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Mozobil



Informazioni per l’utilizzatore Mozobil

ALLEGATOI

RIASSUNTO DELLE CARATTERIS ^ICHE de l PRODOTTO

1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE

Mozobil, 20 mg/ml soluzione iniettabile.

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA

Un ml di soluzione contiene 20 mg di plerixafor.

Ciascun flaconcino contiene 24 mg di plerixafor in 1,2 ml di soluzione.

Eccipienti con effetti noti:

Ciascun ml contiene circa 5 mg (0,2 mmol) di sodio.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3.    FORMA FARMACEUTICA

Soluzione iniettabile.

La soluzione e limpida, da incolore a giallo pallido, con un pH di 6,0 - 7,5 e un'osmolalita di 260 - 320 mOsm/kg.

4.    INFORMAZIONI CLINICHE

4.1    Indicazioni terapeutiche

Mozobil e indicato in combinazione con il fattore sam^ante le colonie dei granulociti (G-CSF)per incrementare la mobilizzazione delle cellule stcmAali em +opoietiche nel sangue periferico per la raccolta e il conseguente trapianto autologo in p'ziei.*i aJ.lti con linfoma e mieloma multiplo con una scarsa mobilizzazione cellulare (vedere paragrafo 4.2).

4.2    Posologia e modo di somministrazione

La terapia con Mozobil deve essere iniziata e supervisionata da un medico esperto in oncologia e/o ematologia. Le procedure di mobilizzazione e aferesi devono essere eseguite in collaborazione con un centro oncologico-ematologico con un'esperienza soddisfacente in questo campo e in cui il monitoraggio delle cellule progenitrici ematopoietiche possa essere realizzato correttamente.

Posologia

La dose raccomandata di plerixafor e 0,24 mg/kg di peso corporeo/die. Deve essere somministrato mediante iaezten’ sodocutanea da 6 a 11 ore prima dell'inizio di ogni aferesi dopo 4 giorni di pre-trattamento con G-CSF. Negli studi clinici, Mozobil e stato comunemente utilizzato per un periodo compreso tra 2 e 4 giorni consecutivi (e fino a 7).

Il peso utilizzato per calcolare la dose di plerixafor deve essere ottenuto entro 1 settimana precedente alla p.;ma dose di plerixafor. Negli studi clinici, la dose di plerixafor e stata calcolata in base al peso corporeo nei pazienti fino al 175% del peso corporeo ideale. La dose di plerixafor e il trattamento dei pazienti con un peso superiore al 175% del peso corporeo ideale non e stata esaminata. Il peso corporeo ideale puo essere determinate utilizzando le seguenti equazioni:

maschio (kg): femmina (kg):


50 + 2,3 x ((Altezza (cm) x 0,394) - 60); 45,5 + 2,3 x ((Altezza (cm) x 0,394) - 60).

Considerando l'incremento dell'esposizione con l'aumento del peso corporeo, la dose di plerixafor non deve eccedere 40 mg/die.

Prodotti medicinali concomitanti raccomandati

Negli studi clinici pivotal a supporto dell'utilizzo di Mozobil, tutti i pazienti hanno ricevuto dosi mattutine giornaliere di 10 pg/kg di G-CSF per 4 giorni consecutivi prima della dose iniziale di plerixafor e per ogni mattina prima dell'aferesi.

Popolazioni particolari

Insufficienza renale

I pazienti con clearance della creatinina di 20-50 ml/min devono ricevere una dose ridotta di plerixafor di un terzo a 0,16 mg/kg/die (vedere paragrafo 5.2). I dati clinici relativi a tale aggiustamento della dose sono limitati. L'esperienza clinica e al momento insufficiente per fornire delle raccomandazioni su posologie alternative per i pazienti con clearance della creatinina <20ml/min, cosi come per i pazienti in emodialisi.

Considerando l'incremento dell'esposizione con l'aumento del peso corporeo, la dose non ceve superare 27 mg/die qualora la clearance della creatinina risulti inferiore a 50 ml/min.

Popolazione pediatrica

L'esperienza nei bambini e limitata. La sicurezza e l'efficacia di Mozobil nei bv 'bin con meno di 18 anni non sono state stabilite.

Pazienti anziani (> 65 anni)

Nei pazienti anziani con una funzionalitá renale normale non sono necesarie vamzioni di dose. Si raccomanda l’aggiustamento della dose nei pazienti anziani con cnarance della creatinina < 50 ml/min (consultare sottoparagrafo precedente Insufficienza renal*). In geneide, si deve scegliere con cura la dose per pazienti anziani data la frequenza maggiore di diminuzione della funzionalitá renale con l'avanzare dell'etá.

Modo di somministrazione

Mozobil e per iniezione sottocutanea. Ciascun flaconcino e monouso.

Le fiale devono essere ispezionate visivamente prima della somministrazione e non devono essere utilizzate in presenza di particolato o scolorimento. Dato che Mozobil si presenta come una formulazione sterile e priva di conservanti, si deve seguire la tecnica asettica in fase di trasferimento del contenuto del flaconcino in una siringa adatta alla somministrazione sottocutanea (vedere paragrafo 6.3).

4.3    Controindicazio a

Ipersensibilitá al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

4.4    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Mobilizzazione potenziale di cellule tumorali in pazienti con linfoma e mieloma multiplo L'effetto della potenziale reinfusione delle cellule tumorali non e stato adeguatamente studiato.

Utilizzando Mozobil insieme al G-CSF per la mobilizzazione delle cellule staminali ematopoietiche in paziei/i con linfoma o mieloma multiplo, cellule tumorali possono essere rilasciate dal midollo e successivamente raccolte nel prodotto della leucaferesi. La rilevanza clinica del rischio teorico di mobilizzazione di cellule tumorali non e stata completamente chiarita. In studi clinici su pazienti con linfoma non Hodgkin e mieloma multiplo, la mobilizzazione di cellule tumorali non e stata osservata con plerixafor.

Mobilizzazione di cellule tumorali in pazienti affetti da leucemia

In un programma di uso compassionevole, Mozobil e G-CSF sono stati somministrati in pazienti con leucemia mieloide acuta e leucemia plasmacellulare. In alcuni casi, tali pazienti hanno manifestato un incremento nel numero di cellule leucemiche in circolazione. Allo scopo di mobilizzare le cellule staminali ematopoietiche, plerixafor puo causare la mobilizzazione di cellule leucemiche e la conseguente contaminazione del prodotto dell'aferesi. Pertanto, plerixafor non e raccomandato per la mobilizzazione e la raccolta di cellule staminali ematopoietiche in pazienti affetti da leucemia.

Effetti ematologici

Iperleucocitosi

La somministrazione di Mozobil insieme a G-CSF aumenta i leucociti in circolazione, cosi come le popolazioni di cellule staminali ematopoietiche. I conteggi dei globuli bianchi devono essere monitorati durante la terapia con Mozobil. E' opportuno affidarsi al giudizio clinico in fase di somministrazione di Mozobil in pazienti con conteggi dei neutrofili nel sangue periferico superiori a 50 x 109/L.

Trombocitopenia

La trombocitopenia e una complicazione conosciuta dell'aferesi ed e stata osservata in pazienti ai quali e stato somministrato Mozobil. I conteggi delle piastrine devono essere monitorati in tutti i pazienti ai quali viene somministrato Mozobil e che vengono sottoposti ad aferesi.

Reazioni allergiche

Mozobil e stato eccezionalmente associato a potenziali reazioni sistemiche correlate all'iniezione sottocutanea, come orticaria, gonfiore periorbitale, dispnea o ipossia (vedere ^arag'afo 4.8). I sintomi hanno risposto ai trattamenti (ad es. antistaminici, corticosteroidi, idratazione od ossigeno supplementare) o si sono risolti spontaneamente. Dall'esperienza post-marketing in tutto il mondo sono stati segnalati casi di reazioni anafilattiche, compreso shock anafilattico. Si devono adottare le dovute precauzioni per la possibilitá di tali reazioni.

Reazioni vasovagali

A seguito di iniezioni sottocutanee possono verificarsi reazioni vasovagali, ipotensione ortostatica e/o sincope (vedere paragrafo 4.8). Devono essere prese le dov^e pi.cauzioni data la possibilitá di tali reazioni.

Splenomegalia

In studi preclinici, aumenti del peso della milza assoluti o relativi associati all'ematopoiesi extramidollare sono stati osservati a segum d-lla omministrazione sottocutanea giornaliera prolungata (da 2 a 4 settimane) di plerixafor nei ratti a dosi circa 4 volte superiori rispetto alla dose raccomandata nell’uomo.

L'effetto di plerixafor sulle dimension! della milza nei pazienti non e stato valutato specificatamente in studi clinici. La possibilitá che plerixafor in combinazione con G-CSF possa causare un ingrossamento splenico non puo essere esclusa. Data la rara eventualitá di una rottura splenica a seguito della somministrazione a G-CSF, i oggetti che ricevono Mozobil in combinazione con G-CSF e riportano un dolore addcGnale ’ul lato superiore sinistro e/o dolore scapolare o alle spalle devono essere valutati relativamente all'integritá splenica.

Sodio

Mozol'l contien, meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, pertanto e essenzialmente "privo di sodio".

4.5 Tnterazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Non sono stati effettuati studi di interazione. Gli esami in vitro hanno mostrato che plerixafor non e stato metabolizzato dagli enzimi CYP P450 e che non ha inibito né indotto gli enzimi CYP P450. In uno studio in vitro, plerixafor non ha agito come substrato o inibitore della P-glicoproteina.

In studi clinici su pazienti affetti da linfoma non Hodgkin, l'aggiunta di rituximab a un regime di mobilizzazione di plerixafor e G-CSF non ha avuto impatto sulla sicurezza dei pazienti o sulla produzione di cellule CD34+.

4.6    Fertilita, gravidanza e allattamento

Donne in eta fertile

Le donne in eta fertile devono ricorrere a un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento. Gravidanza

Non vi sono dati sufficienti riguardanti l'uso di plerixafor in donne in gravidanza.

Il meccanismo farmacodinamico di azione suggerisce che plerixafor puo causare malformazioni congenite se somministrato durante la gravidanza. Gli studi su animali hanno mostrato teratogenicitá (vedere paragrafo 5.3). Mozobil non deve essere utilizzato durante la gravidanza, a meno che le condizioni cliniche della donna non richiedano un trattamento con plerixafor.

Allattamento

Non e noto se plerixafor venga escreto nel latte umano. Pertanto, non e possibile escludere un nschic per il lattante. L'allattamento deve essere dunque interrotto durante il trattamento con MoZ0>il.

Fertilita

Gli effetti di plerixafor sulla fertilita maschile e femminile non sono noti (vedere paragrafo 5.3).

4.7    Effetti sulla capacita di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Mozobil puo avere effetti sulla capacitá di guidare veicoli e suf'uso di . laccinmri. Alcuni pazienti hanno manifestato vertigini, affaticamento o reazioni vasovagali; pertanto si consiglia di prestare attenzione in caso di guida o di utilizzo di macchinari.

4.8    Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza

I dati di sicurezza sul Mozobil in combinazione con G-CS^ in pazienti oncologici con linfoma e mieloma multiplo sono stati ottenuti da 2 sf”di ď Fas' IiI controllati con placebo (301 pazienti) e da 10 studi di Fase II non controllati (242 pazienti). I pazienti sono stati trattati principalmente con dosi giornaliere da 0,24 mg/kg di plerixafor media'te ,<ezione sottocutanea. L'esposizione al plerixafor in tali studi si e protratta per un perio d 'ompre^o tra 1 e 7 giorni consecutivi (mediana=2 giorni).

Nei due studi di Fase III in paneiN con lifoma non Hodgkin e mieloma multiplo (denominati rispettivamente AMD3100-310i e aMD3100-3102), un totale di 301 pazienti sono stati trattati nel gruppo Mozobil e G-CSf e 292 paGenti sono stati trattati nel gruppo placebo e G-CSF. I pazienti hanno ricevuto dosi mattutine giornaliere da 10 pg/kg di G-CSF per 4 giorni prima della dose iniziale di plerixafor o placebo e ogni mattina prima dell'aferesi. Le reazioni avverse occorse piú frequentement c^n Mozobi e G-CSF rispetto a placebo e G-CSF sono state riportate come correlate in >1% dei paz^nti che vmno ricevuto Mozobil, durante la mobilizzazione delle cellule staminali ematopoietiche e l'aferesi e prima del trattamento ablativo/chemioterapico in preparazione del trapia.o, come mosirato nella Tabella 1.

Da' nAtamen to ablativo/chemioterapico in preparazione del trapianto fino a 12 mesi post-trapianto, non e stata osservata alcuna differenza significativa nell'incidenza delle reazioni avverse tra i gruppi in trattamento.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse vengono elencate in base alla classificazione sistemica organica e alla frequenza. Le frequenze vengono definite in base alla seguente convenzione: molto comune (> 1/10); comune (da > 1/100 a < 1/10); non comune (da > 1/1.000 a < 1/100): raro (da > 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non puo essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tabella 1. Reazioni avverse occorse piu frequentemente con Mozobil rispetto al placebo e considerate come correlate a Mozobil durante la mobilizzazione e l’aferesi negli studi di fase III

Disturbi del sistema immunitario

Non comune

Reazione allergica*

Reazioni anafilattiche, incluso shock anafilattico (vedi paragrafo 4.4)**

Disturbi psichiatrici

Comune

Insonnia

Non comune

Sogni anomali, incubi

Patologie del sistema nervoso

Comune

Capogiri, emicrania

Patologie gastrointestinali

Molto comune

Diarrea, nausea

Comune

Vomito, dolore addominale, disturbi gastrici, dispepsia, gonfiore addominale, stipsi, flatulenza, ipoestesia orale, secchezza della bocca

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Comune

Iperidrosi, eritema

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Comune

Artralgia, dolore muscoKscheletJco

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Molto comune

Reazioni al sito di iniezione e infusione

Comune

Affaticamento, malessere

* La frequenza delle reazioni allergiche presentata ě basata sulle ^eazi^ni avverse che si sono verificate negli studi di oncologia (679 pazienti). Gli eventi hanno incluso uno o piu dei seguenti disturbi: orticaria (n = 2), gonfiore periorbitale (n = 2), dispnea (n = 1) o ipossia (n = 1). Tali eventi sono stati in genere lievi o moderati e si sono verificati entro circa 30 min dalla somministrazione di Mozobil.

** da esperienza post-marketing

Le reazioni avverse riportate in pazienti con linfoma e mieloma multiplo che hanno assunto Mozobil negli studi controllati di Fase III e in studi non controllati, incluso uno studio di Fase II sul Mozobil come monoterapia per la mobilizzazione delle cellule staminali ematopoietiche, sono simili. Non ě stata osservata alcuna differenza nelFincit.nza delle reazioni avverse per i pazienti oncologici dovuta a malattia, etá o sesso.

Descrizione di reazioni av^i-e selezionate Infarto miocardico

Negli studi clinici, 7 dei 679 pazienti oncologici sono stati colpiti da infarto miocardico dopo la mobilizzazione delle cellule staminali ematopoietiche con plerixafor e G-CSF. Tutti gli eventi sono avvenuti almeno 14 giorni dopo l'ultima somministrazione di Mozobil. Inoltre, due pazienti oncologici di sesso femminile nel programma di uso compassionevole sono stati colpiti da infarto miocardico dopo la mobilizzazione delle cellule staminali ematopoietiche con plerixafor e G-CSF. Uno di questi eventi si ě verificato 4 giorni dopo l'ultima somministrazione di Mozobil. La mancanza di un rapporto temporale in 8 dei 9 pazienti, unita al profilo di rischio dei pazienti con infarto miocardico, non suggerisce che Mozobil conferisca un rischio indipendente di infarto miocardico in pazienti che ricevono anche il G-CSF.

Iperleucocitosi

Sono stati osservati conteggi dei globuli bianchi di 100 x 109/l o superiori nel giorno precedente o in qualunque giorno di aferesi, nel 7% dei pazienti che hanno ricevuto Mozobil e nell'1% dei pazienti che hanno ricevuto placebo negli studi di Fase III. Non sono stati osservati complicazioni o sintomi clinici di leucostasi.

Reazioni vasovagali

Negli studi clinici di Mozobil su volontari sani e oncologici, meno dell' 1% dei soggetti ha manifestato reazioni vasovagali (ipotensione ortostatica e/o sincope), a seguito della somministrazione sottocutanea di dosi di plerixafor < 0,24 mg/kg. La maggioranza di tali eventi si e verificata entro 1 ora dalla somministrazione di Mozobil.

Patologie gastrointestinali

Negli studi clinici di Mozobil su pazienti oncologici, sono stati riportati rari eventi gastrointestinali gravi, inclusi diarrea, nausea, vomito e dolore addominale.

Parestesia

La parestesia e stata osservata comunemente in pazienti oncologici sottoposti a trapianto autologo in seguito ai molteplici interventi per la malattia. Negli studi di Fase III controllati con placebo, l'incidenza delle parestesia e stata rispettivamente del 20,6% e del 21,2% nei gruppi plerixafor e placebo.

Pazienti anziani

Nei due studi clinici controllati con placebo di plerixafor, il 24% dei pazienti avva un'eA > 65 anni. Non e stata osservata alcuna differenza significativa nell'incidenza delle reazi'ni advene in tali pazienti anziani, se confrontata con quella dei pazienti piú giovani.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’aAorizzazione del medicinale e importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinale stesso. Agli operatori sanitari e richiesto di se^da^ qualsnsi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

4.9 Sovradosaggio

Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. In base ai dati limitati relativi alle dosi superiori a quella raccomandata e fino a 0,48 mg/kg, la frequenza delle patologie gastrointestinali, delle reazioni vasovagali, dell'ipotensione ortostatica e/o della sincope puo essere superiore.

5. PROPRIETÁ FARMA COLO GIcHE

5.1    Proprieta fa-maodmamiche

Categoria farmacoterapeutica: altri immunostimolanti; codice ATC: L03AX16 Meccanismo d'azione

Plerixafor ; un deAvato del biciclam, un antagonista reversibile selettivo del recettore di chemochine CXCR4 in grado di bloccare il legame del suo legante affine, il fattore derivato dalle cellule stromali-1a (SDF-1a), definito anche CXCL12. La leucocitosi e gli incrementi nei livelli di cellule progenitrici ematopoietiche in circolazione indotti dal plerixafor si ritengono un risultato della rottura del legame del CXCR4 con il suo legante affine, con la conseguente comparsa di cellule pluripotenti e mature nella Arcolazione sistemica. Le cellule CD34+ mobilizzate dal plerixafor sono funzionali e in grado di attecchire con una capacitá di ripopolamento a lungo termine.

Effetti farmacodinamici

In studi farmacodinamici su volontari sani del solo plerixafor, il picco di mobilizzazione delle cellule CD34+ e stato osservato dalle 6 alle 9 ore dopo la somministrazione. In studi farmacodinamici in volontari sani sul plerixafor in combinazione con il G-CSF, somministrati allo stesso regime di dosaggio di quello degli studi su pazienti, e stato osservato un incremento considerevole nel conteggio CD34+ nel sangue periferico dalle 4 alle 18 ore dopo la somministrazione di plerixafor, con un picco di risposta compreso tra le 10 e le 14 ore.

Efficacia e sicurezza clinica

In due studi controllati e randomizzati di Fase III, i pazienti con linfoma non Hodgkin o mieloma multiplo hanno ricevuto 0,24 mg/kg di Mozobil o placebo ogni sera prima dell'aferesi. I pazienti hanno ricevuto dosi mattutine giornaliere da 10 pg/kg di G-CSF per 4 giorni prima della dose iniziale di plerixafor o placebo e ogni mattina prima dell'aferesi. I numeri ottimali (5 o 6 x 106 cellule/kg) e minimi (2 x 106 cellule/kg) di cellule CD34+/kg entro un determinate numero di giorni, oltre agli endpoint compositi primari che hanno incorporate gli attecchimenti riusciti, vengono presentati nelle Tabelle 2 e 4; la proporzione dei pazienti che hanno ottenuto numeri ottimali di cellule CD34+/kg in base al giorno di aferesi ě presentata nelle Tabelle 3 e 5.

Tabella 2. Risultati di efficacia dello studio AMD3100-3101: mobilizzazione delle cellule CD34+ in pazienti con linfoma non Hodgkin

Endpoint di efficaciab

Mozobil e G-CSF (n=150)

Placebo e G-CSF (n=148)

Valore-pa

Pazienti che hanno raggiunto > 5 x 106 cellule/kg in < 4 giorni di aferesi e un attecchimento riuscito

86 (57,3%)

28 (18,9%)

< 0,001

Pazienti che hanno raggiunto > 2 x 106 cellule/kg in < 4 giorni di aferesi e un attecchimento riuscito

126 (84,0%)

64 (43,2%)

< 0,001

a Il valore-p ě stato calcolato in base al test chi quadrato di Pearson

bUn numero maggiore statisticamente significativo di pazienti ha raggiunto > 5 x 106 cellule/kg in < 4 giorni di aferesi con Mozobil e G-CSF (n=89; 59,3%) rispetto al placebo e G-CSF (n=29; 19,6%), p < 0,001; un numero considerevolmente maggiore statisticamente significativo di pazienti ha raggiunto > 2 x 106 cellule/kg in < 4 giorni di aferesi con Mozobil e G-CSF (n=130; 86,7%) rispetto al placebo e G-CSF (n=70; 47,3%), p < 0,001.

Tabella 3. Studio AMD3100-3101: proporzione d; pazienti che hanno raggiunto > 5 x 106 cellule CD34+/kg per giorno di aferesi in pazienti con linfoma non Hodgkin

Giorni

Proporzionea in Mo, obi' e G-cSF 'n=14 7b)

Proporzionea in placebo e G-CSF (n=142b)

1

27,9%

4,2%

2

4' ,1%

14,2%

3

57,7%

21,6%

4

65,6%

24,2%

a Percentuali determinate in base al metodo di Kaplan Meier b n include tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno un giorno di aferesi

Tabella 4. Risultati di efficacia dello studio AMD3100-3102: mobilizzazione delle cellule CD34+ in pazienti con mieloma multiplo

Endpoint di efficaciab

Mozobil e G-CSF (n=148)

Placebo e G-CSF (n=154)

Valore-pa

Pazieni che hanno raggiunto > 6 x 106 cellule/kg in < 2 giorni di aferesi e un attecchimento riuscito

104 (70,3%)

53 (34,4%)

< 0,001

a Valore-p calcolato in base al metodo statistico di Cochran-Mantel-Haenszel bloccato in base al conteggio piastrinico al basale

b Un numero considerevolmente maggiore statisticamente significativo di pazienti ha raggiunto > 6 x 106 cellule/kg in < 2 giorni di aferesi con Mozobil e G-CSF (n=106; 71,6%) rispetto al placebo e G-CSF (n=53; 34,4%), p < 0,001; un numero considerevolmente maggiore statisticamente significativo di pazienti ha raggiunto > 6 x 106 cellule/kg in < 4 giorni di aferesi con Mozobil e G-CSF (n=112; 75,7%) rispetto al placebo e G-CSF (n=79; 51,3%), p < 0,001; un numero considerevolmente maggiore statisticamente significativo di pazienti ha raggiunto > 2 x 106 cellule/kg in < 4 giorni di aferesi con Mozobil e G-CSF (n=141; 95,3%) rispetto al placebo e G-CSF (n=136; 88,3%), p=0,031.

Tabella 5. Studio AMD3100-3102: proporzione di pazienti che hanno raggiunto > 6 x 106 cellule CD34+/kg per giorno di aferesi in pazienti con mieloma multiplo

Giorni

Proporzionea in Mozobil e G-CSF (n=144b)

Proporzionea in placebo e G-CSF (n=150b)

1

54,2%

17,3%

2

77,9%

35,3%

3

86,8%

48,9%

4

86,8%

55,9%

a Percentuali determinate in base al metodo di Kaplan Meier b n include tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno un giorno di aferesi

Pazienti sottoposti a procedura di salvataggio

Nello studio AMD3100-3101, 62 pazienti (10 nel gruppo Mozobil + G-CSF e 52 nel gnppo places + G-CSF) non in grado di mobilizzare un numero sufficiente di cellule CD34+ e pertanto impossibilitati a procedere al trapianto, hanno avuto accesso a una procedura di salvataggio in aterto con N.^zobil e G-CSF. Di questi, il 55% (34 su 62) ha mobilizzato > 2 x106/kg di cellule CD34+, o^enendo un attecchimento riuscito. Nello studio AMD3100-3102, 7 pazienti (tutti del gruppo placebo + G-CSF) hanno avuto accesso alla procedura di salvataggio. Di questi, il 100% (7 su 7) ha mobilizzato > 2 x 106/kg di cellule CD34+, ottenendo un attecchimento riuscito.

La dose di cellule staminali ematopoietiche utilizzate per ciascun trapianto e stata determinata dallo sperimentatore e tutte le cellule staminali ematopoietiche raccme non sono state necessariamente trapiantate. Per i pazienti trapiantati negli studi di Fase III, il tempo mediano per l'attecchimento dei neutrofili (10-11 giorni), il tempo mediano per l'attecchimento de% astrme (18-20 giorni) e la durata dell'innesto fino a 12 mesi post-trapianto sono stati simili ne; griopi con Mozobil e placebo.

I dati di mobilizzazione e attecchimento ricavati dagli studi di supporto di Fase II (plerixafor a 0,24 mg/kg somministrato la sera o il mattino precedente l'aferesi) in pazienti con linfoma non Hodgkin, malattia di Hodgkin o mieloma multiplo, sono stati simili ai dati relativi agli studi di Fase III.

Negli studi controllati con il placebo, e stato stimato un incremento nel conteggio delle cellule CD34+ nel sangue periferico (cellule/pl) in un periodo di 24 ore dal giorno precedente la prima aferesi fino a poco prima della stessa (Tabella 6). Durante tale periodo di 24 ore, la prima dose da 0,24 mg/kg di plerixafor o placebo e s%ta sommnostrata 10-11 ore prima dell'aferesi.

Tabella 6. Incremento nel conteggio delle cellule CD34+ nel sangue periferico a seguito della somministrazione di Mozobil

Studio

Mozobil e G-CSF

Placebo e G-CSF

Mediano

Medio

(SD)

Mediano

Medio

(SD)

AMD3100-3101

5,0

6,1 (5,4)

1,4

1,9 (1,5)

AMD3100-3102

4,8

6,4 (6,8)

1,7

2,4 (7,3)

Popolazione pediatrica

L’Agenzia europea dei medicinali ha previsto l’esonero dall’obbligo di presentare i risultati degli studi con Mozobil nei bambini di etá compresa tra 0 e 1 anno per la mielosoppressione causata dalla chemioterapia somministrata per trattare patologie maligne, che richiede un trapianto di cellule staminali ematopoietiche autologhe (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico).

L’Agenzia europea dei medicinali ha rinviato l’obbligo di presentare i risultati degli studi con Mozobil nei bambini di etá compresa tra 1 e 18 anni per la mielosoppressione causata dalla chemioterapia somministrata per trattare patologie maligne, che richiede un trapianto di cellule staminali ematopoietiche autologhe (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico).

5.2 Proprieta farmacocinetiche

La farmacocinetica del plerixafor e stata valutata in pazienti con linfoma e mieloma multiplo al dosaggio clinico di 0,24 mg/kg dopo un pretrattamento con G-CSF (10 pg/kg una volta al giorno per 4 giorni consecutivi).

Assorbimento

Plerixafor viene assorbito rapidamente a seguito dell'iniezione sottocutanea, raggiungendo il picco di concentrazione in circa 30-60 minuti (tmax). A seguito della somministrazione sottocutanea nei pazienti di una dose da 0,24 g/kg dopo il ricevimento di un pretrattamento di 4 giorni con G-CSF, la concentrazione massima di plerixafor nel plasma (Cmax) e l'esposizione sistemica (AUC0-24) sono state, rispettivamente, di 887 ± 217 ng/ml e 4337 ± 922 ng X h/ml.

Distribuzione

Plerixafor si lega moderatamente alle proteine del plasma umano fino al 58%. Il volume apparente di distribuzione del plerixafor nell’uomo e di 0,3 l/kg, a dimostrazione del fatto che plerixafor e ampiamente confinato, ma non limitato, allo spazio dei fluidi extravascolari.

Biotrasformazione

Plerixafor non viene metabolizzato in vitro utilizzando microsomi epatici umani o epatociti primari umani e non manifesta attivitá inibitorie in vitro nei comronti lei pnneipali enzimi CYP450 metabolizzanti i farmaci (1A2, 2A6, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4/5). Negli studi in vitro con epatociti umani, plerixafor non induce la produzione di enzimi C/P1A2, CYP2B6 e CYP3A4.

Tali risultati mostrano che plerixafor presenta un potenziale ridotto di coinvolgimento nelle interazioni farmaco-farmaco dipendenti da P450.

Eliminazione

La principale via di eliminazione del plerixafor e quella urinaria. Considerando una dose da 0,24 mg/kg in volontari sani con una funzional^ í-na. normale, circa il 70% della dose viene escreta immodificata nell'urina durante le prime 24 ore successive alla somministrazione. L'emivita di eliminazione (ti/2) nel plasma e di 3-5 ore. In uno studio in vitro condotto con modelli cellulari MDCKII e MDCKII-MDR1, pleExafc! nn ha agito come substrato o inibitore della P-glicoproteina.

Popolazioni specia.'

Insufficienza renale

Considerando una dose singola da 0,24 mg/kg di plerixafor, la clearance e risultata ridotta in soggetti con gradi variabiU di iusufliúenza renale ed e stata correlata positivamente alla clearance della creatinina (CrCl). I valori medi di AUC0-24 di plerixafor in soggetti con insufficienza renale lieve (CrCl 51-80 ml/min), moderata (CrCl 31-50 ml/min) e grave (CrCl < 30 ml/min) sono stati, rispettivamente, di 5410, 6780 e 6990 ng x hr/ml, valori superiori rispetto all'esposizione osservata nei soggetti sani con u^a. normale funzionalitá renale (5070 ng x hr/ml). L'insufficienza renale non ha avuto alcun effetto

sulla Cmax.

Sesso

Un'analisi farmacocinetica di popolazione non ha mostrato alcun effetto del sesso sulla farmacocinetica del plerixafor.

Anziani

Un'analisi farmacocinetica di popolazione non ha mostrato alcun effetto dell'etá sulla farmacocinetica del plerixafor.

Popolazione pediatrica

I dati farmacocinetici relativi ai pazienti pediatrici sono limitati.

5.3 Dati preclinici di sicurezza

I    risultati ottenuti da studi su dosi singole sottocutanee in topi e ratti hanno mostrato che plerixafor puo indurre effetti neuromuscolari transitori ma gravi (movimento scoordinato), effetti simili a quelli dei sedativi (ipoattivitá), dispnea, decubiti ventrali o laterali e/o spasmi muscolari. Effetti aggiuntivi del plerixafor notati costantemente in studi su animali con dosi ripetute hanno incluso l'aumento dei livelli di globuli bianchi in circolazione e dell'escrezione urinaria di calcio e magnesio in ratti e cani, un leggero aumento del peso della milza nei ratti e diarrea e tachicardia nei cani. I risultati istopatologici dell'ematopoiesi extramidollare sono stati osservati nel fegato e nella milza di ratti e/o cani. Uno o piú di questi risultati sono stati in genere osservati a esposizioni sistemiche nello stesso ordine di ampiezza o in un ordine leggermente superiore rispetto all'esposizione clinica dell'uomo.

Uno screening in vitro dell'attivitá recettoriale generale ha mostrato che plerixafor, a una concentrazione (5 pg/ml) diverse volte superiore al livello massimo sistemico nell'uomo, possiede un'affinitá di legame moderata o forte per numerosi recettori diversi, prevalentemente ’_bica''i sulle terminazioni nervose presinaptiche nel Sistema Nervoso Centrale (SNC) e/o nel Sistema N^rvo^ Periferico (SNP) (recettori del canale del calcio di tipo N, recettori del canale del r.Dtassk Sfc Ca, recettori H3 dell'istamina, recettori muscarinici Mi e M2 dell'acetilcolina, rece^o i adrene"gici a1B e a2C, recettori del neuropeptide Y/Y1 e recettori del glutammato NMDA modulati dalle poliammine).

La rilevanza clinica di questi risultati non e nota.

Gli studi di safety pharmacology sul plerixafor somministrato per via endov,nosa nei ratti hanno mostrato effetti depressori cardiaci e respiratori a esposizioni sistemiche leggermente superiori rispetto all'esposizione clinica nell'uomo, mentre la somministrazione sGttocutan'a ha suscitato effetti respiratori e cardiovascolari solo a livelli sistemici piú elevati.

II    ruolo svolto da SDF-1a e CXCR4 nello sviluppo embrio-fetale e considerevole. E stato mostrato che plerixafor causa maggiori riassorbimenti, un minor peso fetJe, in ritardo nello sviluppo scheletrico e un aumento delle anormalitá fetali in ratti e conigli. I dati ricavati dai modelli animali suggeriscono anche la modulazione dell'ematopoiesi fetale, della vascolarizzazione e dello sviluppo cerebellare da parte di SDF-1a e CXCR4. L'esposizione s;"+emca a' NCAEL (No Observed Adverse Effect Level -Dose senza nessun effetto avverso csserva^o) r.r gli effetti teratogenici in ratti e conigli e stata della stessa ampiezza o di ampiezza inferior mpei o a'e dosi terapeutiche nei pazienti. Tale potenziale teratogenico e probabilmente dovuA a meci’nismo farmacodinamico di azione.

In studi di distribuzione nei ratti, le concentrazioni di plerixafor radiomarcato sono state rilevate negli organi riproduttivi (testicoli, ovaie, utero), due settimane dopo dosi singole o ripetute per 7 giorni nei soggetti di sesso maschile e dopo dosi ripetute per 7 giorni nei soggetti di sesso femminile. Il tasso di eliminazione dai tessuti , stato basso.

Gli effetti potenziali del plerixafor sulla fertilitá maschile e femminile e sullo sviluppo postnatale non sono stati valutati in studi non clinici.

Non sono stati ondotti ^udi di carcinogenicitá con il plerixafor. Plerixafor non e risultato genotossico in una battena ■'deguau; di test di genotossicitá.

Plerixafor ha inibito la crescita tumorale nei modelli in vivo di linfoma non Hodgkin, glioblastoma, midolloblastoma e leucemia linfoblastica acuta, se somministrato in modo intermittente. Un incre eiuo dell' crescita del linfoma non Hodgkin e stato notato dopo una somministrazione continuata di plerixafor per 28 giorni. Il rischio potenziale associate a questo effetto si prevede essere inferiore per la breve durata prevista del dosaggio di plerixafor nell'uomo.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

6.


6.1    Elenco degli eccipienti

Sodio cloruro

Acido cloridrico, concentrato (aggiustamento del pH)

Sodio idrossido, (aggiustamento del pH)

Acqua per preparazioni iniettabili

6.2    Incompatibilita

In assenza di studi di compatibilita, questo prodotto medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.

6.3    Periodo di validita

Flaconcino sigillato 3 anni.

Dopo l'apertura

Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizza.o imm'jiatamente. Se non utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione in uso e le condizioni prima dell'uso sono responsabilita dell'utilizzatore.

6.4    Precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particola^^ di conservazione.

6.5    Natura e contenuto del contenitore

Vetro trasparente di tipo I da 2 ml con un tappo in gomma clorobutilica/butilica e una chiusura in alluminio con una linguetta a strappo in p^sti'a. Ogni flaconcino contiene 1,2 ml di soluzione.

Ogni confezione contiene 1 flauntin'.

6.6    Precauzioni particolari per lo smaltimento

Il medicinale non utiLzzatc eu i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformita alla normativa locale vigente.

7.    TIT OLA RE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

>nzyme Ezrop. B.V., Gooimeer 10, NL-1411 DD Naarden, Paesi Bassi.

8.    NUMERODELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/09/537/001

9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

Data della prima autorizzazione: 31 luglio 2009 Data dell’ultimo rinnovo: 31 luglio 2014

10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Informazioni piú dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia europea dei medicinali: http://www.ema.europa.eu.

A.    PRODUTTORERESPONSABILEL EL RIlA CIO DEI LOTTI

B.    CONDIZIONI O LIMITAZION* DI FOrNITURA E UTILIZZO

C.    ALTRE CONDIZIONI E REQUIsI TI DELL’AUTORIZZAZIO E ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

D.    CONDIZIONI O LiMiTaZIONI PER QUANTO RIGUARDA L’USO SiCURO ED EFFICACE DEL MEDICINALE

A. PRODUTTORE(I) RESPONSABILE(I) DEL RILASCIO DEI LOTTI

Nome e indirizzo del produttore responsabile del rilascio dei lotti

Genzyme Ltd.

37 Hollands Road Haverhill, Suffolk CB9 8PU Regno Unito

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E DI UTILIZZO

Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa (vedere allegato I: riassunto delle carttterktiche del prodotto, paragrafo 4.2).

C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI DELL’AUTORIZZAZIONE Ll’IMMisSIONE IN COMMERCIO

• Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza

Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve fomire i "apporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza per questo medicinale conform meNt ai requisiti definiti nell’elenco delle date di riferimento dell’Unione europea (elenco EURD) di cui all’articolo 107 quater, par. 7) della direttiva 2010/84CE e pubblicato sul portale web del medicinali europei.

D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER qUANTO RIGUARDA L’USO SICURO ED EFFICACE DEL MEDICINALE.

   Piano di gestione del rischio (RMP)

Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve effettuare le attivita e gli interventi di farmacovigilanza richiesti e dťfagHati ne' RMP concordato e presentato nel modulo 1.8.2 dell’autorizzazione all’immissione in c -mmercio e qualsiasi successivo aggiornamento concordato del RMP.

Inoltre, il RMP aggiornato deve essere presentato:

•    su richiesta dell’Agenzia europea dei medicinali.

•    ogni volta che il sistema di gestione del rischio e modificato, in particolare a seguito del

ric-vim emo di nuove informazioni che possono portare a un cambiamento significativo del profilo beneficio/rischio o al risultato del raggiungimento di un importante obiettivo (di farmacovigilanza o di minimizzazione del rischio)

Quando le date per la presentazione di un rapporto periodico di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR) e l’aggornamento di un RMP coincidono, essi devono essere presentati allo stesso tempo.

ETICHETTATURA E FOGLIO ILLUStraTIVO

Doc umento reso disponibile da AIFA il 16/10/2014 16

MOZOBIL

Riassunto delle caratteristiche del prodotto Mozobil

B. FOGLIO ILLUS TRAtIVO

Foglio illustrativo: informazioni per l’utilizzatore

Mozobil, 20 mg/ml soluzione iniettabile.

plerixafor

Legga attentamente questo foglio prima di usare questo medicinale perché contiene importanti informazioni per lei.

-    Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.

-    Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico.

-    Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o all’infermiere. Vedere paragrafo 4

Contenuto di questo foglio:

1.    Che cos’e Mozobil e a che cosa serve

2.    Cosa deve sapere prima di usare Mozobil

3.    Come usare Mozobil

4.    Possibili effetti indesiderati

5.    Come conservare Mozobil

6.    Contenuto della confezione e altre informazioni

1.    Che cos’e Mozobil e a che cosa serve

Mozobil contiene il principio attivo plerixafor, che blocca una proteina sulla superficie delle cellule staminali del sangue. Questa proteina "lega" le cellule staminali del sangue al midollo osseo. Plerixafor migliora il rilascio di cellule staminali nel flusso sanguigno (mobilizzazione). Le cellule staminali possono quindi essere raccolte mediante una maccMna che separa i componenti del sangue (macchina per aferesi) per essere congelate e conservate fino al trapianto.

Se la mobilizzazione e scarsa, Mozobil viene utilizzato per favorire il prelievo di cellule staminali nel sangue dal paziente, per la raccolta, conservazione e la reintroduzione (trapianto) nel soggetto affetto da linfoma (un cancro dei globuli bianchi) o mieloma multiplo (un cancro che attacca le cellule plasmatiche nel midollo osseo).

2.    Cosa deve sapere prima di usare Mozobil Non usi Mozobil

•    se e allergico ' p^erix^fo" o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6).

Avvertenií e re'auzioni

Si rivolga al medico prima di prendere Mozobil

Informi il medico:

•    .r ha o se ha avuto problemi cardiaci;

•    se ha problemi ai reni. Il medico potrebbe aggiustare la dose;

•    se presenta un numero elevato di globuli bianchi;

•    se presenta un numero ridotto di piastrine;

•    se ha giá avvertito in passato sensazioni di svenimento o di stordimento stando in piedi o seduto/a o se le e giá capitato di svenire durante le iniezioni;

•    se ha meno di 18 anni . Gli effetti di Mozobil su bambini e adolescenti non sono stati studiati.

Il medico puo eseguire esami del sangue su base regolare per controllare il numero delle sue cellule del sangue.

Non si raccomanda l'utilizzo di Mozobil per la mobilizzazione delle cellule staminali se e affetto/a da leucemia (un cancro del sangue o del midollo osseo).

Altri medicinali e Mozobil

Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

Gravidanza, e allattamento

Non usi Mozobil se e in stato di gravidanza poiché non vi e esperienza sugli effetti di Mozobil nelle donne in gravidanza. E importante che lei informi il medico se si trova in stato di gravidanza, se pensa di esserlo o se sta pianificando una gravidanza. Si raccomanda di utilizzare un metodo contraccettivo se siete una donna in eta fertile.

Non allatti se sta utilizzando Mozobil, in quanto non e noto se Mozobil venga escreto nel latte umano. Guida di veicoli e utilizzo di macchinari

Mozobil puo causare capogiri e affaticamento. Pertanto, non deve guidare se avverte un s'nsi di malessere, stanchezza o capogiri.

Mozobil contiene sodio

Questo medicinale contiene meno di lmmol (23 mg) di sodio per do -e, Hoe es,enJalmente privo di sodio.

3. Come usare Mozobil

Il farmaco verra iniettato da un medico o da un'infermiere/a.

Ricevera prima il G-CSF, poi le verra somministrato Mozobil

La mobilizzazione verra iniziata somminist-andJe puma un altro medicinale denominato G-CSF (fattore stimolante le colonie dei granulociti). Il G-CSF favorira una corretta azione del Mozobil nel suo organismo. Se desidera maggiori informazioni sul G-CSF, contatti il medico e legga il foglio illustrativo corrispondente.

Quanto Mozobil viene somministrato?

La dose raccomandata di Mozobil e 0,24 mg/kg di peso corporeo al giorno. La dose dipendera quindi dal suo peso corporeo che dovra essere misurato la settimana prima di ricevere la sua prima dose. Se ha problemi moderati o grí/i a reni, il medico le ridurra la dose.

Come viene sc„mini trato Mozobil?

Mozobil viene somministrato mediante iniezione sottocutanea (sotto la pelle).

Quando viene somministrato per la prima volta Mozobil?

Ricevera la sua prima dose da 6 a 11 ore prima dell'aferesi (il prelievo delle sue cellule staminali del sa'guA.

Per quanto tempo le verra somministrato il Mozobil?

Il trattamento dura da 2 a 4 giorni consecutivi (in alcuni casi fino a 7 giorni), fino a che non sara stato prelevato un quantitativo di cellule staminali sufficiente per il trapianto. In casi limitati, potrebbero non essere prelevate cellule staminali a sufficienza, quindi il tentativo di prelievo sara interrotto.

4. Possibili effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, questo medicinale puo causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

Informi immediatamente il medico se

•    poco dopo aver ricevuto il Mozobil, manifesta eruzione cutanea, gonfiore intomo agli occhi, respiro corto o mancanza di ossigeno, sensazione di stordimento stando in piedi o a sedere, sensazione di svenimento o svenimento

•    se ha dolori nel lato superiore sinistro dell'addome (pancia) o alla spalla sinistra

Effetti indesiderati molto comuni (possono interessare piú di 1 persona su 10)

•    diarrea, nausea (sensazione di malessere), rossore o irritazione al sito dell’iniezione

Effetti indesiderati comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)

•    mal di testa

•    capogiri, sensazione di stanchezza o malessere

•    insonnia

•    flatulenza stitichezza, indigestione, vomito

•    sintomi gastrici come dolore, gonfiore o malessere

•    secchezza della bocca, intorpidimento intorno alla bocca

•    sudorazione, rossore generalizzato della pelle, dolore alle articolazioni, dolore u mus'oli . alle ossa

Effetti indesiderati non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)

•    reazioni allergiche come eruzione cutanea, gonfiore intorno agli occhi, respiro corto

•    reazioni anafilattiche, incluso shock anafilattico

•    sogni anomali, incubi

Raramente, gli effetti indesiderati gastrointestinali possor~ 'ss,’, gravi (diarrea, vomito, dolore allo stomaco e nausea).

Attacchi cardiaci

Negli studi clinici, i pazienti con fattori di rischio per un attacco cardiaco hanno sofferto con frequenza non comune di attacchi cardiaci dopo aver ricevuto Mozobil e G-CSF. Informi immediatamente il medico se avverte dei disturbi al pe.to.

Formicolii e intorpidimento

I formicolii e l'intorpidimento s^o crauni nei pazienti trattati per il cancro. Circa un paziente su cinque avverte queste sensazioni. Tuttavia, tali effetti non sembrano manifestarsi con una frequenza maggiore quando si assume Mozobil.

Dall’esame del sangue puc ris-ltare un aumento della conta dei globuli bianchi (leucociti). Segnalazione degli effetti indesiderati

Se manifesta un qua’sia^ ffetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, al um^cis-ia. o all’infermiere. Lei puo inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Segnalando gli effetti indesiderati lei puo contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

5. Come conservare Mozobil

Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.

Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che e riportata sulla scatola e sul flaconcino. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Dopo l'apertura del flaconcino, Mozobil deve essere utilizzato immediatamente.

Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza piú. Questo aiuterá a proteggere l'ambiente.

6. Contenuto della confezione e altre informazioni Cosa contiene Mozobil

-    Il principio attivo e plerixafor. Ciascun ml di soluzione iniettabile contiene 20 mg di plerixafor. Ciascun flaconcino contiene 24mg di plerixafor in una soluzione da 1,2 ml.

-    Gli altri componenti sono: cloruro di sodio, acido cloridrico (concentrato) e idrossido di sodio per l’aggiustamento del pH e acqua per le iniezioni.

Descrizione dell’aspetto di Mozobil e contenuto della confezione

Mozobil si presenta come una soluzione iniettabile limpida, incolore o giallo pallido all'intrno di un flaconcino in vetro con un tappo in gomma privo di lattice. Ogni flaconcino contiene 1,2 ml di soluzione.

Ogni confezione contiene 1 flaconcino.

Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Genzyme Europe B.V., Gooimeer 10, NL-1411 DD Naarden, Paesi Bass’.

Produttore

Genzyme Ltd., 37 Hollands Road, Haverhill, Suffolk CB9 8Pj, Regno Unito.

Per ulteriori informazioni su questo medicinale, contatti il rappresentante locale del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio:

Belgie/Belgique/Belgien/

Luxembourg/Luxemburg

Sanofi Belgium Tél/Tel: + 32 2 710 54 00

Lietuva

UAB „SANOFI-AVENTIS LIETUVA“ Tel. +370 5 275 5224

Etarapna

sanofi-aventis Bulgaria EOOD Tea: +359 2 9705300

Magyarország

sanofi-aventis Zrt Tel: +36 1 505 0050

Česká republika

sanofi-aventis, s.r.o. Tel: +420 233 086 111

Malta

Sanofi Malta Ltd Tel: +356 21493022

Danmark

sanofi-aventis Denmark A/S Tlf: +45 45 16 70 00

Nederland

sanofi-aventis Nether’.nds B.V. Tel: +31 182 557 755

Deutschland

Sanofi-Aventis Deutschland GmbH Tel: +49 (0)180 2 222010

Norge

sanofi-aventis Norge AS Tlf: + 47 67 10 71 00

Eesti

sanofi-aventis Estonia OU Tel. +372 6 273 488

Osterreich

sa^.ofi-aveniis GmbH Tel: + 43 1 80 185 - 0

EXXába/Kúnpoq

sanofi-aventis AEBE (EkMSa) Tqk: +30 210 900 1600

Poska

sanofi-aventis Sp. z o.o. Tel.: +48 22 280 00 00

Espaňa

sanofi-aventis, S.A. Tel: +34 93 485 94 00

Portugal

Sanofi - Produtos Farmaceuticos, Lda.. Tel: +351 21 35 89 400

France

Sanofi-aventis Frane Tél : 0 800 222 555

Appel depuis l’étranger : +33 1 57 63 23 23

Romania

sanofi-aventis Romania S.R.L. Tel: +40 (0) 21 317 31 36

Hrvatska

sanofi-aventis Croatia d.o.o. Tel: +385 1 '00 34 00

Slovenija

sanofi-aventis d.o.o. Tel: +386 1 560 4800

Irela.d

sanofi-aventis Ireland Ltd T/A SANOFI Tel: +353 (0) 1 4035 600

Slovenská republika

sanofi-aventis Pharma Slovakia s.r.o. Tel.: +421 2 33 100 100

Island

Vistor hf.

Sími: +354 535 7000

Suomi/Finland

Sanofi Oy

Puh/Tel: + 358 201 200 300

Italia

Genzyme Srl Tel: +39 059 349 811

Sverige

Sanofi AB

Tel: +46 (0)8 634 50 00

Latvija

Sanofi-aventis latvia SIA Tel: +371 67 33 24 51

Questo foglio illustrativo e stato aggiornato il Altre fonti di informazioni

United Kingdom

Sanofi

Tel: +44 (0) 845 372 7101

Informazioni piú dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web della Agenzia europea dei medicinali: http://www.ema.europa.eu.

ALLEGATO IV

CONCLUSIONI SCIENTIFICHE E MOTIVAZIONI aLL a BASE DELLA VARIAZIONE AI TERMINI DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMiSSiONE IN COMMERCIO

Conclusioni scientifiche

Tenendo conto della valutazione del Comitato per la valutazione dei rischi in farmacovigilanza (PRAC) dei Rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR) per Mozobil, le conclusioni scientifiche del CHMP sono le seguenti:

Come risultato della valutazione del segnale eseguita in relazione a sogni anomali ed incubi richiesta dal PRAC all’interno di questo PSUR, il titolare AIC ha concluso che un aggiornamento delle informazioni sul prodotto e giustificato. Basato sull’incidenza riportata di sogni anomali e incubi in sperimentazioni cliniche di Fase III con plerixafor, si e stabilito che la frequenza di queste reazioni avverse e dello 0,67% (2/298), classificandosi quindi nella categoria “non comune”. L’aggiornamento del paragrafo 4.8 del RCP per includere “sogni anomali” e “incubi” come nuove reazioni avverse con una frequenza “non comune” e stato supportato dal PRAC.

Pertanto, in considerazione dei dati disponibili, il PRAC ha ritenuto che le modifichf all’ informazioni sul prodotto fossero giustificate.

Il CHMP concorda con le conclusioni scientifiche del PRAC.

Motivazioni per la variazione dei termini della/e autorizzaziond aH’imn.:sSiOne in commercio

Sulla base delle conclusioni scientifiche su Mozobil il CHMP ru:ene che il rapporto beneficio/rischio del medicinale contenente il principio attivo plerixafor sia favorevole fatte salve le modifiche proposte alle informazioni sul medicinale.

Il CHMP raccomanda la variazione dei termini della autoii^zazone all’immissione in commercio.

Doc umento reso disponibile da AIFA il 16/10/2014 29

MOZOBIL