+ iMedi.it

Menovis



Informazioni per l’utilizzatore Menovis

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

1.    DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITA' MEDICINALE

MENOVIS

2.    COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

Fiala A Piincipi attivi:

progesterone    mg 50

estradiolo benzoato    mg 5

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

3.    FORMA FARMACEUTICA

Fiale per via intramuscolare.

4.    INFORMAZIONI CLINICHE

4.1    Indicazioni terapeutiche

Amenorree recenti non gravidiche e turbe del flusso mestruale da squilibrio endocrina

4.2    Posologia e modo di somministrazione

Una fiala per via intramuscolare profonda o secondo parere del medi ’o.

4.3    Controindicazioni

Ipersensibilita note verso i componenti. Neoplasie mammarie o genitali accertate o sospette. Emorragie genitali anomale o non diagnosticate. Pazienti con affezioni croniche delle mammelle o anomalie mammografiche a meno che il medico non giudichi indispensabile la cura. Gravida za accertata o presunta. Manifestazioni tromboemboliche pregresse o in atto (tromboflebite degli arti inferiori, trombosi retinica, coronarica, cerebrale, embolia polmonare, ecc.). Itteri. Epatopatie ^avi , ecenti. Porfirie. Anemia drepanocitica ed altre emoglobinopatie. Iperdislipidemie. Intenso prurito o herpes ge' tazionis nell'anamnesi.

Il prodotto e controindicato come test di grav;

4.4    Speciali avvertenze e precauzioni per "uso

I prodotti contenenti estrogeni posso' o causare r:tenzione idrica e ipercalcemia. Il loro impiego richiede cautela in caso di asma bronchiale, epilessia, cardiopatie, ipertensione, nefropatie ovvero nelle giovani pazienti nelle quali l'accrescimento osseo non e completo.

Usare con attenzione nelle pazienti con precedenti di depressione psicologica.

Gli estrogeni riducono la tolleranza verso il glucosio per cui nei diabetici e necessario adottare le opportune misure precauzionali.

I    prodotti contene- e.troLeni ’ loro associazioni possono modificare alcuni test di funzionalita epatica, endocrinologica e alcuti faPon e parametri ematologici e dell'emostasi (es: prova della BSF, aumento della TGB, aumento dell'a.esi ita liaptrinica, della protrombina, dei fattori VII, VIII, IX e X, modificazione dell'assetto lipidico del plasma, con aumento della concentrazione dei fosfolipidi e dei trigliceridi). I risultati di tali test non debbono e,serr itenuti attendibili se non trascorso un sufficiente lasso di tempo dalla sospensione della terapia (2 -4 mesi).

Prima della era^a la paziente deve essere sottoposta ad un completo esame fisico, compresa la misurazione della p essiont art r osa e l'esame delle mammelle e degli organi pelvici. E' opportuno eseguire uno striscio alla Papanicolau. Per evitare una protratta stimolazione degli organi effettori (ghiandola mammaria, endometrio) gli estroLeni dovreubero essere somministrati a cicli intervallati da adeguati periodi di riposo.

Non somministrare a pazienti immobilizzate. Sospendere la terapia quattro settimane prima di un intervento chirurgico.

II    trattamento deve essere immediatamente sospeso alla comparsa di segni o sintomi che possano essere riferiti a manifestazioni tromboemboliche (tromboflebite, emicrania, cefalea intensa, turbe della coscienza e della motilita volontaria, afasia, turbe del visus, dolori precordiali, dispnea, ecc.). E' indispensabile inoltre sospendere la cura qualora si verifichi ipertensione in un soggetto precedentemente normo o ipoteso ovvero ipercalcemia in donne con cancro mammario in quanto indicativa di una progressione delle metastasi ossee.

Poiché gli estrogeni sono metabolizzati a livello epatico, attenzione deve essere posta nel trattamento di soggetti con affezioni epatiche. Nelle donne con storia di ittero gravidico, la comparsa di ittero in corso di terapia richiede la sospensione della cura e l'esecuzione di idonei test diagnostici al fine di accertarne la causa. E' stato segnalato un aumento dell'incidenza di calcolosi della colecisti in donne che assumono estrogeni durante il periodo della post-menopausa. Si tenga infine presente che, sebbene non sia stata riportata la comparsa di neoformazioni epatiche con l'impiego di estrogeni diversi da quelli impiegati nelle preparazioni ad uso contraccettivo, tale possibilita deve essere tenuta in conto nelle pazienti che durante la terapia lamentano dolore, tumefazione addominale.

L'improvviso ingrossamento di una preesistente fibromatosi uterina o la comparsa di dolore pelvico spontaneo o provocato dalla pressione richiede la sospensione del trattamento. Le portatrici di tali affezioni debbono essere pertanto controllate ad intervalli regolari.

In certi pazienti si possono verificare mastodinie o anomale emorragie vaginali. In tali casi e necessario effettuare un accurato riesame del caso, compreso eventualmente l'esame bioptico per escludere la possibilita di una eventuale neoplasia maligna dell'utero.

Qualora sia necessario effettuare un esame istologico, il patologo deve essere avvertito del trattamento in corso.

4.5    Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione Non sono note interazioni medicamentose e incompatibilita.

4.6    Gravidanza e allattamento

L'impiego in eta feconda deve essere preceduto da un test di gravidanza.

Utilizzare durante l'allattamento solo in caso di effettiva necessita e sotto il diretto controllo del medico.

4.7    Effetti sulla capacitá di guidare e di usare macchinari

Non sono noti effetti sulla capacita di guida o sull'impiego di macchinari.

4.8    Effetti indesiderati

A dosi terapeutiche gli estrogeni possono causare induzione di neop'asie, fei.omem d tromboembolismo, aumento di incidenza di calcolosi biliare.

Possono inoltre verificarsi:

-    Apparato urogenitale: stillicidio, emorragie, modificazione del flusso mestruale, dismenorrea, ingrossamento di fibromi uterini, aggravamento di endometriosi, modificazioni delle secrezioni cervicali, candidosi e sindromi cistitiche.

-    Mammelle: ingrossamento e secrezione mammaria, diminuzione o soppressione della lattazione post-partum.

-    Apparato digerente: nausea, vomito, dolori addominali, ittero colostatico.

-    Cute: cloasma o altre pigmentazioni melaniche che persistono dopo la sospensione della cura, eruzioni allergiche, eritema nodoso, eritema polimorfo, caduta dei capelli, irsutismo, prurito.

-    Occhi: accentuazione della curvatura ^orreale e i tollTanza verso le lenti a contatto.

-    Sistema nervoso: cefalea, emicrania, ver 'gini. depre >ione mentale, corea.

-    Sistema cardiovascolare: edema, ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco congestizio.

-    Altri effetti: variazioni del peso, ■ ggrav mento della porfiria, modificazioni della libido.

4.9    Sovradosaggio

Non sono stati ripo:+ati fr omeni di s 'vradosaggio.

5. PROPRIETA' FARM ACOLogICHE

5.1    Proprietá fgrmacoa. namiche

Menovis e costituito dall'associazione di estradiolo benzoato e progesterone.

Le proprie. a fpr macologiche e tossicologiche del Menovis sono quelle note dei suoi due componenti.

L'associazione induce un ciclo mestruale artificiale nelle donne con amenorrea primaria o secondaria, provocando una trasformazione endometriale di tipo progestazionale.

5.2    Proprietá farmacocinetiche

Gli e strogeni e i progestinici, dopo assorbimento, si distribuiscono estesamente nei vari tessuti e vengono metabolizzati preferenzialmente a livello epatico.

5.3    Dati preclinici di sicurezza

La DL50 del Menovis per via peritoneale nel topo e di 17,3 ml/Kg, per via sottocutanea e maggiore di 20 ml/Kg; nel ratto si ha una DL50 di 9 ml/Kg nei maschi e di 6,6 ml/Kg nelle femmine per via peritoneale e maggiore di 20 ml/Kg per via sottocutanea.

Una prova di tossicita ripetuta condotta per quattro settimane nel ratto alle dosi di 0,1 - 0,4 e 1,6 ml/Kg/die non ha messo in evidenza effetti tossici, ma solo modificazioni farmacologiche di tipo endocrino connesse con la natura stessa della sostanza in esame.

Tossicita materno-fetale: esiste una stretta relazione tra l'assunzione di estrogeni in gravidanza e la comparsa di anomalie embrio-fetali.

6.    INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

6.1    Lista degli eccipienti Fiala A

alcool benzilico, alcool anidro.

Fiala B

poloxamer 188, sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.

6.2    Incompatibilita

Non sono noti a tutt'oggi casi di incompatibilita chimico-fisiche con altre sostanze.

6.3    Validita

5 anni a confezionamento integro.

6.4    Speciali precauzioni per la conservazione Nessuna

6.5    Natura e contenuto dei contenitori e prezzi

Astuccio contenente 1 fiala A + 1 fiala B, in vetro borosilicato.

6.6    Istruzioni per l'uso

Per preparare la sospensione, aspirare con siringa munita di ago piuttosto grosso il contenuto della fiala B ed immetterlo rapidamente nella fiala A in modo che i due liquidi si mescolino bene.

La sospensione lattescente cosi formata va iniettata profondamente inu ’m.scolo.

7.    Titolare deU'autorizzazione all'immissione in commercio Teofarma S.r.l. via F.lli Cervi, 8 - Valle Salimbene (PV)

8.    Numero deU'autorizzazione all'immissione in ci«me”ci'

A.I.C. 002868014

9. Data di prima autorizzazione / Rin o.o ciJl'a-toiizzazione

26/01/1981 - giugno 2010

10. Data di (parziale) revisione del testo

Giugno 2010

Documento reso disponibile da AIFA il 12/11/2013 3/3

MENOVIS

Riassunto delle caratteristiche del prodotto Menovis

1

FOGLIO ILLUSTRATIVO

MENOVIS

1 fiala I.M. + 1 fiala solvente 4 ml

Progesterone + Estradiolo benzoato

COMPOSIZIONE

Fiala A contiene - PRINCIPI ATTIVI: progesterone mg 50, estradiolo benzoato mg 5.

ECCIPIENTI: alcool benzilico, alcool anidro.

Fiala B contiene: poloxamer 188, sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.

FORMA FARMACEUTICA - Scatola di 1 fiala A e di 1 fiala B.

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA - Associazione estroprogestinica. TITOLARE A.I.C. - TEOFARMA S.r.l. - Via F.lli Cervi, 8 - 27oio ' alle Salimbene (PV)

PRODUTTORE - TEOFARMA S.r.l. - Viale Certosa, 8/A - 27 100 Pavia INDICAZIONI TERAPEUTICHE - Amenorree recenti non g.avidiche e turbe del flusso mestruale da squilibrio endocrin ,.

CONTROINDICAZIONI - Ipersensibilita note eiso i componenti. Neoplasie mammarie o genitali accertate o sospette. Emorragie genitali anomale o non diagnosticate. Pazienti con affezioni croniche delle mammelle o anomalie mammografiche a meno che il medico non giudichi indispensabile la cura. Gravidanza accertata o presunta. Manifestazioni tromboemboliche pregresse o in atto (tromboflebite degli arti inferiori, trombosi retinica, coronarica, cerebrale, embolia polmonare, ecc.). Itteri. Epatopatie gravi o recenti. Porfirie. Anemia drepanocitica ed altre emoglobinopatie. Iperdislipidemie. Intenso prurito o herpes gestationis nell'anamnesi.

Il prodotto ě controindicato "ome test di gravidanza.

PRECAUZIONI D'IMPIEgO - L'impiego degli estrogeni e loro associazioni in eta feconda deve estere on. ^eduto da un test di gravidanza.

Poiché gli estrogeni (e le loro associazioni) possono determinare alcune importanti manifestazioni collaterali si tengano presenti le precauzioni seguenti:

-    Non somministrare a pazienti immobilizzate. Sospendere la terapia quattro set.imai e prima di un intervento chirurgico.

-    I prodotti conenenti estrogeni possono causare ritenzione idrica e ipercalcemia. Il loro impiego richiede cautela in caso di asma bronchiale, epikssi.a, cardiopatie, ipertensione, nefropatie ovvero nelle giovani pazienti i °lle quali l'accrescimento osseo non ě completo.

-    is.re con attenzione nelle pazienti con precedenti di depressione psicologica.

-    Il trattamento deve essere immediatamente sospeso alla comparsa di segni o sintomi che possano essere riferiti a manifestazioni tromboemboliche (tromboflebite, emicrania, cefalea intensa, turbe della coscienza e della motilita volontaria, afasia, turbe del visus, dolori precor-diali, dispnea, ecc.). Ě indispensabile inoltre sospendere la cura qualora si verifichi ipertensione in un soggetto precedentemente normo o ipoteso ovvero ipercalcemia in donne con cancro mammario in quanto indicativa di una progressione delle metastasi ossee.

-    Poiché gli estrogeni sono metabolizzati a livello epatico, attenzione deve essere posta nel trattamento di soggetti con affezioni epatiche. Nelle donne con storia di ittero gravidico, la comparsa di ittero in corso di terapia richiede la sospensione della cura e l'esecuzione di idonei test diagnostici al fine di accertarne la causa. Ě stato segnalato un aumento dell'incidenza di calcolosi della colecisti in donne che assumono estrogeni durante il periodo della post-menopausa. Si tenga infine presente che, sebbene non sia stata riportata la comparsa di neoformazioni epatiche con l'impiego di estrogeni diversi da quelli impiegati nelle preparazioni ad uso contraccettivo, tale possibilita deve essere tenuta in conto nelle pazienti che durante la terapia lamentano dolore, tumeffzione addominale.

L'improvviso ingrossamento di una preesistente fibromatosi ute'ina o la comparsa di dolore pelvico spontaneo o provocato dall a pressione richiede la sospensione del trattamento. Le portatrici di tali affezioni debbono essere pertanto controllate ad intervalli regolari.

-    In certe pazienti si possono verificare mastodinie o a íomale emorragie vaginali. In tali casi ě necessario effettuare un ac.urato resame del caso, compreso eventualmente l'esame biotico per escl"d .re la possibilita di una eventuale neoplasia maligna dell'utero.

-    Qualora sia necessario effettuare un esame iatologi^o, il patologo deve essere avvertito del trattamento in corso.

-    Gli estrogeni riducono la tolleranza vers o il glucosio per cui nei diabetici ě necessario adottare le opportune misure prt-auzionali.

-Utilizzare durante l'allattamento solo in caso di effettiva necessita e sotto il diretto controllo del medico.

-    I prodotti contenenti estrogeni e loro .ssociazioni possono modificare alcuni test di funzionalita epat ca, endocrinologica e alcuni fattori e parametri ematologici e del^emcstčsi (es: prova della BSF, aumento della TGB, aumento dell'adesiiLa piaatnnica, della protrombina, dei fattori VII, VIII, IX e X, modificazione dell'assetto lipidico del plasma, con aumento della concentrazione dei fos^lipidi e dei trigliceridi). I risultati di tali test non debbono essere ri^nuJ attendibili se non trascorso un sufficiente lasso di tempo dalla sospensione della terapia (2-4 mesi).

AVVERTENZE SPECIaLI - Prima della terapia la paziente deve essere sottoposta ad un completo esame fisico, compresa la misurazione della pressione arteries, e l'esame delle mammelle e degli organi pelvici. Ě opportino eseguire uno striscio alla Papanicolaou. Per evitare una proťata stimolazione degli organi effettori (ghiandola mammaria, endometrio) gli estrogeni dovrebbero essere somministrati a cicli intervallati da adeguati periodi di riposo.

Me, ovis coitiene 23,38 vol % etanolo (alcool), fino a 720 mg per fiala, equivalenti a 14,4 ml di birra, 6,0 ml di vino per fiala. Puo essere dannoso per gli alcolisti. Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie epatiche o epilessia.

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per fiala, cioě praticamente ě "senza sodio".

DOSE, MODO E TEMPO di SOMMINISTRAZIONE - Una fiala per via intramuscolare profonda o secondo parere del medico.

Per preparare la sospensione, aspirare con siringa munita di ago piuttosto grosso il contenuto della fiala B ed immetterlo rapidamente nella fiala A in modo che i due liquidi si mescolino bene.

La sospensione lattescente cos! formata va iniettata profondamente intramuscolo.

EFFETTI INDESIDERATI - A dosi terapeutiche gli estrogeni possono causare induzione di neoplasie, fenomeni di tromboembolismo, aumento di incidenza di calcolosi biliare.

Possono inoltre verificarsi:

-    Apparato urogenitale: stillicidio, emorragie, modificazione del flusso mestruale, dismenorrea, ingrossamento di fibromi uterini, aggravamento di endometriosi, modificazioni delle secrezioni cervicali, candidosi e sindromi cistitiche.

-    Mammelle: ingrossamento e secrezione mammaria, dimii uzione o soppressione della lattazione post-partum.

-    Apparato digerente:    nausea, vomito, dolori adjominali, ittero

colestatico.

-    Cute: cloasma o altre pigmentazioni melanich . che persistono dopo la sospensione della cura, eruzioni allergiche, fc'itpma nodoso, eritema polimorfo, caduta dei capelli, irsutismo, prurito.

-    Occhi: accentuazione della curvatura corneale ed intolleranza verso le lenti a contatto.

-    Sistema nervoso: cefalea, emicrania, vertigini, depressione mentale, corea.

-    Sistema cardiovascolare: edema, iperttuione arteriosa, scompenso cardiaco congestizio.

-    Altri effetti: variazioni del peso, aggravamento della porfiria, modificazione della libido.

Comunicare al medico o al farmacista qualsiasi effetto indesiderato non prescritto nel presente fCg.io il'ustrativo.

ATTENZIONE - Non uciliz/are il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Ultima revisione da parte del Ministero della Salute: giugno 2010.

Documento reso disponibile da AIFA il 12/11/2013

MENOVIS