Informazioni per l’utilizzatore Renazole
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
Renazole 1 mg compresse rivestite con film
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Ogni compressa rivestita con film contiene 1 mg di anastrozolo.
Eccipienti:
Ciascuna compressa rivestita con film contiene 90 mg di lattosio monoidrato (vedere paragrafo 4.4).
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. FORMA FARMACEUTICA
Compressa rivestita con film
Compressa di colore bianco o biancastro, rotonda, rivestita con film, a forma biconvessa, con impresso “A 1” su un lato e l’altro lato liscio.
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Renazole e indicato nel:
- Trattamento del carcinoma della mammella in fase avanzata con recettori ormonali positivi in donne in postmenopausa.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
Il dosaggio raccomandato di Renazole negli adulti compres; g’i anziani e di una compressa da 1 mg una volta al giorno.
Nelle donne in postmenopausa con carcinoma i^vasi o pre"oc^ della mammella con recettori ormonali positivi, la durata raccomandata del trattamento admvai.te edocr'no e di 5 anni.
Popolazioni speciali
Popolazione pediatrica
Renazole non e raccomandato nei bambini e egli adolescenti a causa della insufficienza di dati sulla sicurezza e sull’efficacia (vedere paragrafi 4.4 e "1).
Compromissione rena'e
Non si raccomanda o t ggiu^tam" ti del dosaggio nelle pazienti con insufficienza renale lieve o moderata. Nelle pazienti con insif'cienz ' renale grave, la somministrazione di Renazole deve essere eseguita con cautela (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica
Non si raccomandano aggiustamenti del dosaggio nelle pazienti con insufficienza epatica lieve. E consigliata cautela nelle pazienti con moderata o grave insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.4).
Modo di sommi strazione
Renazole deve essere assunto per via orale.
4.3 Controindicazioni
Renazole e controindicato in:
- Gravidanza o in donne che stiano allattando al seno
- Pazienti con ipersensibilita nota all’anastrazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
In generále
Renazole non deve essere usato nelle donne in premenopausa. La menopausa deve essere accertata biochimicamente (mediante i livelli dell’ormone luteinizzante [LH], dell’ormone follicolo-stimolante [FSH] e/o dell’estradiolo) in quelle pazienti in cui esista qualche dubbio sullo stato di menopausa. Non ci sono dati che supportino l’uso di Renazole con analoghi dell’LHRH.
La somministrazione concomitante di Renazole con tamoxifene o terapie contenenti estrogeni deve essere evitata dato che cio potrebbe diminuire la sua azione farmacologica (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
Effetto sulla densita minerale ossea
Poiché Renazole abbassa i livelli circolanti di estrogeno, puo causare una riduzione della densita mineme ossea con un possibile conseguente aumento del rischio di fratture (vedere paragrafo 4.8).
Le donne con osteoporosi o a rischio di osteoporosi devono essere sottoposte alla valutazione della dens. *a minerale ossea, all’inizio del trattamento e successivamente ad intervalli regolari. Il trattamento o la profilassi per l’osteoporosi devono essere iniziati in modo appropriato e monitorati attentamente. L’uso di trattamenti specifici, ad es. bifosfonati puo essere preso in considerazione, in quanto puo arrestare l’ulteriore perdita della densita minerale ossea causata da Renazole nelle donne in postmenopausa (vedere paragrafo 4.8).
Insufficienza epatica
Renazole non e stato valutato nelle pazienti con carcinoma della mammella con insufficienza epatica moderata o grave. L’esposizione di anastrozolo puo essere aumentata nei soggetti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2); la somministrazione di Renazole nelle pazienti con insufficienza epatica moderata o grave deve essere eseguita con cautela (vedere paragrafo 4.2). Il trattamento deve essere basato sulla valutazione del beneficio/rischio di ogni singola paziente.
Insufficienza renale
Renazole non e stato valutato nelle pazienti con carcinoma dJla i. ammella con grave insufficienza renale. L’esposizione di anastrozolo non e aumentata nei soggetti con grave insufficienza renale (GRF<30 ml/min, vedere paragrafo 5.2); nelle pazienti con grave insufficienza renale, la somministrazione di Renazole deve essere eseguita con cautela (vedere paragrafo 4.2).
Popolazione pediatrica
Renazole non e raccomandato per l’uso n°llt bambin e nelle adolescenti poiché la sicurezza e l’efficacia in questo gruppo di pazienti non sono state dimostrate (vedere paragrafo 5.1).
Renazole non deve essere usato nei bambini di sesso maschile con carenza dell’ormone della crescita in aggiunta al trattamento con ormone della crescita. Nello studio clinico pilota l’efficacia non e stata dimostrata e la sicurezza non e stata stabilita (vedere paragrafo 5.1). Poiché anastrozolo riduce i livelli di estradiolo, Renazole non deve essere util:zzatr ../,le raga^e con carenza dell’ormone della crescita in aggiunta al trattamento con ormone della crescita. Non sono disponibili dati di sicurezza a lungo termine in soggetti in eta pediatrica ed adolescenti.
Ipersensibilita al lattosio
Questo pro.ottr convene lattosio. Le pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di l apt latta 'i o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
4.5 ln'"ra.'ior ’on altri medicinali ed altre forme di interazione
Anastrozolo inibisce in vitro CYPs, 1A2, 2C8/9 e 3A4. Gli studi clinici con antipirina e warfarin indicano che 1 mg di anastrozolo non inibisce significativamente il metabolismo di antipirina e R- e S- warfarin dimostrando che la co-somministrazione di Renazole con altri prodotti medicinali e improbabile che provochi una interazione mediata dagli enzimi CYP clinicamente significativa.
Gli enzimi che mediano il metabolismo di anastrozolo non sono stati identificati. Cimetidina, un debole, non specifico inibitore degli enzimi CYP, non altera le concentrazioni plasmatiche di anastrozolo. L’effetto degli inibitori potenti del CYP e sconosciuto.
Una revisione dei dati di sicurezza emersi dagli studi clinici non ha evidenziato interazioni clinicamente significative nelle pazienti trattate con Renazole e contemporaneamente con altri prodotti medicinali comunemente presciitti. Non vi sono interazioni clinicamente significative con i bifosfonati (vedere paragrafo 5.1).
La somministrazione concomitante di Renazole con tamoxifene o terapie contenenti estrogeni deve essere evitata dato che cio potrebbe diminuire la sua azione farmacologica (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
4.6 Fertilitá, gravidanza ed allattamento
Gravidanza
Non ci sono dati sull’uso ddi Renazole in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicita sulla riproduzione (vedere paragrafo 5.3). Renazole e controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Allattamento
Non ci sono dati sull’uso di Renazole durante l’allattamento. Renazole e controindicato nelle C'nnt che allattano al seno (vedere paragrafo 4.3).
Fertilita
Non sono stati studiati gli effetti di Renazole sulla fertilita dell’uomo. Gli studi condotti su animal) 'an.o evidenziato una tossicita riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
4.7 Effetti sulla capacitá di guidare veicoli e di usare macchinari
Renazole non altera o altera in modo trascurabile la capacita di guidare veicoli o di us. re m. cchinari. Tuttavia, poiché con l’uso di Renazole sono stati riportati casi di astenia e sonnolenza, deve essere prestata attenzione nel guidare o nell’usare macchinari, se tali sintomi persistono.
4.8 Effetti indesiderati
La seguente tabella liporta le reazioni avverse da studi clinici, studi post-marketing o rapporti spontanei. Se non specificato, le seguenti categorie di frequenza sono state calcolate dal numero di eventi avversi riportati in un ampio studio di fase III condotto in 9.366 donne in postmenopausa con carcinoma della mammella operabile in terapia adiuvante per 5 anni (Studio Arimidex, Tamoxifen, Alone or in Combination [ATAC]).
Le reazioni avverse riportate di seguito sono classificate secondo la frequenza e la classificazione per organi e sistemi (SOC). Le classi di frequenza sono definite in base alla seguente convenzione: molto comune (> 1/10), comune (da^> 1/100 a < 1/10), non comune (da^ 1/1000 a < 1/100), raro (da > 1/10.000 a < 1/1.000), e molto raro (< 1/10.000). Le reazioni avverse riportate piu frequentemente sono state: cefalea, vampate di calore, nausea, rash cutaneo, artralgia, dolore/rigidita alle articolazioni, artrite e astenia.
Tabella 1 Reazioni avverse secondo classificazione organo/sistema e frequenza
Reazioni avverse per SOC e frequenza | ||
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Comune |
Anoressia Ipercolesterolemia |
Patologie del sistema nervoso |
Molto comune |
Cefalea |
Comune |
Sonnolenza Sindrome del tunnel carpale 1 | |
Patologie vascolari |
Molto comune |
Vampate di calore |
Patologie gastrointestinali |
Molto comune |
Nausea |
Comune |
Diarrea Vormto | |
Patologie epatobiliari |
Comune |
Aumenti della fosfatasi alcalina, dell’alanina amino transferasi e dell’aspartato aminotransferasi |
Non comune |
a menti di gamma GT e bilirubina ^Epatite | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Mo’to comiie |
Rash cutaneo |
C omune |
Diradamento dei capelli (alopecia) Reazioni allergiche | |
No. comune |
Orticaria | |
Raro |
Eritema multiforme Reazioni anafilattoidi Vasculite cutanea (incluso qualche caso di porpora di Henoch-Schonlein)2 | |
Molto raro |
Sindrome di Stevens-Johnson Angioedema | |
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo |
Molto comune |
Artralgia, dolore/rigidita alle articolazioni Artrite Osteoporosi |
Comune |
Dolore osseo | |
Non comune |
Dita a scatto | |
Patologie dell’apparato riprod'ttivo e dt^a mammella |
Comune |
Secchezza vaginale Sanguinamento vaginale 3 |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Molto comune |
Astenia |
** Poiché vasculite cutanea e porpora di Henoch-Schonlein non sono stati osservati nello studio ATAC, la categoria di frequenza per questi eventi puo essere considerata come “Raro” (> 0,01% e < 0,1%), basandosi sul valore piu basso dell’intervallo considerato.
*** Sanguinamento vaginale riportato frequentemente soprattutto nelle pazienti con carcinoma della mammella in fase avanzata durante le prime settimane, dopo modifica della terapia ormonale in atto in trattamento con Renazole. In caso di persistenza di sanguinamento, devono essere prese in considerazione ulteriori valutazioni.
La tabella seguente riporta la frequenza degli eventi avversi pre-definiti nello studio ATAC dopo un follow-up mediano di 68 mesi, riportati nelle pazienti trattate con la terapia in studio e fino a 14 giorni dopo la sospensione della terapia in studio, indipendentemente dalla causalita.
Tabella 2_Eventi avversi pre-definiti nello studio ATAC
Eventi avversi |
Anastrozolo |
Tamoxifene |
(N=3.092) |
(N=3.o'4' | |
Vampate di calore |
1104 (35.7%) |
1264 (4\9%) |
Dolore/rigidita delle articolazioni |
1100 (35.6%) |
911 (29.4%) |
Disturbi dell’umore |
597 (19.3%) 1 |
554 (17.9%) |
Stanchezza/astenia |
575 (18.6%) |
544 (17.6%) |
Nausea e vomito |
393 (12.7%) |
384 (12.4%) |
Fratture |
315 (10.2%) |
209 (6.8%) |
Fratture della colonna vertebrale, dell’anca o del polso/di Colles |
133 (4.3%) H |
91 (2.9%) |
Fratture del polso/di Colles |
67 (2.2%) |
50 (1.6%) |
Fratture della colonna vertebrale |
43 (1.4%) |
22 (0.7%) |
Fratture dell’anca |
28 (0.9%) |
26 (0.8%) |
Cataratta |
'82 (5.9%) |
213 (6.9%) |
Sanguinamento vaginale |
167 (5.4%) |
317 (10.2%) |
Malattia ischemica cardiovascolare |
•2’ (4.1%) |
104 (3.4%) |
Angina pectoris |
71 (2.3%) |
51 (1.6%) |
Infarto miocardico |
37 (1.2%) |
34 (1.1%) |
Disordini coronarici |
25 (0.8%) |
23 (0.7%) |
Ischemia miocardica |
22 (0.7%) |
14 (0.5%) |
Perdite vaginali |
109 (3.5%) |
408 (13.2%) |
Qualsiasi evento tromboembolico venoso |
87 (2.8%) |
140 (4.5%) |
Tromboembolie venose profonde inclusa emolia nolmomn (EP) |
48 (1.6%) |
74 (2.4%) |
Eventi ischemici cerebrovascolari |
62 (2.0%) |
88 (2.8%) |
Carcinoma dell’endometrio |
4 (0.2%) |
13 (0.6%) |
Dopo un follow-up media’. d 68 mem sono stati osservati tassi di fratture rispettivamente di 22 e 15 per 1000 anni-paziente per i gruppi trať .ť con Renazole e tamoxifene. Il tasso di fratture osservate per Renazole e simile al range riportato in popolazioni in postmenopausa della stessa eta. L’incidenza di osteoporosi e stata del 10,5% nelle pazienti trattate cct Renazole e del 7,3% in quelle trattate con tamoxifene.
Non e stato determinate se i tassi di fratture e di osteoporosi osservati nello studio ATAC, nelle pazienti in trattamento ’.on Renazole, riflettono un effetto protettivo di tamoxifene o un effetto specifico di Renazole oppure entrambi.
4.9 Sovradosaggio
L’espenenza clinica di sovradosaggio accidentale e limitata. Negli studi sull’animale, l’anastrozolo ha dimostrato bassa tossicita acuta.
Gli studi clinici sono stati condotti con varie dosi di anastrozolo, fino a 60 mg in dose singola nei volontari maschi sani e fino a 10 mg al giorno nelle donne in postmenopausa con carcinoma della mammella in fase avanzata; questi dosaggi sono stati ben tollerati. Non e stata stabilita la dose singola di anastrozolo in grado di provocare sintomi tali da porre il soggetto in pericolo di vita. Non esiste un antidoto specifico in caso di sovradosaggio ed il trattamento deve essere sintomatico.
Nella gestione del sovradosaggio, occorre tenere in considerazione la possibilita che siano stati assunti diversi farmaci. Se il soggetto e vigile, puo essere indotto il vomito. La dialisi puo essere d'aiuto, in quanto Renazole non si lega altamente alle proteine plasmatiche. Sono indicate misure di supporto generali, incluso il monitoraggio frequente dei segni vitali ed un’attenta osservazione del soggetto.
5. PROPRIETÁ FARMACOLOGICHE
5.1 Proprietá farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Inibitori enzimatici,Codice ATC: L02B G03 Meccanismo d’azione ed effetti farmacodinamici
Renazole e un potente ed altamente selettivo inibitore non steroideo dell' aromatasi. Nelle donne in postmenopausa, l'estradiolo viene prodotto principalmente nei tessuti periferici a seguito della conv rsion dell'androstenedione in estrone, mediante l’enzima aromatasi. L'estrone viene poi successivamente convertito in estradiolo. E stato dimostrato che la riduzione dei livelli plasmatici di estradiolo determina un effetto benefico nelle donne affette da carcinoma della mammella. Nelle donne in postmenopausa, Renazole alla dose giornaliera di 1 mg ha determinate una soppressione dei livelli di estradiolo superiore all'80%, miurat. con >n i. t altamente sensibile.
Renazole non possiede attivita progestinica, androgenica o estrogenica.
Dosi giornaliere di Renazole fino a 10 mg non hanno dimostrato alcun effetto sulla secrezione di cortisolo o di aldosterone, misurati prima o dopo test standard di stimolazione con l’ormone adrenocorticotropo (ACTH). Pertanto non e necessaria la somministrazione aggiuntiva di corticosteroidi.
Efficacia e sicurezza clinica
Carcinoma della mammella in fase avanzata
Terapia di prima linea in donne in postmenopausa con carcinoma mammario in fase avanzata Sono stati effettuati due studi clinici controllati, in doppio cieco, con analogo disegno sperimentale (Studio 1033IL/0030 e Studio 1033IL/0027), per valutare l’efficacia di Arimidex rispetto a tamoxifene come terapia di prima linea in donne in postmenopausa con carcir.m. mammario con metastasi o localmente avanzato con recettori ormonali positivi o non noti. Un totale di 1.021 pazienti sono state randomizzate a ricevere 1 mg di Arimidex una volta al giorno o 20 mg di tamoxifene una volta al giorno. Gli obiettivi primari per entrambi gli studi sono stati il tempo di progressione della malattia, il tasso di risposta obiettiva della malattia e la sicurezza del trattamento.
Per gli obiettivi prim'ri, lo Studio 1033IL/0030 ha mostrato un vantaggio statisticamente significativo per Arimidex rispetto a tam'xife'j riguardo al tempo di progressione della malattia (Hazard ratio(HR) 1,42, 95% Intervallo di Confidenza (IC) [1,11, 1,82], tempo mediano alla progressione 11,1 e 5,6 mesi per Arimidex e tamoxifene rispenivamt nte, p=0,o06); il tasso di risposta obiettiva della malattia era similare sia per Renazole che tamoxifene. Lo studio 1033IL/0027 ha mostrato che Arimidex e tamoxifene avevano similare tasso di risposta e tr ..t o ď progressione della malattia. I risultati derivanti dagli obiettivi secondari sono stati di supporto ai risultati degli obiettivi primari di efficacia. Nei gruppi di trattamento di entrambi gli studi si erano verificati pochi decessi, per cui non era possibile trarre conclusioni su eventuali differenze in termini di sopravvivenza globale.
Trattamento di seconda linea in donne in postmenopausa con carcinoma mammario in fase avanzata Arime ^x e stato sperimentato in due studi clinici controllati (Studio 0004 e Studio 0005) in donne in postmenopausa con carcinoma mammario in fase avanzata che avevano avuto una progressione della malattia dopo terapia con tamoxifene sia per tumore in fase avanzata che precoce. Un totale di 764 pazienti sono state randomizzate a ricevere una singola dose giornaliera di 1 mg o 10 mg di Arimidex oppure 40 mg di megestrolo acetato quattro volte al giorno. Le variabili primarie di efficacia sono state il tempo della progressione e il tasso di risposta obiettiva della malattia. Sono stati calcolati anche il tasso di stabilita prolungata di malattia (piu di 24 settimane), il tasso di progressione e la sopravvivenza. In entrambi gli studi non sono state riscontrate differenze significative tra i bracci di trattamento rispetto ad uno qualsiasi dei parametri di efficacia.
Trattamento adiuvante in pazienti con carcinoma della mammella invasivo in fase precoce con recettori ormonali positivi
In un ampio studio di fase III condotto in 9366 donne in postmenopausa con carcinoma della mammella operabile trattate per 5 anni (vedere tabella sottostante), Renazole si e dimostrato statisticamente superiore al tamoxifene per quanto riguarda la sopravvivenza libera da malattia. Il beneficio osservato per la sopravvivenza libera da malattia e stato maggiore per Renazole rispetto a tamoxifene nella popolazione prospetticamente definita di pazienti con recettori ormonali positivi.
Tabella 3 Sintesi degli obiettivi dello studio ATAC: analisi al completamento di 5 anni di terapia
Obiettivi di efficacia |
Numero di eventi (frequenza) | |||
Popolazione globale secondo il principio intention-to-treat |
Tumore con recettore o^mon^'e positivo | |||
Arimidex (N=3125) |
Tamoxifene (N=3116) |
Arimidex (N=2618) |
Tamoxife.e (N=2598) | |
Sopravvivenza libera da malattia a |
575 (18,4) |
651 (20,9) |
424 (16.2) |
■ 97 (19.1) |
Hazard ratio |
0,87 |
0,83 | ||
IC al 95% a 2 code |
da 0,78 a 0,97 |
da 0,73 a 0,94 | ||
Valore di p |
0,0127 |
0,0049 | ||
Sopravvivenza libera da malattia a distanza b |
500 (16,0) |
530 (17,0) |
370 (14.1) |
394 (15.2) |
Hazard ratio |
0,94 |
0,93 | ||
IC al 95% a 2 code |
da 0,83 a 1,06 |
da 0,80 a 1,07 | ||
Valore di p |
0,2850 |
0,2838 | ||
Tempo alla recidivac |
402 (12,9) | 498 (16,0) |
282 (10.8) 370 (14.2) | ||
Hazard ratio |
0,79 |
0,74 | ||
IC al 95% a 2 code |
da 0,70 a 0, '0 |
da 0,64 a 0,87 | ||
Valore di p |
0,0005 |
0,0002 | ||
Tempo alla recidiva a distanza d |
324 (10,4) | 375 (12,0, |
226 (8.6) 265 (10.2) | ||
Hazard ratio |
0,86 |
0,84 | ||
IC al 95% a 2 code |
da 0,74 a 0,99 |
da 0,70 a 1,00 | ||
Valore di p |
0,0427 |
0,0559 | ||
Carcinoma primario della mammella controlaterale |
^35 (\1) |
59 (1,9) |
26 (1.0) |
54 (2.1) |
Odds ratio |
0,59 |
0,47 | ||
IC al 95% a 2 code |
da 0,39 a 0,89 |
da 0,30 a 0,76 | ||
Valore di p |
0,0131 |
0,0018 | ||
Sopravvivenza globale e |
r4Í1 ~,,2) 420 (13,5) |
296 (11.3) 301 (11.6) | ||
Hazard ratio |
0,97 |
0,97 | ||
IC al 95% a 2 code |
da 0,85 a 1,12 |
da 0,83 a 1,14 | ||
Valore di p |
0,7142 |
0,7339 |
a La sopravvivenza libera da malattia include tutti gli eventi di tipo recidiva ed e definita come primo evento di
recidiva locoregionale, di nuovo carcinoma della mammella controlaterale, di recidiva a distanza o di decesso (per qualsiasi causa).
b La sopravvivenza libera da malattia a distanza e definita come primo evento di recidiva a distanza o di decesso (per
qualsiasi causa).
Il tempo alla recidiva e definito come primo evento di recidiva locoregionale, di nuovo carcinoma della mammella controlaterale, di recidiva a distanza o di decesso per carcinoma mammario.
d I tempo ,'la recidiva a distanza e definito come primo evento di recidiva a distanza o di decesso per carcinoma
mamntrio.
e Numero (%) di pazienti decedute.
La combinazione di Arimidex e tamoxifene non ha mostrato alcun beneficio in termini di efficacia rispetto a tamoxifene da solo in tutte le pazienti, comprese quelle con recettore ormonale positivo. Questo gruppo di trattamento ha interrotto lo studio.
Con un aggiornato follow-up mediano di 10 anni, di confronto a lungo termine, gli effetti del trattamento con Arimidex rispetto a tamoxifene hanno dimostrato di essere coerenti con le analisi precedenti.
Trattamento adiuvante degli stadi precoci del carcinoma della mammella nelle pazienti con recettore ormonale
positivo in trattamento adiuvante con tamoxifene .
In uno studio di fase III (Austrian Breast and Colorectal Cancer Study Group [ABCSG] 8) condotto in 2579 donne in postmenopausa con carcinoma della mammella in fase iniziale con recettori ormonali positivi, che erano state sottoposte a chirurgia con o senza radioterapia e senza chemioterapia (vedere tabella sottostante), la sostituzione di Arimidex dopo 2 anni di trattamento adiuvante con tamoxifene e risultata statisticamente superiore rispetto alla prosecuzione con tamoxifene, in termini di sopravvivenza libera da malattia, dopo un follow-up mediano di 24 mesi.
Tabella 4 Sintesi degli obiettivi e dei risultati dello studio ABCSG 8
Obiettivi di efficacia |
Numero di eventi (frequenza) | |
Anastrozolo (N=1.297) |
Tamoxifene (N=1.282) | |
Sopravvivenza libera da malattia |
65 (5,9) |
93 (7,3) |
Hazard ratio |
9,67 | |
IC al 95% a due code |
da 9,49 a 9,92 | |
Valore di p |
9,914 | |
Tempo alla recidiva |
36 (2,8) |
66 (5,1) |
Hazard ratio |
9,53 | |
IC al 95% a due code |
da 9,35 a 9,7' | |
Valore di p |
9,992 | |
Tempo alla recidiva a distanza |
22 (1,7) ^ |
X 41 (3,2) |
Hazard ratio |
9.52 | |
IC al 95% a 2 code |
da 9,31 a 9,88 | |
Valore di p |
0,915 | |
Carcinoma della mammella |
7 (9,5) |
N 15 (1,2) |
controlaterale | ||
Odds ratio |
9,46 | |
IC al 95% a 2 code |
J' 9,19 a 1,13 | |
Valore di p |
9,999 | |
Sopravvivenza globale |
.3(3,3) X#’ |
45 (3,5) |
Hazard ratio |
9,96 | |
IC al 95% a 2 code |
da 9,63 a 1,46 | |
Valore di p |
9,849 |
Questi risultati sono supportati da due ulte/on Aud si mili (GABG/ARNO 95 e ITA), in uno dei quali le pazienti erano state sottoposte a chirurgia e ’hemiourapia, e dall’analisi combinata degli studi ABCSG 8 e GABG/ARNO 95.
Il profilo di sicurezza di anastrozolo in questi 3 studi e risultato in linea con il profilo di sicurezza precedentemente riscontrato nelle donne in postmenopausa con carcinoma della mammella in fase precoce con i recettori ormonali positvi.
Densitá minerále ossea DMO)
Nello studio di fase III/IV (Study of Anastrozole with the Bisphosphonate Risedronate [SABRE]), 234 donne in postmenopausa con carcinoma della mammella in stadio precoce con recettori ormonali positivi di candidate al trattan ;nL, co> 1 m g/die di anastrozolo, sono state stratificate in gruppi di rischio basso, moderato e alto, in , chordo al lor o rischio esistente di fratture da fragilitá. Il parametro di efficacia primario era l’analisi della densitá di massa ossea sul rachide mediante DEXA scanning. Tutte le pazienti ricevevano un trattamento con vitamina D e calcio. Le pazienti nel gruppo a basso rischio ricevevano solo anastrozolo (N=42), quelle nel gruppo moderato sono state randomizzate ad anastrozolo piu risedronato 35 mg una volta alla settimana (N=77) o anastrozolo piu placebo (N=77), e quelle ad alto rischio ricevevano anastrozolo piu risedronato 35 mg una volta alla settimana (N=38). L’endpoint primario era la variazione della densitá di massa ossea del rachide dal basale a 12 mesi.
L’analisi principale a 12 mesi ha mostrato che le pazienti giá a rischio moderato o alto di fratture da fragilitá non hanno mostrato una riduzione della densitá di massa ossea (misurata attraverso la densitá minerale ossea a livello del rachide mediante DEXA scanning), quando trattate con anastrozolo 1 mg/die in combinazione con risedronato 35 mg una volta alla settimana. Inoltre, e stata osservata nel gruppo a basso rischio trattato con anastrozolo 1 mg/die in monoterapia una riduzione della densitá minerale ossea (DMO), statisticamente non significativa. Identici risultati si sono avuti nella vaiiabile secondaiia di efficacia della variazione, rispetto al basale, della DMO totale nell’anca a 12 mesi.
Questo studio mette in evidenza che l’uso dei bifosfonati potrebbe essere preso in considerazione nel trattamento di una possibile riduzione minerale ossea nelle donne in postmenopausa con carcinoma della mammella in stadio precoce, in previsione di un trattamento con anastrozolo.
Popolazione pediatrica
Anastrozolo non e indicato per l’uso in soggetti di eta pediatrica ed adolescente. L’efficacia non e stata stabilita nella popolazione pediatrica studiata (vedere sotto). Il numero dei soggetti trattati era troppo limitato per trarre conclusioni attendibili sulla sicurezza. Non sono disponibili dati sui potenziali effetti a lungo termine del trattamento con anastrozolo in soggetti di eta pediatrica ed adolescente (vedere anche paragrafo 5.3).
L’Agenzia Europea per i Medicinali ha previsto l’esonero dall’obbligo di presentare i risultati degli tudi on anastrozolo in tutti i sottogruppi della popolazione pediatrica con bassa statura a causa di una deficit nza dell’ormone della crescita (GHD), testotossicosi, ginecomastia e sindrome di McCune-Albright (ve ’iii paragrafo 4.2 per informazioni sull'uso pediatrico).
Bassa statura dovuta a deficienza dell’ormone della crescita
In uno studio randomizzato, in doppio cieco, multicentrico sono stati valuta1! 52 cogge‘ti di esso maschile in eta puberale (di eta compresa tra 11-16 anni) con GHD, trattati da 12 a 36 mesi con anastrozolo 1 mg/die o placebo in combinazione con l’ormone della crescita. Solo 14 soggetti in trattamento ťi a ast ozolo hanno completato i 36 mesi.
Nessuna differenza statisticamente significativa e stata osservata rispetto al placebo per i parametri correlati alla crescita quali l’altezza stimata nell’adulto, l’altezza, l’altezza SDS (punteggio di deviazione standard) e della velocita della crescita. I dati dell’altezza finale non erano disponibili. Mentre il numero di bambini trattati era troppo limitato per trarre conclusioni attendibili sulla sicurezza, v e st. o un aumento del tasso di fratture e una tendenza verso una riduzione della densita minerale ossea nel gruppo con anastrozolo rispetto al placebo.
Testotossicosi
Uno studio in aperto, non comparativo, multicentrico ha valutato 14 pazienti maschi (eta da 2 a 9 anni) con precocita sessuale maschile familiare, anche niAa come estotossicosi, trattati in combinazione con anastrozolo e bicalutamide. L’obiettivo primario era quJlo di veriticare l’efficacia e la sicurezza di questa combinazione durante i 12 mesi. Tredici dei 14 pazienti arruolati hanno completato i 12 mesi di trattamento combinato (un paziente perso al follow-up). Non vi e stat' di \ erenza significativa nel tasso di crescita dopo 12 mesi di trattamento, rispetto al tasso di cres’ita durante i 6 mesi precedenti l’entrata nello studio.
Studi nella ginecomastia
Lo studio 0006 era r' J.oi. izz'to, doppio cieco, multicentrico condotto in 82 ragazzi in eta puberale (di eta compresa tra 11-18 anni) con ginecomastia di durata superiore a 12 mesi, trattati con anastrozolo 1 mg/die o placebo ogni gi'.rno fino a 6 mesi. Nessuna differenza significativa e stata osservata nel numero di pazienti che avevano avuto una riduzione del volume totale delle mammelle pari o superiore al 50% dopo 6 mesi di trattamento, tra il gruppo trattato con 1 mg di anastrozolo e il gruppo placebo.
. ■ ‘rial l001 e i. uno studio aperto di farmacocinetica a dosi multiple di anastrozolo 1 mg/die, condotto in 36 ragazJ in fa ' uberale con ginecomastia di durata inferiore a 12 mesi. Gli obiettivi secondari consistevano nella valutazione della proporzione di pazienti che presentavano una riduzione rispetto al valore basale, del volume calcolato di ginecomastia di entrambe le mammelle combinato di almeno il 50%, tra il primo giorno e dopo 6 mesi di trattamento, nonché la tollerabilita e la sicurezza dei pazienti. E stata osservata una riduzione del 50% o maggiore del volume totale della mammella nel 56% (20/36) dei ragazzi dopo 6 mesi.
Studi nella Sindrome di McCune-Albright
Il trial 0046 era uno studio internazionale, multicentrico, esplorativo, in aperto di anastrozolo, condotto in 28 bambine (di eta tra 2 e < 10 anni) con sindrome di McCune-Albright (MAS). L’obiettivo primario consisteva nel valutare la tollerabilita e l’efficacia di 1 mg/die di anastrozolo in pazienti con MAS. L’efficacia del trattamento in studio era basata sulla proporzione delle pazienti che soddisfacevano criteri definiti, relativi a sanguinamento vaginale, eta ossea e velocita di crescita. Non e stato osservato alcun cambiamento statisticamente significativo nella frequenza dei giorni di sanguinamento vaginale in corso di trattamento. Non si sono avute modificazioni clinicamente significative nella stadiazione di Tanner, nel volume medio ovarico o nel volume medio uterino. Non e stata osservata alcuna differenza statisticamente significativa nell’indice di aumento dell’eta ossea in corso di trattamento, rispetto al valore basale. La velocita di crescita (in cm/anno) si e ridotta in modo significativo (p<0,05) dal pre-trattamento dal mese 0 al mese 12 e dal pre-trattamento ai secondi 6 mesi (dal mese 7 al 12).
5.2 Proprietá farmacocinetiche
L'assorbimento di anastrozolo e rapido e le massime concentrazioni plasmatiche si ottengono generalmente entro due ore dalla somministrazione (a digiuno). Il cibo diminuisce lievemente la velocita ma non l'entita dell'assorbimento. Si ritiene che tale lieve variazione della velocita di assorbimento non determini un effetto clinicamente significativo sulle concentrazioni plasmatiche allo steady-state con somministrazione una volta al giorno di Renazole in compresse. Circa il 90-95% delle concentrazioni plasmatiche di anastrozolo allo steady-state sono ottenute dopo 7 giorni, e l’accumulo e stato da 3- a 4- volte. Non c’e evidenza di tempo o dose dipendenza dei parametri farmacocinetici di anastrozolo.
La farmacocinetica di anastrozolo e indipendente dall'eta nelle donne in post-menopausa.
Anastrozolo si lega alle proteine plasmatiche soltanto per il 40%.
Anastrazolo viene eliminato lentamente con una emivita di eliminazione plasmat^a d. 40 a 50 ore. Anastrozolo e ampiamente metabolizzato nelle donne in postmenopausa con meno de1 0% della qos^ escreta in forma immodificata nelle urine entro 72 ore dall'assunzione. Il metabolismo dell’anastrozolo si verifica mediante N-dealchilazione, idrossilazione e glucuronidazione. I metaboliti vengono escreti principalmente tramite le urine. Il triazolo, il principale metabolita presente nel plasma, non inibisce l'enzima aroma'asi.
Insufficienza renale o epatica
La clearance apparente (CL/F) di anastrozolo, a seguito di somm^is^ done orale, e stata approssimativamente del 30% piu bassa nei volontari affetti da cirrosi epatica stabile rispetto al gruppo di controllo (Studio 1033IL/0014). Tuttavia, le concentrazioni plasmatic^ di a’ast ozolo nei volontari affetti da cirrosi epatica si sono mantenute all’interno dell’intervallo di concentrazioni osservate nei soggetti normali in altri studi. Le concentrazioni plasmatiche di anastrozolo osservate durante gli studi di efficacia a lungo termine in pazienti con insufficienza epatica si sono mantenute all’interno dell’intervallo delle concentrazioni plasmatiche di anastrozolo osservate in pazienti senza insufficienza epatica.
La clearance apparente (CL/F) di anastrozolo, a seguito di somministrazione orale, non e risultata alterata nei volontari con grave insufficienza ren'le (GFR <30 ml/min) nello Studio 1033IL/0018, in accordo con il fatto che anastrozolo viene eliminato princip lmente tramite metabolismo. Le concentrazioni plasmatiche di anastrozolo osservate durante gli studi di efficacia a lungo termine nei pazienti con insufficienza renale si sono mantenute all’interno dell’intervallo delle concentrazioni plasmatiche di anastrozolo osservate nei pazienti senza insufficienza renale. Nelle pazienti con grave insufficienza renale la somministrazione di anastrazolo deve essere eseguita con cautela (vt dere paragrafi 4.2 e 4.4).
Popolazioir pedu+rica
Nei ragazzi con gine^omastia puberale (10-17 anni) anastrozolo e stato rapidamente assorbito, ampiamente distribuito ed eliminato lentamente con un’emivita di circa 2 giorni. La clearance di anastrozolo e stata piu lenta nelle bambine (3-10 anni) rispetto ai ragazzi maschi piu grandi e l’esposizione piu alta. Nelle ragazze anastr 'zol' er diffusamente distribuito ed eliminato lentamente.
5.3 Dati preclimci di sicurezza
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicita a dosi ripetute, genotossicita, potenziale cancerogeno, tossicita della riproduzione e dello sviluppo per la popolazione prevista.
Tossicita acuta
Negli studi sugli animali e stata osservata tossicita solo ad alte dosi. Negli studi di tossicita acuta nei roditori, la dose letale mediana di anastrozolo e risultata superiore a 100 mg/kg/die per via orale e superiore a 50 mg/kg/die per via intraperitoneale. In uno studio di tossicita acuta nel cane, la dose letale mediana e risultata superiore a 45 mg/kg/die per via orale.
Tossicita cronica
Negli studi sugli animali sono stati osservati effetti avversi solo ad alte dosi. Studi di tossicita a dosi multiple sono stati effettuati sia nel ratto che nel cane. In tali studi non sono state stabilite le dosi prive di effetto; tuttavia, gli effetti riscontrati a basse dosi (1 mg/kg/die) e a dosi medie (cane 3 mg/kg/die; ratto 5 mg/kg/die) sono stati correlati sia alle proprieta farmacologiche che di induzione enzimatica di anastrozolo e non sono stati associati a significative modifiche tossicologiche o degenerative.
Mutagenesi
Gli studi di tossicita genetica con anastrozolo hanno mostrato che il prodotto non e né mutageno né clastogeno. Tossicita sulla riproduzione
In uno studio sulla fertilita, sono state somministrate attraverso l’acqua da bere a ratti masc n appe ia smezzati dosi orali di 50 o 400 mg/l di anastrozolo per 10 settimane. Le concentrazioni plasmatic .e medie son" risultate essere rispettivamente di 44,4 (+ 14,7) ng/ml e 165 (+ 90) ng/ml. Gli indici di riprodizio.e hanno subito effetti sfavorevoli in entrambi i gruppi di dose, mentre una riduzione nella fertilita e stata evi dente solo alla dose di 400 mg/l. La riduzione e stata transitoria, poiché tutti i parametri riproduttivi e di fertilita sono risultati simili ai valori del gruppo di controllo, dopo un periodo di recupero libero da farmac o di 9 smttii. ane.
La somministrazione orale di 1 mg/kg/die di anastrozolo in femmine di r 'tto ha indotto un’alta incidenza di infertilita e alla dose di 0,02 mg/kg/die un aumento della perdita dei pre-impianti. Questi effetti si sono verificati a dosi clinicamente pertinenti. Non si puo escludere un effetto pe^'u^m ,. Qutti effetti sono stati correlati agli effetti farmacologici del prodotto e sono completamente regrediti dopo un periodo di 5 settimane di sospensione del prodotto.
La somministrazione orale di anastrozolo in femmine di ratto e di coniglio gravide non ha causato effetti teratogeni, alle dosi fino a 1 e 0,2 mg/kg/die, rispettivamente. Gli effetti osservati (quali ingrossamento placentare nel ratto ed interruzione della gravid .^a l, i coingli) sono stati correlati agli effetti farmacologici del prodotto.
La sopravvivenza dei nati da femmine di ratto trarate con anastrozolo a dosi uguali o superiori a 0,02 mg/kg/die (dal 17° giorno di gravidanza al 22° giorno dopo il parto) e risultata compromessa.
Questi effetti sono stati correlati agli ^ffetr fa. macologici del prodotto sul parto. Non si e avuto alcun effetto avverso sul comportamento o sulla peri 'rmance riproduttiva della prole di prima generazione attribuibile al trattamento materno "on a^mrozolo.
Carcinogenesi
Uno studio di ca cinogeL^si di due anni nel ratto ha evidenziato un aumento dell’incidenza di neoplasie epatiche e di polipi stromali uterini nelle femmine e di adenomi tiroidei nei maschi, soltanto alla dose elevata (25 mg/kg/die). Queste alterazioni sono insorte ad una dose che corrisponde ad un’esposizione 100 volte superiore a quella che si verifica con le dosi terapeutiche nell’uomo e non sono considerate clinicamente rilevanti per il trattamento delle pazienti con anastrozolo.
Uno studio di carcinogenesi di due anni nel topo ha evidenziato induzione di tumori ovarici benigni ed un’alt razione dell’incidenza di neoplasie linforeticolari (un minor numero di sarcomi istiocitici nelle femmine ed un maggior numero di decessi dovuti a linfoma). Questi cambiamenti sono considerati essere specie-specifici dell’inibizione aromatasica nel topo e non sono considerati clinicamente rilevanti per il trattamento delle pazienti con anastrozolo.
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Compressa:
Lattosio monoidrato Povidone (K30) (E1201)
Glicolato di amido di sodio (tipo A)
Magnesio stearato (E572)
Rivestimento della compressa:
Ipromellosa (E464)
Titanio diossido (E171)
Macrogol 400
6.2 Incompatibilitá
Non pertinente.
6.3 Periodo di validitá
3 anni
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
6.5 Natura e contenuto del contenitore
Blister in PVC/PVDC/AL e contenitore per compresse bianco in HDPE coperchio bianco in PP con chiusura a vite a prova di bambino.
Confezioni:
Blister: 28 compresse
Contenitore per compresse: 100 compresse
E possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformita alla normativa locale vigente.
7. TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
Laboratorio Italiano Biochimico Farmaceu ico LIS AP HARMA S.p.A. Via Licinio, 11 22036 Erba (CO)
8. NUMERO(I) DELL’AUTORIzZAZiON _ ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
“1 mg compresse rivestite con film” 28 compresse in Blister PVC/PVDC/Al - A.I.C. n. 040073013/M “1 mg compresse rivestite con film” 100 compresse in contenitore HDPE con chiusura a prova di bambino -A.I.C. n. 040073025/M
9. DATA DELLA ERIMA aUToRIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
24 Gennaio 2011
10. DATA DI P EViSIONE DEL TESTO
20 Febbraio 2012
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Edizione n. 3 - Stampato autorizzato per Armonizzazione stampati - Determinazione AIFA/V&A/P/15189 del
Doc2dj/02/291r¥so disponibile da AIFA il 12/11/2013
Eventi da sindrome del tunnel carpale sono stati riportati nei pazienti in trattamento con Renazole negli studi
clinici in un numero maggiore di pazienti rispetto a quelli in trattamento con tamoxifene. Tuttavia, la maggioranza di questi eventi e avvenuta nei pazienti con fattori di rischio identificabili per lo sviluppo di questa
condizione.
Riassunto delle caratteristiche del prodotto Renazole
FOGLIO ILLUSTRATIVO: INFORMAZIONI PER L’UTILIZZATORE
Renazole 1 mg compresse rivestite con film
Anastrozolo Medicinale equivalente
Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché contiene importanti. rfoimazioni per lei.
- Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
- Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico o al farmacista.
- Questo medicinale e stato prescritto soltanto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i sintomi della malattia sono uguali ai suoi perché potrebbe essere pericoloso.
- Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista.
Contenuto di questo foglio:
1. Che cos’e Renazole e a che cosa serve
2. Cosa deve sapere prima di prendere Renazole
3. Come prendere Renazole
4. Possibili effetti indesiderati
5. Come conservare Renazole
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
1. Che cos’e Renazole e a che cosa serve
Renazole contiene una sostanza denominata anastrozolo, che appartiene ad un gruppo di medicinali chiamati “inibitori dell’aromatasi”. Renazole e usato per il trattamento del cancro al seno nelle donne in post menopausa.
Renazole agisce riducendo la quantita deg? ormoni (.nominati estrogeni prodotta dall’organismo. Cio avviene bloccando una sostanza naturale (enzima^ del suo org^nismo, denominata “aromatasi”.
2. Cosa deve sapere prima di prendere Renazole Non prenda Renazole:
- se e allergica (ipersemibile) aM’anastrozolo o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (informazioni elencat-' . l p. mg-afo 6).
- se e in stato di gravidanz a o s.a allattando (vedere paragrafo “Gravidanza e allattamento”).
Non prenda Renazole se rientra in uno dei casi sopra riportati. In caso di dubbio, consulti il medico o il farmacista prima di prendere Renazole.
Faccia particolare attenzione con Renazole
Si riv. lga al m edi o o al farmacista prima di prendere Renazole:
- se ha a co. a le m1 struazioni e non e ancora in menopausa.
- se sta ’ssumendo un medicinale che contiene tamoxifene o medicinali contenenti estrogeni (vedere il paragrafo “Assunzione di Renazole con altri medicinali”).
- se ha o ha mai avuto una condizione che altera la resistenza delle ossa (osteoporosi).
- se ha problemi al fegato o ai reni.
Se non e sicura di rientrare in uno dei casi sopra riportati, consulti il medico o il farmacista prima di prendere Renazole. In caso di ricovero ospedaliero, informi il personale medico che sta assumendo Renazole.
Assunzione di Renazole con altri medicinali
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale, compresi quelli senza prescrizione medica e i rimedi erboristici. Infatti Renazole puo influire sulla modalita d’azione di alcuni medicinali e alcuni medicinali possono avere un effetto su Renazole.
Non prenda Renazole se sta gia assumendo uno dei seguenti medicinali:
- Alcuni medicinali utilizzati per il trattamento del cancro al seno (modulatori dei recettori per gli estrogeni selettivi), ad esempio medicinali contenenti tamoxifene. Questo in quanto questi medicinali possono impedire la corretta azione di Renazole.
- Medicinali contenenti estrogeni, ad esempio la terapia sostitutiva ormonale (TOS).
Se rientra in uno di questi casi, chieda consiglio al medico o al farmacista.
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, quanto segue:
- Un medicinale noto come “analogo dell’LHRH”. Questo comprende gonadorelina, buserelina, goserelina, leuprorelina e triptorelina. Questi medicinali sono utilizzati per il trattamento del cancro al seno, di alcune malattie femminili (ginecologiche) e dell’infertilita.
Gravidanza e allattamento
Non prenda Renazole se e in stato di gravidanza o se sta allattando al seno. Interrompa Renazole se ha iniziato una gravidanza e parli con il suo medico.
Chieda consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
E improbabile che Renazole influisca sulla capacita di guidare veicoli o di usare strumenti o macchinari, tuttavia, alcune persone possono occasionalmente avvertire debolezza o sonnolenza durante l’assunzione di Renazole. Se cio si verifica, chieda consiglio al medico o al farmacista.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti di Renazole
Renazole contiene lattosio, un tipo di zucchero. Se il medico Le ha diagnosticato un’intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.
3. Come prendere Renazole
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
- La dose raccomandata e una compressa una volta al giorno.
- Cerchi di prendere la compressa ogni giorno alla stessa ora.
- Ingerisca la compressa intera con un sorso d’acqua.
- Non ha importanza se assume Renazole prima, con o dopo i pasti.
Continui a prendere Renazole per tutto il periodo indicato dal medico. E un trattamento a lungo termine e potrebbe essere necessario assumerlo per div^si Lnni.
Uso nei bambini
Renazole non deve essere snmm.i.Arato nei bambini e negli adolescenti.
Se prende piu Renazole d quanto deve
Se prende piu Rena ole di q. anto deve, informi immediatamente il medico.
Se dimentica di prendere Renazole
Se dimentica di prendere una dose, prenda la dose successiva come al solito.
Non trendL una ’ost doppia (due dosi contemporaneamente) per compensare la dimenticanza della dose.
Se interrompe il trattamento con Renazole
Non inter ompa l’assunzione delle compresse se non dietro istruzioni del medico.
Se ha qualsiasi altro dubbio sull’uso di questo medicinale, si rivolga al medico o al farmacista.
4. Possibili effetti indesiderati
- Come tutti i medicinali, Renazole puo causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
- Effetti Indesiderati molto comuni (riguardano piu di 1 persona su 10)
- Mal di testa
- Vampate di calore
- Sensazione di malessere (nausea)
- Eruzione cutanea
- Dolore o rigidita alle articolazioni
- Infiammazione alle articolazioni (artrite)
- Sensazione di debolezza
- Perdita densita ossea (osteoporosi)
Effetti Indesiderati comuni (riguardano da 1 a 10 persone su 100)
- Perdita di appetito
- Aumento o elevati livelli nel sangue di una sostanza grassa nota come colesterolo, verificabile con un esame del sangue
- Sensazione di sonnolenza
- Sindrome del tunnel carpale (formicolio, dolore, sensazione di freddo in alcune parti della mano)
- Diarrea
- Malessere (vomito)
- Modificazioni negli esami del sangue relativamente alla funzionalita del suo fegato
- Diradamento dei capelli (perdita di capelli)
- Reazioni allergiche (ipersensibilita) comprese al viso, alle labbra e alla lingua.
- Dolore osseo
- Secchezza vaginale
- Sanguinamento vaginale (solitamente nelle prime settimane di trattamento - se sai. ^uinamenij continua, ne parli con il medico).
Effetti indesiderati non comuni (riguardano da 1 a 10 persone su 1.000)
- Modificazioni di alcuni esami specifici del sangue che evidenziano la funzionJita del suo fegato (gamma-GT e bilirubina)
- Infiammazione del fegato (epatite)
- Orticaria
- Dita a scatto (condizione nella quale un suo dito o il pollice assumono una posizione curva).
Effetti indesiderati rari (riguardano da 1 a 10 persone su 1/.000)
- Insolita infiammazione della pelle che puo includere mac hie ro' ,e o vesciche.
- Eritema cutaneo causato da ipersensibilita (questo puo essere causato da reazione allergica o anafilattica).
- Infiammazione dei capillari che provila una c.o.azkne della pelle rossa o viola. Molto raramente possono verificarsi dolore alle articolazioni, stomaco ed 'i n ni; ■ nota come “porpora di Henoch-Schonlein”.
Effetti Indesiderati molto rari (riguardano meno di 1 persona su 10.000)
- Reazione cutanea estremamente grave, con c vnparsa di ulcere o vesciche sulla pelle. E nota come “sindrome di Stevens-Johnson”.
- Reazione allergica (ipersensibilita) con gonfiore della gola, che puo causare difficolta a deglutire o a respirare. Nota come “angioedema”.
Se si verifica uno di questi effetti, chiami un’ambulanza o consulti immediatamente un medico - puo essere necessario un trattamento medico urgente.
Effetti sulle ossa
Renazole riduce la quantita di ormoni denominati estrogeni, presenti nell’organismo. Cio puo ridurre il contenuto minerale delle ossa; pertanto, le ossa possono essere meno forti e piu soggette a fratture. Il suo medico controllera que rischi in . "co,„o alle linee guida di trattamento per la gestione della salute dell’osso nelle donne in menopausa. Si consult' con il „o medico circa questi rischi e le opzioni di trattamento.
Se uno qualsiasi degli effetti indesiderati peggiora, o se nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio, informi il medico o il farmacista.
5. Come conservare Renazole
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. Conservi le compresse in un luogo sicuro in cui i bambini non possano vederle o raggiungerle. Le compresse possono essere pericolose per loro.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che e riportata sull’astuccio o sul blister delle 28 compresse o sul contenitore per compresse e sul cartone. La data di scadenza si riferisce all'ultimo giorno di quel mese.
Conservi le compresse nella confezione originale.
Non getti alcun medicinale nell'acqua di scarico o nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza piu. Questo aiutera a proteggere l’ambiente.
6. Contenuto della confezione e altre informazioni
Cosa contiene Renazole
- Il principio attivo e anastrozolo. Ogni compressa livestita con film contiene 1 mg di anastrozolo.
Gli altri componenti sono: lattosio monoidrato, povidone (K30) (E1201), glicolato di amido di sodio (tipo A), magnesio stearato (E572)
Rivestimento della compressa: ipromellosa (E464), titanio diossido (E171), Macrogol (400).
Descrizione dell’aspetto di Renazole e contenuto della confezione
La compressa e bianca, rotonda, biconvessa con impresso “A 1” su un lato e l’altro lato liscio.
Confezioni:
28 compresse
Contenitore per compresse:
100 compresse
Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Laboratorio Italiano Biochimico Farmaceutico LISAPHARMA S.p.A Via Licinio 11 22036 Erba (CO)
Italia
Produttore responsabile del rilascio dei lotti
Laboratorio Italiano Biochimico Farmaceutico LISAPHARMA S.p.A.
Via Licinio 11 22036 Erba (CO)
Italia
Questo medicinale e approvato neg]> Stať Me mbri de^o Spazio Economico Europeo con le seguenti denominazioni: IT: Renazole 1 mg compresse rivestite con film
Questo foglio illustrativo e stato appr 'va. o ;l Febbraio 2012
Edizione n. 3 - FI autorizzato - Variazione IBCI.1.b) - Determinazione AIFA/V&A/P/15189 del 20.02.2012 Documento reso disponibile da AIFA il 12/11/2013
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