)1 71120-0 |
Espaňa Baxter S.L. Tel.: +34-96-2722800 |
Polska Baxter Polska Sp. z o.o. Tel.: +48 22 4883 777 |
France Baxter S.A.S. Tél.: +33-1-3461-5050 |
Portugal Baxter Médico-Farmaceutica Lda Tel.: +351 21 925 25 00 |
Hrvatska Baxter d.o.o. Tel.: +386 1 420 16 80 |
Romania Farmaceutica REMEDIA S.A. Tel.: + 40-21-321 16 40 |
Ireland Baxter Healthcare Ltd Tel.: +353-1-2065500 |
Slovenija Baxter d.o.o. Tel.: +386 1 420 16 80 |
Island Icepharma hf. Sími: + 354-540-8000 |
Slovenská republika Baxter Slovakia, s.r.o. Tel.: +421 2 59418455 |
Italia Baxter S.p.A. Tel.: +39-06 32491-1 |
Suomi/Finland Baxter Oy Puh/Tel.: +358-9-862-1111 |
Questo foglio illustrativo e stato aggiornato il Altre fonti di informazioni
Informazioni piú dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agen ia eu"ope, dei medicinali: http://www.ema.europa.eu/.
Le informazioni seguenti sono destinate esclusivamente agli operatori sanitar^
Modo di somministrazione
• KIOVIG deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa. Altre vie di somministrazione non sono state valutate.
• KIOVIG deve essere infuso per via endovenosa ad una velihu iniziale di 0,5 ml/kg peso corporeo/h per 30 minuti. Se ben tollerata, la velocitá di somministrazione puo essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 6 ml/kg peso corporeo/h. I dati clinici ricavati da un numero limitato di pazienti conferman^ ~he i paz'er'i adulti affetti da PID possono tollerare una velocitá di infusione fino a 8 ml/kr PC/h.
• Nel caso in cui sia necessario provveder- aha dduiz one a concentrazioni piú basse prima della infusione, KIOVIG puo essere diluito con una soluzione di glucosio al 5% per arrivare ad una concentrazione finale di 50 mg/ml (immunoglobulina al 5%).
• Solo gli eventi avversi correlati all'infusione devono essere trattati riducendo la velocitá di infusione o interrompendo l'infusione stessa.
Particolari precauzioni
• Qualsiasi evento avv^so corielato all’infusione deve essere trattato riducendo la velocitá di infusione o ř ''ell^mpen^ o l’infusione stessa.
• Si raccomanda, ogniqualvolta si somministra KIOVIG, di annotare il nome ed il numero di lotto de’ orodott'.
IncomratibiP.d
Il prodotto medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.
Speciali precauzioni per la conservazione
• Dopo la diluizione a concentrazioni piú basse, si raccomanda di usare il prodotto immediatamente. La stabilitá di KIOVIG dopo la diluizione con una soluzione di glucosio al 5% ad una concentrazione finale di 50 mg/ml (immunoglobulina al 5%) e stata dimostrata
per 21 giorni ad una temperatura tra 2° C e 8° C oltre che tra 28° C e 30° C, tuttavia questi studi non hanno incluso la contaminazione microbica e gli aspetti di sicurezza.
• II prodotto deve essere portato a temperatura ambiente o corporea prima dell'uso.
• KIOVIG deve essere sottoposto a ispezione visiva per rilevare eventuale particolato
o decolorazione prima della somministrazione. Somministrare soltanto soluzioni limpide
0 leggermente opalescenti e incolori o giallo chiare. Non usare in caso di presenza di particolato o di decolorazione.
• Nel caso in cui sia necessaria la diluizione, si raccomanda una soluzione di glucosio al 5%. Per ottenere una soluzione di immunoglobuline di 50 mg/ml (5%), e necessario diluire 100 mg/ml di KIOVIG (10%) con una uguale quantitá di soluzione di glucosio. Si raccomanda di ridurre al minimo il rischio di contaminazione microbica durante la diluizione.
• Eventuale prodotto non utilizzato o materiale di scarto deve essere smaltito in accordo c~n
1 regolamenti locali.
Raccomandazioni per la dose
Indicazione |
Dose |
Frequenza di infusione |
Terapia sostitutiva in sindromi da |
- dose iniziale: 0,4 - 0,8 g/kg |
ogni 3 - 4 sedimane per ottenere |
immunodeficienza primaria |
- successivamente |
livelli (minimi) di IgG di almeno |
0,2 - 0,8 g/kg |
5 - 6 g/l | |
Terapia sostitutiva in sindromi da |
0,2 - 0,4 g/kg |
ogni 3 - 4 settimane per ottenere |
immunodeficienza secondaria |
’ivelli minimi di IgG di | |
Bambini e adolescenti con AIDS |
0,2 - 0,4 g/kg |
almeno 5 - 6 g/l ogni 3 - 4 settimane |
Ipogammaglobulinemia (< 4 g/l) in |
0,2 - 0,4 g/kg |
ogni 3 - 4 settimane per ottenere |
pazienti a seguito di trapianto allogenico di |
livelli minimi di IgG superiori | |
cellule staminali ematopoietiche |
a 5 g/l | |
Immunomodulazione Trombocitopenia immune primaria |
0,8 - 1 g/kg |
al giorno 1, possibilmente |
oppure 0,4 g/kg/di |
ripetuta una volta entro 3 giorni per 2 - 5 giorni | |
Sindrome di Guillain Bai^ |
0,4 g/kg/di |
per 5 giorni |
Malattia di ^w^aki |
1,6 - 2 g/kg |
in dosi frazionate |
oppure 2 g/kg |
per 2 - 5 giorni in associazione con acido acetilsalicilico in un’unica dose in associazione | |
Neuropatia motoria multifocale (MMN) |
dose iniziale:2 g/kg |
con acido acetilsalicilico somministrato per 2 - 5 giorni |
dose di mantenimento:1 g/kg |
ogni 2 - 4 settimane | |
o 2 g/kg_ |
o ogni 4 - 8 settimane |
di = giorno
Documento reso disponibile da AIFA il 12/07/2014 34